Oltre mille giovani bergamaschi in viaggio verso la Gmg di Lisbona

LA PARTENZA. L’augurio del vescovo Beschi: «Spero che questa esperienza resti impressa nel profondo di voi stessi». Partiti dalla diocesi 17 pullman.

«Spero che questa esperienza resti sempre impressa nei vostri ricordi e nel profondo di voi stessi»: è l’augurio rivolto dal vescovo Francesco Beschi sull’autobus ai pellegrini bergamaschi all’inizio del viaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona. Il vescovo ha indirizzato un saluto e un ringraziamento agli oltre mille ragazzi che hanno iniziato nella giornata di martedì 1 agosto il loro viaggio a bordo di 17 pullman dalla nostra diocesi e ai sacerdoti che li accompagnano. Mercoledì 2 agosto a Lourdes ci sarà la prima catechesi con il vescovo, poi la Messa nella grotta «che condivideremo – ha anticipato il vescovo – con tanti altri pellegrini dall’Italia e dall’Europa». Nel pomeriggio ci sarà poi la possibilità di partecipare alla processione dei malati e alla fiaccolata nel santuario.

L’attesa

Il vescovo ha invitato i giovani ad affidare alla preghiera le loro aspettative e i loro desideri. La partenza è il tempo dei saluti, degli abbracci, della gioia di ritrovarsi insieme. La prima tappa, da Bergamo a Lourdes, è di circa 1100 chilometri: c’è stato il tempo di cantare, chiacchierare, giocare a carte e (forse) di dormire un po’. All’ora di cena, i pullman si sono raggruppati negli autogrill, primo luogo d’incontro tra i giovani dei diversi oratori. C’è chi, come Chiara Spini della parrocchia di Loreto, in città, è alla seconda Gmg: «Sono passati sette anni, a Cracovia non ero ancora maggiorenne. Allora l’aspetto che mi aveva colpito di più era stata l’accoglienza ricevuta dai polacchi. Sono curiosa di sperimentare una situazione diversa, con lo sguardo di oggi».

La prima Gmg

Altri, come Antonio Misseri, 19 anni, della parrocchia di Borgo Santa Caterina, stanno vivendo la loro prima Gmg: «Suono la chitarra e mi sono preparato con gli altri musicisti e con il coro, composto da giovani di diversi oratori, per accompagnare le celebrazioni. Non sapevo cosa fosse la Gmg prima che ci proponessero di partecipare, qualche mese fa. Mi piace l’idea di incontrare persone di ogni parte del mondo e toccare con mano che ci sono tanti altri giovani che credono e vogliono esprimerlo incontrando il Papa e vivendo insieme questa importante esperienza di fede».

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