Molestie sul lavoro, 60 casi in 4 anni: «Ma solo 5 fanno denuncia, passo difficile»

I dati. Gli operatori della Fisascat Cisl sono tutti formati per raccogliere le segnalazioni. «Ma il fenomeno resta ancora sommerso, difficile uscire allo scoperto». Leggi l’approfondimento su «L’Eco di Bergamo» di sabato 20 agosto.

Il passo è breve, ma è molto spesso anche quello più difficile da compiere. Ecco perché tra le segnalazioni di molestie sul lavoro e le denunce vere e proprie c’è un abisso. «Le prime – spiega Monica Olivari, segretaria provinciale Fisascat Cisl – sono quasi all’ordine del giorno, mentre i casi che abbiamo seguito perché le vittime hanno avuto il coraggio di farsi avanti, sono circa 60 in quattro anni. Di questi, però, solo 5 persone hanno formalizzato una denuncia alle forze dell’ordine».

«A livello nazionale – svela la segretaria della Fisascat –, quattro donne su 10 dichiarano di aver subito una forma di molestia almeno una volta nella vita, circa il 70% delle donne ha subito molestie in ambito lavorativo, il 40% dice di aver subito una forma di violenza, una molestia oppure un atto violento o una forma di controllo in una relazione sentimentale o famigliare. Tra coloro che dichiarano di non aver mai subito molestia, invece, una su 5 dichiara a fine indagine di aver subito almeno 3 forme di molestia». La difficoltà è fare emergere queste situazioni, trovando formule nuove per tutelare meglio le vittime; esiste la possibilità di un congedo di tre mesi per le vittime di violenza, che i sindacati vorrebbero fare aumentare di almeno un altro paio di mesi, ma non basta.

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