Medici di base a Bergamo, al bando per assegnare 427 posti: si presentano solo in 20

I DATI. Entro 90 giorni dovranno aprire i nuovi ambulatori. Marinoni: «Non si sta facendo nulla per rendere appetibile la professione».

Nella battuta di un medico c’è tutto il lucido scoramento della professione: «Sarebbe stato sorprendente il contrario». Per la sanità territoriale restano tempi difficili, e lo racconta l’esito dell’ultimo bando per gli «ambiti carenti», cioè la periodica chiamata per reclutare nuovi medici di base: in Bergamasca solo 20 camici bianchi hanno accettato l’incarico, e nelle prossime settimane entreranno effettivamente in servizio. Realisticamente, però, erano queste le previsioni degli addetti ai lavori, vista l’oggettiva carenza di professionisti e la calante attrattività del «mestiere». Più nel dettaglio, al termine delle procedure burocratiche che si sono svolte lunedì 26 maggio, per il territorio dell’Asst Papa Giovanni hanno accettato l’incarico 3 medici, per l’Asst Bergamo Est hanno detto sì in 5 e per la Ovest si sono contate 12 «adesioni».

I numeri di partenza

A fine marzo la Regione aveva pubblicato il consueto bando per reclutare medici di base, ma con regole diverse – più «estensive» – del solito. Il risultato era stato un maxi elenco con numeri ben più corposi, per la Bergamasca erano indicati 427 posti (61 per il territorio dell’Asst Papa Giovanni, 162 per l’Asst Bergamo Est e 204 per l’Asst Bergamo Ovest). La lista in realtà comprendeva anche posizioni legate alla Continuità assistenziale (l’ex Guardia medica) e altri servizi come la Centrale unica, e al tempo stesso il calcolo degli ambiti era stato tarato su un «rapporto ottimale» più basso del consueto (un medico di base ogni 1.200 residenti, mentre oggi i medici hanno 1.500, 1.800 e addirittura 2.000 pazienti), andando di conseguenza a sommare cifre più alte rispetto al passato. Non a caso, il precedente metodo delle «carenze mirate» – finalizzato a coprire le aree col maggior fabbisogno di medici – indicava in tempi recenti un’ottantina di ambiti scoperti. Al netto del metodo di calcolo, comunque, rimane una certezza: trovare medici di base è difficile, sempre più difficile, e una parte della provincia resta sguarnita.

Gli innesti

Qualcosa intanto è arrivato, e da lunedì sono scattati i 90 giorni di tempo che i neo-medici hanno per aprire a tutti gli effetti l’ambulatorio. L’Asst Papa Giovanni ha coperto due incarichi per l’ambito di Bergamo, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone, Gorle e Orio al Serio (in sostanza, i due medici dovranno insediarsi in questi Comuni) e un incarico per l’ambito della Valle Imagna (che copre 17 Comuni).

«Nell’ambito di Bergamo e hinterland – spiega l’Asst – le due nuove coperture si inseriscono in un territorio in cui non c’erano comunque pazienti orfani, cioè privi di medico, e andranno a compensare altrettanti pensionamenti. I cittadini del Distretto Val Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè che non hanno ancora un medico di famiglia assegnato potranno continuare a usufruire dell’assistenza sanitaria attraverso gli ambulatori medici territoriali attivabili con le modalità pubblicate sul sito aziendale».

I cinque rinforzi dell’Asst Bergamo Est sono così distribuiti: uno su Clusone, uno sull’ambito di Costa Volpino e Rogno, uno per l’area di Grumello del Monte, Chiuduno, Telgate e Castelli Calepio, uno per Sarnico e uno sulla zona di Trescore, Cenate Sopra e Sotto, San Paolo d’Argon, Entratico, Luzzana, Zandobbio, Carobbio e Gorlago. «La carenza di medici di medicina generale rappresenta una sfida significativa non solo per l’Asst Bergamo Est – rimarca l’azienda -, ma per l’intero territorio provinciale. Una questione prioritaria che l’azienda affronta con un impegno costante, consapevole del ruolo fondamentale che questi professionisti rivestono nel garantire la continuità dell’assistenza sanitaria di base».

Ben più consistente, in proporzione, il bilancio dell’Asst Bergamo Ovest, i cui 12 rinforzi riguarderanno gli ambiti di Ponte San Pietro e Presezzo (un medico), quello di Sotto il Monte, Villa d’Adda e Carvico (un medico trasferito da altro ambito), quello di Dalmine, Lallio, Levate e Osio Sopra (4 medici), quello di Curno, Mozzo e Treviolo (un medico), quello di Boltiere e Osio Sotto (un medico), quello di Arcene, Brignano, Castel Rozzone, Lurano e Pagazzano (un medico), quello di Arzago, Casirate e Treviglio (un medico) e quello di Covo, Fara Olivana con Sola, Antegnate, Isso, Barbata, Fontanella (due medici).

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