Mattarella: «La cultura unisce, Bergamo e Brescia protagoniste di un nuovo dialogo» - Foto e video

Capitale della Cultura 2023. L’inaugurazione nei teatri Donizetti e Grande. Il Capo dello Stato: «La cultura unisce e moltiplica, protagonisti di un nuovo dialogo che guardi all’intera Italia e all’Europa». Il ministro Sangiuliano: «Una rinascita attraverso la scelta nobile della cultura». Il sindaco Gori: «Un anno che vuole essere l’innesco di un percorso di sviluppo». Leggi l’approfondimento su L’Eco di Bergamo di sabato 21 gennaio.

«La cultura è una grande ricchezza. Nasce dalla vita, dalla comunità, dalla natura che la ospita, e poi ritorna alle persone, alle generazioni successive, come linfa, come civiltà, come genio e valore». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella venerdì 20 gennaio alla cerimonia inaugurale di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. «Brescia e Bergamo – ha evidenziato il presidente, ospite al teatro Grande di Brescia in collegamento video con il Donizetti di Bergamo – sono un esempio con le loro virtù civiche di ieri e d’oggi. Città duramente colpite dalla prima ondata della pandemia, quando un virus aggressivo e sconosciuto ha mietuto, nel nostro Paese, migliaia di vittime. E hanno saputo reagire, dando vita, e alimentando con i loro valori, quel modello di solidarietà che ha consentito di affrontare la crisi».

Capitale della Cultura, l’Inno nazionale al Donizetti. Video di Beppe Bedolis

«Nell’anno trascorso abbiamo vissuto il sollievo della ripartenza – ha aggiunto – Le attività economiche, le espressioni sociali, la vita quotidiana, hanno ripreso ritmi più consueti. Bergamo e Brescia, tuttavia, non si erano fermate. Innovare, guardare all’avvenire, confidare nella capacità dell’uomo di saper superare le avversità, hanno dato vita a un percorso concreto che trova, oggi, ulteriore sanzione con l’avvio di un anno che le vede Capitale della cultura. La tenacia è valore di questi territori, così come, appunto, la solidarietà. L’agricoltura, l’industria e l’artigianato hanno sempre segnato la laboriosità delle popolazioni. È - questa - cultura reale, sentimento della comunità ed espressione di buone pratiche di governo, che fa comprendere le ragioni degli innumerevoli scrigni di opere d’arte e dell’ingegno che sono custodite in queste territori».

«Promozione cultura tra i principi fondamentali»

«Quando, all’Assemblea costituente, si discusse se inserire la promozione della cultura tra i principi fondamentali della nostra Carta – ha detto Mattarella – non mancarono dubbi e qualche resistenza. Ma la Repubblica si assunse solennemente quel compito. E apparve l’art.9 della nostra Costituzione: ”La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”. ”Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Vi si è, recentemente, aggiunta la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi. Il procedere della nostra storia ha dimostrato quanto il peso e il valore della cultura siano diventati determinanti per il progresso del nostro popolo. Fu una scelta lungimirante, di grande visione. Lo ricordiamo con riconoscenza, a 75 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione».

Capitale della Cultura, la cerimonia inaugurale

Al teatro Donizetti di Bergamo e al Grande di Brescia il via ufficiale

Bedolis e Colleoni

«Protagonisti di un nuovo dialogo»

«La cultura è strettamente connessa con la libertà – ha aggiunto –: di studio, di ricerca, di espressione del proprio pensiero. Ce lo ricorda - ancora una volta - la nostra Costituzione. L’arte e la scienza sono libere, recita l’art.33; mentre l’art.21 dispone il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. L’esercizio che Brescia e Bergamo, Capitale della cultura, si apprestano a intraprendere è, quindi, un grande esercizio di libertà, cui guarderà l’intero Paese».

«Stiamo rivivendo in Europa la tragedia della guerra. Ed è proprio il mettere la dignità integrale della persona al centro di ogni azione che ci porta a stare dalla parte di chi è aggredito e lotta per la propria indipendenza e libertà»

«L’augurio che rivolgo a Bergamo e Brescia, Capitale, e ai loro cittadini, è di essere protagonisti di un nuovo dialogo che guardi all’intera Italia e all’Europa». «Stiamo rivivendo in Europa la tragedia della guerra - ha detto Mattarella in un altro passaggio del suo intervento –. Ed è proprio il mettere la dignità integrale della persona al centro di ogni azione che ci porta a stare dalla parte di chi è aggredito e lotta per la propria indipendenza e libertà».

Gori: «L’innesco di un percorso di sviluppo»

L’intervento di Mattarella ha concluso la cerimonia, che si era aperta con le parole del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Dopo aver salutato e ringraziato il presidente Mattarella, manifestando «il calore dell’affetto mio e della città di Bergamo, che tanto l’apprezza», il sindaco ha detto: «Diamo il via, l’ufficiale calcio d’inizio all’anno che vede Bergamo e Brescia Capitale della Cultura italiana. È un grande privilegio, che viviamo con orgoglio e gratitudine nei confronti di chi ha voluto accogliere l’istanza di candidatura che insieme al sindaco Del Bono, nel maggio del 2020, decidemmo di indirizzare al Ministro della Cultura; anzitutto per dare alle nostre città – gravemente ferite dal virus - un segnale di reazione e di speranza».

«Bergamo e Brescia si racconteranno all’Italia e all’Europa lungo un anno che vuole essere l’innesco di un percorso di sviluppo – sociale ed economico – fondato sulla cultura»

«Un progetto ambizioso – ha aggiunto – oltre 100 grandi progetti con moltissime altre iniziative che prenderanno corpo nel corso dell’anno con il coinvolgimento del territorio». «Bergamo e Brescia – ha evidenziato Gori – si racconteranno all’Italia e all’Europa lungo un anno che vuole essere l’innesco di un percorso di sviluppo – sociale ed economico – fondato sulla cultura. Alla base del progetto complessivo c’è infatti l’idea della cultura come grande forza generatrice, strumento di emancipazione per gli individui e per le comunità».

«Questa è un’occasione per crescere insieme, un laboratorio vivo di collaborazione tra enti originale ed inedito, una collaborazione che speriamo possa continuare anche dopo quest’anno». Il titolo del grande progetto è «La città illuminata», riferimento alla «luce della conoscenza» e a «una comunità di ampie vedute». «Il titolo, assegnato direttamente dal Parlamento, ha assunto per le nostre comunità un fortissimo valore simbolico, un vero orizzonte di rinascita. E ci ha motivati a costruire un progetto ambizioso, che speriamo all’altezza della generosità di quanti ci sono stati vicini».

Sangiuliano: «Rinascita attraverso la Cultura»

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ospite al Donizetti di Bergamo, nel suo intervento ha spiegato: «Il titolo è stato conferito nel maggio 2020 mediante il decreto legge Rilancio, per dare un segnale di rilancio, orgoglio e prospettiva dopo la pandemia che aveva colpito così duramente, soprattutto la prima ondata, le due province». La cultura «diventa così antidoto alla sofferenza – ha aggiunto –. Sarà la cultura l’impulso di una rinascita anche sociale ed economica». «Bergamo Brescia 2023 – ha evidenziato – rappresenta la prospettiva di una rinascita attraverso la scelta nobile della cultura». «Nel secondo dopoguerra De Gasperi - prosegue - decise uno stanziamento straordinario per ricostruire la scala di Milano. È nostro dovere oggi sostenere bg e bs come simbolo di rinascita attraverso la bellezza. La loro identità culturale va valorizzata. Si pensi all’area archeologica di Brescia, al museo Santa Giulia o alle mura di Citta alta, al palazzo della Ragione o alla basilica di Santa Maria Maggiore. È un patrimonio che va fatto conoscere al mondo».

Fontana: «Dalle due città un valore aggiunto»

Il presidente della Regione Attilio Fontana, in collegamento da Brescia, ha detto: «A noi lombardi, signor presidente, le sfide piacciono. Amiamo e conosciamo il nostro territorio, le sue grandi potenzialità e non vediamo l’ora di rappresentarlo al Paese e al mondo intero». La Capitale della Cultura «è un’opportunità a vantaggio dell’intero territorio regionale – ha evidenziato –. Le due città sapranno portare un valore aggiunto e un modello valido per l’intero Paese. Due delle città più importanti della nostra regione rappresentano il più grande comparto manifatturiero d’Italia. Siamo al cospetto di terre, cultura e lavoro, note al mondo intero per l’innato spirito di intraprendenza, lavoro e solidarietà».

Ghisalberti: «Dialogo, partecipazione e valori condivisi»

L’intervento di Nadia Ghisalberti, assessora alla Cultura di Bergamo. «Il presidente Mattarella conosce bene la catastrofe che si è abbattuta sulle nostre città, perché ci è stato vicino. La scelta di Bergamo e Brescia come Capitale è il segno del paese che ha scelto di prendersi cura di noi. Che poi abbiamo dovuto capire come legare le due città che per qualche ragione non si erano davvero mai incontrate. Non è stato facile e molti si chiedevano se sarebbe stato possibile».

«Abbiamo attivato il dialogo tra tutti i soggetti – ha aggiunto Ghisalberti – con una partecipazione dal basso. Ci hanno aiutato i valori condivisi. È la cultura come cura. Le nostre città sono ricche di un patrimonio artistico identitario da scoprire e far conoscere, coerente con l’agenda 2030. Siamo qui con ansia e un po’ di emozione per il nuovo debutto, ma con grande orgoglio».

Castelletti: «Abbiamo osato sapendo di poterlo fare»

Laura Castelletti, assessora alla Cultura di Brescia. «Oggi stiamo per celebrare un momento storico per le nostre città. È un’occasione eccezionale, e una ribalta che non ci spaventa, ma anzi ci entusiasma». «Arriviamo a forti del lavoro svolto nei due anni passati – ha aggiunto –. Abbiamo osato sapendo di poterlo fare. Il nostro obiettivo è comune e duraturo: costruire una città viva, europea, capace di attrarre tutte e tutti, menti, opere, investimenti e progetti».

Del Bono: «Le nostre città conoscono bene il valore dell’accoglienza»

Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. «È con emozione che apriamo un anno carico di bellezza e novità. Saranno mesi intesi, nei quali la nostra storia e le nostre città si animeranno di sguardi curiosi, in cerca di bellezza. Le nostre città conoscono bene il valore dell’accoglienza: è la cultura della cura, la stessa che abbiamo trovato nei giorni della pandemia, figlia di una civiltà che ha visto migliaia di cittadini mettersi a servizio di chi era in difficoltà».

La cerimonia

Con la cerimonia istituzionale in diretta è iniziato ufficialmente l’anno di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura, che per tutto il 2023 coinvolgerà i due capoluoghi lombardi in una serie di iniziative all’insegna della cultura. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle 17 è giunto al teatro Grande di Brescia. Ad accoglierlo il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Lungo applauso anche dal Donizetti, in collegamento video con Brescia: autorità e ospiti si sono alzati in piedi. A Bergamo è ospite il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Ad aprire la cerimonia al Donizetti il coro di voci bianche della scuola diocesana Santa Cecilia, con l’introduzione di Gianluigi Trovesi al clarinetto. Durante la cerimonia si sono esibiti anche Giuseppe Gibboni, al violino, e Carlotta Dalia, alla chitarra; Laura Ulloa, soprano, e al pianoforte il maestro Danilo Rea.

L’inaugurazione è stata trasmessa in diretta televisiva dai teatri Donizetti e Grande su Rai Tre, su Bergamo Tv e all’interno di questo articolo. In serata dalle 21 Bergamo Tv una puntata speciale di «Bergamo in diretta» condotta da Luca Bonzanni, con ospiti in studio l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, Gianpietro Bonaldi dell’Accademia Carrara e Massimo Sonzogni, collegamenti in diretta con Dino Nikpalj e con lo studio di TeleTutto, a Brescia. Sul nostro sito e sui nostri canali social racconteremo in tempo reale tutto il weekend di festa.

Sabato i cortei in città

Sabato 21 gennaio, la carica dei ventimila. Le iscrizioni alla festa di piazza che animerà il centro di Bergamo bassa – dal pomeriggio sino alla mezzanotte – hanno raggiunto il limite massimo consentito per motivi di sicurezza. Il consiglio è di evitare di raggiungere le zone centrali della città in auto, utilizzando i parcheggi limitrofi e i mezzi pubblici. Le limitazioni del traffico e la chiusura di alcune strade, a cominciare dal tratto tra Porta Nuova e via Tasca, creeranno inevitabili disagi. Alle 11 sul palco-tribuna allestito in piazza Vittorio Veneto saliranno gli allievi delle scuole primarie di Brescia e di Bergamo, che canteranno l’inno di Capitale della Cultura 2023 «Crescere insieme».

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Nel pomeriggio il clou dei festeggiamenti. Alle 15 si muoveranno, diretti in Porta Nuova, i quattro cortei composti da musicisti, ballerini e cittadini che arrivati a destinazione daranno vita a un flashmob. Sul palco di piazza Vittorio Veneto andrà in scena lo spettacolo dedicato ai «Nuovi Mille». Nel tardo pomeriggio la festa si sposterà in piazzale Marconi dove gli artisti di Groupe F daranno vita a giochi di luce, numeri acrobatici e fuochi d’artificio. A concludere la giornata, di nuovo sul palco a ridosso dei propilei, un dj set che andrà avanti sino a mezzanotte.

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Ricordiamo che gli ingressi all’area della manifestazione di sabato saranno due: da via Camozzi e da via Tiraboschi. Qui il personale addetto verificherà il possesso dei QR code ottenuti all’atto della prenotazione all’evento. All’altezza del Credito Bergamasco sarà posizionato un maxi schermo che trasmetterà in diretta l’evento. Ad affiancare chi si occuperà del servizio d’ordine ci saranno anche 380 dei 700 volontari che si sono offerti di dare il loro contributo per Bergamo Brescia 2023.

Anche in questo caso potrete seguire la diretta dell’evento, a partire dalle 16 su Bergamo Tv e sul sito de «L’Eco di Bergamo».

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Domenica la festa continua

Domenica 22 gennaio la festa inaugurale prosegue con decine di iniziative. Musei aperti, visite guidate, spettacoli, performance sono in programma in Città Alta e in centro. I musei di Bergamo Alta saranno aperti e a ingresso gratuito per tutta la giornata, all’ex monastero del Carmine si potrà pattinare sulla pista allestita all’interno del chiostro, mentre gli spazi dell’ex monastero del Carmine e dell’ex carcere di Sant’Agata accoglieranno i visitatori. Evento speciale al Palazzo della Ragione, all’interno della mostra d’arte contemporanea «Art in Opera». Nel pomeriggio il Donizetti aprirà le porte a bambini e famiglie per lo spettacolo «Cappuccetto Rosso» nell’ambito del progetto Bergamo Brescia Family Friendly, che prevede un ricco cartellone dedicato alla fruizione culturale delle famiglie e dei bambini. Al tramonto, appuntamento in piazza della Libertà per assistere all’accensione dell’installazione artistica «Lights on». E in serata concerto a sorpresa del movimento SofarSounds, che propone musica in luoghi inconsueti. Infine nella giornata di domenica tutti i teatri dedicati ai bambini proporranno spettacoli nelle loro sedi.

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