Over 50, da oggi il vaccino è obbligatorio: nella Bergamasca oltre 38mila «scoperti»

L’Agenzia delle Entrate emetterà la multa di 100 euro che potrà ripetersi se non ci si immunizza. E dal 15 febbraio il Green pass rafforzato al lavoro.

C’è stato quasi un mese per mettersi in regola, dopo l’annuncio alla vigilia dell’Epifania, e prima ancora un anno intero per vaccinarsi. Ora, il dado è tratto: da oggi è in vigore l’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni. C’è però un discreto numero di bergamaschi che ancora «sfugge»: secondo i dati forniti dall’assessorato regionale al Welfare aggiornati a ieri mattina, sono 38.044 i cittadini della provincia di Bergamo di quest’età che ancora non hanno ricevuto neanche la prima dose del vaccino. Corrispondono al 7,56% dei 502.950 over 50 residenti in terra orobica: un ultracinquantenne ogni 13, all’incirca, non ha aderito all’immunizzazione. La percentuale varia significativamente a seconda della decade, e questa differenza è interessante anche alla luce di una seconda data segnata sul calendario: sempre per gli over 50, dal 15 febbraio sui luoghi di lavoro sarà obbligatorio il Green pass rafforzato, che si ottiene appunto tramite vaccinazione o recente guarigione dal Covid.

Così, su 182.798 bergamaschi tra i 50 e i 59 anni, età in cui tendenzialmente si lavora ancora, ha aderito alla vaccinazione il 90,59%: restano fuori dall’immunizzazione, e quindi non in regola con l’obbligo vaccinale, in 17.201. La performance è simile anche nel decennio successivo, quello dei 60-69enni, dove una buona parte è ancora attivo nel mondo del lavoro: si è vaccinato il 91,56% dei 138.474 bergamaschi di quest’età, dunque ne mancano 11.687. Più si sale con l’età, più la copertura è alta: tra i 70-79enni l’adesione è del 94,44%, ne mancano all’appello 5.929; tra gli over 80 si è vaccinato il 95,7%, ne mancano 3.227.

La corsa (lenta) di gennaio

L’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni è stato annunciato dal governo il 5 gennaio, innescando una corsa non troppo spedita. Proprio al 5 gennaio, sempre secondo i dati della Regione, erano 43.892 i bergamaschi oltre i cinquant’anni d’età non ancora vaccinati: da quel giorno e sino a ieri mattina sono corsi ai ripari in 5.848; in poco meno di quattro settimane, in altri termini, si è messo in regola il 13,3% dei «ritardatari». Più nello specifico, sempre dal 5 gennaio a ieri hanno ricevuto almeno la prima dose 2.358 bergamaschi tra i 50 e i 59 anni, 1.745 tra i 60 e i 69 anni, 1.077 bergamaschi tra i 70 e i 79 anni, 668 ultraottantenni. Paradossalmente si sono vaccinati proporzionalmente di più gli ultrasettantenni e gli ultraottantenni, tendenzialmente pensionati, che non i 50-59enni e i 60-69enni che invece potrebbero dover fare i conti anche con l’obbligo di Green pass rafforzato al lavoro.

C’è però una precisazione: l’obbligo vaccinale è «sospeso» se si è guariti dal Covid negli ultimi sei mesi; calcolando l’impatto vastissimo di Omicron, è realistico pensare che la platea effettiva di chi al momento non è in regola con l’obbligo vaccinale scenda attorno alle 35mila unità. Ma se non ci si vaccina entro sei mesi dalla guarigione, si è comunque «fuorilegge».

Controlli e sanzioni

L’obbligo riguarda il ciclo vaccinale primario (prima+seconda dose), ma è esteso anche alla dose booster: gli over 50 dovranno anche ricevere la terza dose entro sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario; su questo secondo punto le stime sugli «scoperti» sono più difficili, ma l’adesione alla terza dose è già oltre al 70% tra gli over 50.

Il mancato adempimento dell’obbligo comporta una multa di 100 euro, che potrebbe ripetersi se nemmeno dopo la prima sanzione ci si vaccina. I non vaccinati saranno individuati automaticamente tramite il sistema della tessera sanitaria, attraverso i dati dell’anagrafe vaccinale nazionale; la multa viene richiesta dal ministero della Salute ed «emessa» dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Chi ha un’esenzione dal vaccino riceverà ugualmente la cartella esattoriale, dopodiché comunicherà l’esenzione e verrà valutata la cancellazione della multa. Per i lavoratori, dal 15 febbraio si somma un ventaglio di ulteriori sanzioni: dopo cinque giorni di assenza dal lavoro scatta la sospensione dalla mansione e dello stipendio; se si è sul posto di lavoro senza Green pass, scatta una sanzione di 600-1.500 euro per il dipendente e di 400-1.000 euro per il datore di lavoro che non ha controllato il possesso del Green pass.

Il «boom» dei bambini

Intanto, per tornare alle coperture vaccinali, è stato un successo il weekend ad accesso libero in 28 hub della Lombardia per le vaccinazioni pediatriche: 24.358 i bambini tra i 5 e gli 11 anni che si sono vaccinati; il 70% di loro, oltre 17.000, ha ricevuto la prima dose senza aver precedentemente prenotato. In Bergamasca tra sabato e domenica sono stati vaccinati (prime più seconde dosi) 3.069 bambini, di cui 1.966 grazie all’open day. «Un ottimo riscontro – ha commentato Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare di Regione –. Invito ancora tutti i genitori che hanno a cuore la salute dei loro figli a proteggerli con il vaccino anti-Covid».

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