Mancano 66 medici di base, un nuovo bando per trovarli

Ambiti carenti. La Regione ha pubblicato sul Burl il nuovo bando. Il precedente concorso riguardava 94 incarichi: avevano risposto in 40. Marinoni (Ordine): «Preoccupa che il corso di formazione non sia più interamente coperto».

AAA nuovi medici di base cercansi. La «caccia» riparte, secondo una mappa dai contorni noti ma con numeri che sono in riduzione. Mercoledì 22 marzo sul Burl – la «gazzetta ufficiale» di Regione Lombardia – è stato infatti pubblicato il nuovo bando per gli «ambiti territoriali carenti di assistenza primaria», in sostanza le porzioni di territorio per cui si cercano medici di base. Sono 66 i posti scoperti e dunque messi a bando, mentre nel precedente concorso (ogni anno ce ne sono tre, generalmente a marzo, in estate e verso l’autunno) erano 94: il trend è appunto in discesa perché il precedente bando di settembre aveva raccolto la risposta – con successiva presa d’incarico da dicembre – di oltre quaranta giovani medici, in gran parte «corsisti» del corso triennale di formazione specifica in Medicina generale.

Gli ultimi rinforzi hanno così dato respiro al sistema, anche se i «corsisti» mantengono però un massimale di mille pazienti (contro i 1.500-1.800 dei «titolari»); dall’altro lato, anche negli ultimi mesi – fisiologicamente – altri medici “storici” sono andati in pensione, scoprendo nuovi spicchi di provincia. Il bando fresco di pubblicazione restituisce il disegno di una mappa degli ambiti carenti che riguarda gran parte della Bergamasca, dalle valli alla pianura passando per la città. «L’opportunità che è stata data ai corsisti – riflette Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo – è sicuramente qualcosa di molto positivo, ancorché si tratti di una scelta emergenziale dettata dalla situazione nota a tutti. Il contributo di questi giovani medici è importante, anche se il massimale è diverso da quello dei medici titolari. Dopodiché, il coinvolgimento dei corsisti ha comportato che si sguarnisca la continuità assistenziale (l’ex guardia medica, ndr): solitamente il serbatoio principale della guardia medica è rappresentato dai corsisti, oltre che da alcuni specializzandi, ma ben venga che si rafforzi la medicina di base. Il tema è che la coperta è sempre corta: se la si tira da una parte, cioè verso gli ambiti carenti, la si accorcia dall’altro lato, cioè dalla guardia medica. Il dato preoccupante è che il corso triennale di formazione specifica in Medicina generale ormai non viene più coperto per intero, restano dei posti scoperti e altri si scopriranno con i prossimi bandi di specializzazione universitaria».

La «geografia»

Le domande per il nuovo bando – indetto dalla Regione e relativo a ciascuna Ats lombarda – dovranno pervenire entro l’11 aprile. Sono appunto 66 gli ambiti carenti della Bergamasca, secondo una geografia appunto piuttosto diversificata: in ordine di rilevanza, 5 posti riguardano l’ambito che comprende i Comuni di Bergamo, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone, Gorle e Orio al Serio, 4 posti riguardano l’ambito che comprende Dalmine, Lallio, Levate e Osio Sopra, 4 posti per l’ambito che comprende Cavernago, Calcinate, Bolgare, Mornico al Serio e Palosco, 4 posti per l’ambito che comprende Arzago, Casirate e Treviglio, 4 posti anche nell’ambito che comprende Martinengo, Cortenuova e Cividate al Piano (con un obbligo di apertura nel comune di Cividate al Piano), 3 posti nell’ambito che comprende Bariano, Morengo e Romano di Lombardia (con un obbligo di apertura nel comune di Romano). I restanti posti sono suddivisi tra ambiti che prevedono uno o due posti, in alcuni casi con dei vincoli rispetto allo specifico Comune dell’ambito dove aprire l’ambulatorio: gli obblighi – ovviamente riferiti al medico che si candidasse per quell’ambito – riguardano i comuni di Bagnatica, Filago, Brignano Gera d’Adda, Antegnate. In tutta la Lombardia sono stati messi a bando circa mille posti, tra cui 133 in provincia di Brescia e 392 per il Milanese.

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