Licei «Made in Italy», via libera a tre istituti ma c’è l’incognita delle iscrizioni

IL NUOVO INDIRIZZO. Le scuole superiori pronte all’attivazione sono il Belotti e il Da Vinci in città, e l’Oberdan a Treviglio. Iscrizioni aperte sino al 10 febbraio. Tornano gli open day per informare studenti e famiglie.

Via libera di Regione Lombardia all’attivazione – dal prossimo anno scolastico – dei licei «Made in Italy». Sono solo tre i «nascituri» in Bergamasca. I nuovi indirizzi saranno attivati, sempre che si raggiunga il numero necessario di iscritti, agli istituti Belotti e Leonardo Da Vinci, in città, e all’Oberdan di Treviglio.

Più diritto ed economia

«Della creazione di un liceo di area economica si parla già da qualche anno, con il “Made in Italy” noi del Belotti integriamo l’offerta formativa diventando un polo completo in questo ambito» spiega il professor Marco Negretti, che per l’istituto ha curato il progetto del nuovo liceo. Le novità rispetto al liceo economico sociale (Les) nel biennio del «Made in Italy» non sono molte. «Aumentano le ore di diritto ed economia, per il resto le materie sono le stesse del Les, vedremo quali saranno le linee guida del ministero per il triennio». Quanto all’organico, le scuole come il Belotti («quattro indirizzi diversi per 1.200 studenti») non dovrebbero avere problemi. «Le discipline assegnate sono già coperte, gli insegnanti non mancano – spiega Negretti –. Questo liceo rappresenta un’opportunità in più e noi siamo pronti».

Iscrizioni sulla piattaforma Unica

Con le iscrizioni aperte da ieri sulla piattaforma Unica, le famiglie hanno bisogno di informazioni. «Abbiamo deciso di organizzare un open day serale il 30 gennaio – dice Alessandro Colombo, dirigente dell’Oberdan – per dare nuove indicazioni sugli ultimi due indirizzi da noi attivati: il tecnico quadriennale e il “Made in Italy”». Difficili da definire, ora come ora, gli sbocchi professionali del nuovo liceo. «Aspettiamo le linee guida del triennio – continua il preside dell’Oberdan – per avere un quadro più chiaro. Certo possiamo dire che gli studenti avranno competenze economiche più marcate. Le iscrizioni sono aperte sino al 10 febbraio, dopo quella data sapremo se avremo i numeri per attivare il nuovo liceo».

Aspettando il triennio

Anche al Leonardo Da Vinci l’attivazione dipenderà dal numero delle iscrizioni, e anche qui il 3 febbraio è previsto un nuovo open day. «Un certo interesse c’è – ammette il dirigente Luca Radici – ma i tempi sono stati troppo brevi. Attendiamo entro fine marzo il regolamento attuativo per l’intero percorso quinquennale. Sappiamo che nel triennio si punterà di più su moda, arte e agroalimentare, gli ambiti in cui il nostro Paese eccelle, mentre il biennio integrerà le materie del Les con economia e storia dell’arte».

«Più tecnico che liceo»

«Analizzando il piano studi previsto lo vedrei più inquadrabile in un istituto tecnico del settore economico – sostiene il neo presidente provinciale dei presidi dell’Anp, Claudio Ghilardi –. La differenza la faranno non tanto i nomi delle discipline, ma gli obiettivi formativi previsti. Certo si tratta di un liceo anomalo, che rinuncia al latino e integra l’impianto con l’insegnamento della storia dell’arte e della filosofia. Altra singolarità è che l’istituzione di questo liceo si pone l’obiettivo di preparare subito alla professione dopo gli istituti secondari, mentre tradizionalmente i licei offrono una formazione teorica di base in vista della formazione universitaria. Curioso, poi, – chiosa Ghilardi –che sia stato dato a questo nuovo percorso formativo, che vuole valorizzare le eccellenze italiane, un nome in lingua inglese».

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