«Parking Fara, lavori nei tempi: chiuderanno entro febbraio»

IL CANTIERE. L’obiettivo è inaugurare il silo in primavera come previsto. L’assessore Brembilla: «Interventi sulla parte esterna e su quella interna».

I primi alberi sopra la nuova collina della Fara sono stati messi a dimora, mentre dentro il futuro parking gli operai stanno lavorando agli impianti, agli ascensori, ai servizi igienici. A tenere monitorato il cantiere dentro le Mura con assidui sopralluoghi l’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Marco Brembilla, che punta a chiudere i lavori a febbraio, inaugurando il silo in primavera, prima delle elezioni amministrative. «Stanno lavorando a spron battuto sia nella parte interna che su quella esterna, siamo in linea col cronoprogramma», afferma l’assessore.

Settemila metri cubi di terra e ghiaia

Dopo la costruzione degli otto piani di parcheggio sui quali troveranno posto le 468 auto (questa la capienza della struttura), gli operai stanno di fatto ricostruendo la collina che mitigherà la presenza del parcheggio. Le lavorazioni in corso prevedono 7.000 metri cubi di terra e ghiaia, materiale che è stato inizialmente portato in quota con l’ausilio di una gru. Ma è stato trovato un metodo più veloce, spiega Brembilla: «Gli operai stanno portando sia la terra che la ghiaia utilizzando un mezzo cingolato che sta velocizzando molto le operazioni. Si è partiti dalla cima della struttura del futuro parcheggio, riempiendola di materiale, mano a mano che si scende si posizionano anche le casse per le piante. Alcune sono già state messe a dimora e questo ci aiuta perché con le loro radici si consolida la collina». Il progetto ha escluso la possibilità di prevedere aree a prato in diverse zone, per una ragione molto pratica: «Vista la pendenza sarebbe poi impossibile procedere con il taglio dell’erba – spiega l’assessore Brembilla –. È stato allora deciso di posizionare dei “sacchi di iuta” dove mettere dei cespugli che piano piano riempiranno queste zone scoscese».

«Inizio lavori sul passaggio pedonale»

I lavori procedono anche nella parte interna, illustra l’assessore: «Si stanno realizzando i servizi igienici, montando gli ascensori e finendo gli impianti. Si sta iniziando a lavorare anche sul passaggio pedonale che porterà all’uscita di via Solata (l’ex rifugio anti-aereo, che sbuca dove c’è l’asilo, ndr)». Il progetto messo a punto dal Comune (dopo aver accantonato la passerella pensata dall’archistar Joao Nunes) prevede anche un belvedere, ancora provvisorio, una grande terrazza che si affaccia sul versante nord delle Mura veneziane, con vista sulla Maresana e il Canto Alto. Il percorso pedonale nel verde collegherà il viale della Mura con il chiostro piccolo di San Francesco, dove la Giunta ha annunciato la creazione di un ingresso pedonale alternativo. «Il percorso nel verde seguirà quello che una volta “zigzagava” tra le gabbie della fauna orobica (nel fu Parco faunistico, ndr), piante, alberi e arbusti copriranno la porzione di collina laddove è stato scavato il futuro parcheggio di Città Alta».

Si avvicina dunque la conclusione dei lavori al parcheggio di via Fara, un progetto portato avanti dal Comune in project financing con la «Bergamo Parcheggi», rimasto fermo per ben nove anni, ripreso dall’amministrazione Gori e ripartito nel 2017. L’inaugurazione dovrebbe finalmente arrivare dopo 16 anni.

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