Maturità, dal 16 giugno sarà solo orale
Esame di terza media, si parte dalla tesina

Pronte le ordinanze del Ministero. Come lo scorso anno nessuno scritto per i ragazzi delle superiori ma la prova si orienterà su un elaborato che tenga conto delle specificità dei vari indirizzi.

Le ordinanze sugli esami di Stato per la scuola secondaria di primo e secondo grado sono state inviate lunedì al Consiglio superiore della pubblica istruzione, che deve esprimere un parere in merito, prima di emanarle e inviarle alle scuole. E mentre si attendono i documenti con tutti i dettagli, il Ministero dell’Istruzione ha anticipato alcuni aspetti che riguarderanno le prove.

Per entrambi gli ordini di scuola, gli esami terranno conto dell’emergenza sanitaria e del suo impatto sulla vita scolastica e del Paese: sia per il primo che per il secondo ciclo, quindi, l’esame si baserà su una prova orale che inizierà dalla discussione di un elaborato. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado la prova orale si svolgerà a partire da un elaborato su una tematica che i consigli di classe assegneranno ai ragazzi e che dovrà essere consegnato alla commissione entro il 7 giugno. La votazione finale sarà in decimi e si potrà ottenere la lode.

Il via il 16 giugno

Per quanto riguarda, invece, l’esame di quinta superiore, la maturità, inizierà il 16 giugno. Anche in questo caso è previsto un colloquio orale, a partire dalla presentazione di un elaborato che dovrebbe essere assegnato dai Consigli di classe sulla base del percorso svolto dagli studenti. Lo stesso elaborato riguarderà le discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, che potranno essere integrate anche con apporti di altre discipline, esperienze relative ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento o competenze individuali presenti nel curriculum dello studente. Ogni studente verrà seguito, nella predisposizione del documento, da un docente di riferimento, a cui dovrà essere consegnato il lavoro completo entro il 31 maggio. L’elaborato, una sorta di tesina, potrà avere le forme più varie, per tener conto delle specificità degli indirizzi di studio, delle progettualità delle singole scuole e delle caratteristiche dei candidati. Dopo la discussione in sede d’esame, la prova prevede anche l’analisi di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento della lingua e della letteratura italiana. Ci sarà spazio anche per raccontare le esperienze svolte nei percorsi di studio, per le competenze trasversali e per l’orientamento. Per ciascun esame è previsto un tempo massimo: non dovranno essere superati i 60 minuti a candidato. Il credito scolastico avrà un peso fino ad un massimo di 60 punti, mentre la prova orale avrà un peso di 40 punti. La votazione finale resterà in centesimi e si potrà ottenere la lode. La commissione sarà, come era già successo lo scorso anno, tutta interna, ma con il presidente esterno.

Le parole del ministro

«L’esame consentirà alle studentesse e agli studenti di esprimere quanto maturato nel corso dei loro anni di studio - ha sottolineato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. Studentesse e studenti, attraverso il loro elaborato, che potrà essere un testo, ma anche una prova pratica o un prodotto multimediale, potranno dimostrare ciò che hanno appreso e compreso, la loro capacità di pensiero critico e di esprimersi. L’esame deve essere concepito come il diritto di tutte le studentesse e tutti gli studenti ad essere valutati sulla base delle attività scolastiche svolte nell’arco di tutto il loro percorso. Tenendo conto delle difficoltà vissute durante l’emergenza sanitaria».

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