Loreto, campo da calcio danneggiato: dodici squadre restano senza impianto

L’incidente. Il terreno di gioco è stato lesionato durante il sopralluogo per rifare il manto. Da un mese 250 ragazzi costretti ad allenarsi e giocare ospiti di altre società sportive.

Da un mese a Loreto 250 ragazzi non hanno più un campo da calcio dove allenarsi e giocare le partite in casa dei loro campionati. A un primo sguardo non si direbbe, ma il terreno di gioco è sprofondato in più punti, rendendo imprevedibile qualsiasi rimbalzo del pallone. Colpa di un mezzo pesante (troppo pesante) entrato sul campo per effettuare un’indagine geologica che avrebbe dovuto fornire informazioni tecniche per il rifacimento del manto in erba sintetica programmato per la fine della stagione. Qualcosa è andato storto, il terreno ha ceduto sotto le poderose ruote del camion, diventando di fatto impraticabile. Risultato: si sono resi necessari altri lavori per il ripristino delle condizioni originarie, per cui servirà aspettare ancora qualche settimana. Intanto gli atleti dell’Usd Loreto sono stati costretti a chiedere «asilo» ad altre società sportive per gli allenamenti e per le partite ufficiali che avrebbero dovuto giocare in casa; per buona pace di decine di genitori che si sono ritrovati a dover accompagnare i figli in altri quartieri della città e in qualche caso anche in provincia.

La disavventura per la società di calcio cittadina - che vanta una dozzina di squadre dalla scuola calcio alla Prima Categoria, nonché un filo diretto con il Milan e i suoi osservatori - è iniziata il 20 settembre scorso, praticamente all’inizio della stagione. «È un disguido che ci sta provocando un grosso danno – ammette il presidente dell’Usd Loreto, Vincenzo Di Stefano –. Ci stiamo appoggiando alle società vicine che, quando possono, ci prestano il campo. L’altro giorno alcune nostre squadre hanno giocato a Longuelo, altre alla Celadina». Agli avversari è stata chiesta anche l’inversione del campo, per giocare in trasferta le partite che l’Usd Loreto avrebbe dovuto disputare in casa. Insomma, un puzzle dai pezzi sparpagliati difficile da ricostruire, considerato soprattutto il numero di squadre da spostare. «Ragioniamo settimana per settimana e trasferiamo le partite in base alle necessità degli altri – dice ancora il presidente della società –, ma è un incubo che speriamo finisca in fretta. Per fortuna tanti genitori si sono messi a disposizione per accompagnare i loro figli agli allenamenti e agli orari più strani». Scartata l’ipotesi di allenarsi e giocare su un campo a Terno d’Isola (troppo lontano), si andrà avanti così almeno fino a metà novembre. «L’assessorato allo Sport si è messo a disposizione per aiutarci – riconosce Di Stefano –. Ci auguriamo che i tempi previsti per la sistemazione del campo vengano rispettati».

La disavventura per la società di calcio cittadina - che vanta una dozzina di squadre dalla scuola calcio alla Prima Categoria, nonché un filo diretto con il Milan e i suoi osservatori - è iniziata il 20 settembre scorso, praticamente all’inizio della stagione

Nel frattempo il Comune di Bergamo si sta rivalendo nei confronti dell’impresa per il risarcimento dei danni: «Dato che la ditta incaricata non ha proceduto con l’attenzione richiesta dall’incarico comunale, si è aperto un contenzioso che si sta risolvendo grazie al ricorso delle coperture assicurative – spiega Loredana Poli, assessore comunale allo Sport –. L’intervento, secondo il cronoprogramma concordato, terminerà entro la metà di novembre e prevede anche la sistemazione del fondo delle parti danneggiate. Nel frattempo il Servizio sport del Comune ha supportato l’US Loreto nella ricerca di altri campi d’appoggio per le diverse attività e categorie. Siamo consapevoli che la densità delle proposte calcistiche basate negli impianti comunali non ha consentito di dare una risposta esaustiva all’emergenza di Loreto, ma abbiamo fatto il possibile».

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