Natale con i fiocchi, il 30% di turisti in più in confronto al 2019

IL BILANCIO DELLE FESTE. Presenze cresciute del 20% rispetto allo scorso anno. Molto soddisfatti ristoratori e albergatori: ora puntiamo ai visitatori fuori stagione.

Natale coi fiocchi, non certo per le copiose nevicate, ma grazie al numero di turisti che hanno frequentato Bergamo durante le festività. Gli operatori stimano un +30% di frequentatori rispetto al 2019 e un +15/20% se confrontati con i visitatori registrati nello stesso periodo del 2022. Il 2023 è stato un anno eccezionale, grazie a un insieme di fattori, partendo dal titolo di Bergamo Capitale italiana della Cultura, insieme alle attività di promozione e al record di passeggeri transitati dall’aeroporto «Il Caravaggio».

«Un modello da seguire»

«In questo finale di anno abbiamo registrato un +30% di turisti rispetto al 2019 – commenta Christophe Sanchez, amministratore delegato di Visit Bergamo –. Si è confermata la vivacità della città, grazie anche alla campagna “The Gran Finale”, che ha chiuso l’anno della Capitale. Siamo diventati una destinazione turistica e ora dobbiamo lavorare per mantenere la posizione che abbiamo raggiunto – conclude Sanchez –. Siamo un modello da seguire e ci promuoviamo accanto alle città più gettonate dagli stranieri, come Roma, Venezia e Firenze, dove spesso si registra un overbooking che va intercettato grazie ai nostri imprenditori che offrono autenticità, servizi ed esperienze ai turisti: il più bel biglietto da visita». Agli stranieri si sono affiancati moltissimi visitatori provenienti dalla province limitrofe. «Registriamo un +30% rispetto al 2019 ma siamo anche sopra del 15/20% sullo scorso Natale – fa presente Robi Amaddeo, presidente dei ristoratori di Fiepet Confesercenti Bergamo e imprenditore con il gruppo «Da Mimmo» –. Dicembre è stato uno dei migliori mesi dell’anno e abbiamo proseguito l’ottimo lavoro che ci ha accompagnato per il 2023. Abbiamo ricevuto tanti visitatori di prossimità, in particolare dalle province limitrofe come Lodi, Monza, Lecco, Varese, Como e Milano. La Capitale della Cultura ci ha qualificato come città d’arte e ha portato tantissime persone anche nei mesi meno turistici: la strada è tracciata verso la destagionalizzazione del turismo».

«Un 2023 ricco di soddisfazioni»

Rispetto agli anni pre Covid, gli alberghi si sono riempiti anche in periodi tradizionalmente più vuoti. Alessandro Capozzi, presidente del gruppo Albergatori di Ascom Confcommercio Bergamo e gestore dell’albergo «Città dei Mille», conferma che «le festività si sono chiuse positivamente, con una ripresa tra fine anno e la settimana dell’Epifania. Salutiamo un 2023 ricco di soddisfazioni, in linea con l’andamento dell’aeroporto che festeggia il suo record di passeggeri. Le sfide per i prossimi anni non mancano – conclude Capozzi –. Dobbiamo continuare questa dinamica di destagionalizzazione, raccogliere quanto seminato durante la Capitale della Cultura, ma soprattutto portare i turisti in tutta la provincia, in particolare sulle montagne, tenendo presente che per farlo servono investimenti nelle infrastrutture». Sguardo in prospettiva anche per Beniamino Tomasoni, direttore dell’Hotel Excelsior San Marco. «Dopo un anno straordinario come il 2023, ora è prevedibile un assestamento su numeri più normali. La nostra struttura sta portando avanti importanti lavori di manutenzione straordinaria, tanto che abbiamo disponibili solo 75 delle 150 camere complessive. Abbiamo registrato molte richieste nella settimana prima di Natale e nei giorni intorno a Capodanno; osservato speciale sarà il primo trimestre del 2024 con settimane della moda, turismo business e congressuale».

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