Luca Foresti, il ricordo dei suoi amici: «Sei stato un inno alla vita»

LA LETTERA. «Oggi scriviamo di lui per gratitudine, per il dono della sua amicizia, e per testimoniare che la sua esistenza è stata – fino all’ultimo sguardo - un inno alla vita».

Esattamente un mese fa il nostro compagno di classe e di vita, Luca Foresti, ci lasciava al termine di una lunga malattia. Lo abbiamo salutato in una mattina di luglio, nell’Oratorio di San Colombano gremito oltre ogni dire. Noi compagni lo portiamo nei pensieri in modo incessante. Ci capita di ritrovarlo nelle cose quotidiane, mentre lavoriamo, nei diversi momenti della giornata, in certi luoghi di pace raggiunti durante le vacanze estive: il ricordo «entra» in molti modi e accompagna le nostre giornate.

Oggi scriviamo di lui per gratitudine, per il dono della sua amicizia, e per testimoniare che la sua esistenza è stata – fino all’ultimo sguardo - un inno alla vita. Luca ci ha infatti insegnato a vivere. Conoscerlo e frequentarlo è stato per noi un modo per conoscere ed attraversare la vita. Vale per il numero di anni trascorsi insieme – dalla prima adolescenza fino ad oggi – ma anche e soprattutto per la condivisione e la complicità che abbiamo potuto regalarci.

Il ricordo di Luca Foresti

A pensarci bene è come se con Luca sia stato possibile aprire progressivamente le porte dell’intimità e della complicità regalandoci sguardi sulla sua e sulla nostra esistenza: vivendo e condividendo pezzi della sua vita, poco alla volta – riempiendola di momenti irripetibili - abbiamo scoperto e dato più senso alla nostra. Uno scanzonato passe-partout, ecco cosa è stato il nostro compagno: un grimaldello per aprire le diverse porte della vita e comporre, ciascuno per sé, la propria esistenza.

«Tanti, lunghi anni di lotta e di tenace opposizione, sempre con la voglia di ripartire, di riprendere la sfida e portarla più avanti possibile»

Luca è stato motore travolgente e instancabile nell’amicizia, nella generosa condivisione (un’evidenza: la casa al mare gestita come una colonia estiva, tanta è la gente che la frequenta, più che come spazio familiare di buen ritiro), nello spirito di compagnia che rende belle e feconde le giornate. Con lui abbiamo potuto discutere – con leggerezza ed ironia, senza perdere in profondità – di cose semplici e complesse, pratiche, valoriali, dolorose.

«Ha saputo renderci autentici»

Un sorriso, un’accoglienza, uno sguardo che in un attimo ti mette a tuo agio fuori da formalismi, imbarazzi, retropensieri: Luca ha saputo renderci autentici e veri di fronte alle vicende della vita, aprendoci spazi profondi e intensi persino sulla sofferenza e la malattia. Tanti, lunghi anni di lotta e di tenace opposizione, sempre con la voglia di ripartire, di riprendere la sfida e portarla più avanti possibile.

Instancabile, curioso, tenace

Lo pensiamo in un recente viaggio di gruppo a Napoli, presente nonostante la malattia che mordeva, in giornate di continuo movimento, senza mai tirarsi indietro. Racchette alle mani e passo deciso, su e giù da scale, salite e gradini sconnessi, con una forza silenziosa, senza un lamento, solo sorrisi e voglia di andare avanti con la solita ironia: «Tutto ok, andiamo avanti», e ancora «Resistere, resistere, resistere», fino alla delusione del mancato ingresso a Castel dell’Ovo. Avrebbe voluto vedere ancora, sempre, di più: instancabile, curioso, tenace. Il viaggio a Napoli ci ha consegnato l’immagine indelebile di una vita piena di dignità e passione, la forza di non arrendersi e di non pesare sugli altri.

«Ci ha aperto lo sguardo»

Luca ci ha aperto lo sguardo sul buon modo di vivere. Ci ha insegnato ad apprezzare e vivere ogni giorno per quello che è – unico! - rendendo evidente il valore del Salmo 89: «Signore insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore» e mettendo a profitto i talenti per seguire i suoi mille interessi.

Amante della fotografia - non voleva perdere l’istante vissuto, sempre in ricerca del gusto della vita - ha saputo immortalare in uno splendido album fotografico i tanti momenti di una vita pienissima.

«Grazie Luca per averci insegnato come si vive rimanendo positivi, altruisti, divertenti, genuini, veri amici»

Uomo di incontro e di confronto – ha girato il mondo, da malato, «perché da ogni angolo del mondo c’è sempre da imparare» - ha letto con lucidità le contraddizioni del nostro tempo esponendosi in prima persona, dal servizio civile alla vicinanza a chi è in difficoltà, per offrire il suo contributo.

Grande alpinista, innamorato della musica (ci ha lasciato una splendida playlist e due canzoni bellissime in cui ha cristallizzato lo sguardo sereno e innamorato per Silvia, i due figli e le due figlie); uomo di grandi e riconosciute capacità manageriali, ha fortemente amato il proprio lavoro per poi avviare – una volta ritiratosi – un allevamento di galline libere di scorrazzare nel bosco, libere come lui voleva potersi sentire nella propria esistenza.

«Sapiente nel cuore»

Entusiasta dell’ennesima iniziativa, ci accoglieva con il sorriso e con le uova in regalo, un gesto semplice e simbolico che conserva tutto il suo valore: la vita è più forte della morte! Luca è stato sapiente del cuore: ha sorriso alla vita lasciandoci - nella semplicità, nella delicatezza, nel rispetto e nella sensibilità – la piena consapevolezza della fortuna di avere camminato per molti anni a fianco di una persona straordinaria. Grazie Luca per averci insegnato come si vive rimanendo positivi, altruisti, divertenti, genuini, veri amici. Nessun giorno potrà cancellarti dalla memoria del tempo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA