Per i bambini ucraini c’è anche il tesoretto di Palazzo Frizzoni

In Comune Il sindaco Gori l’ha annunciato con un emendamento durante la discussione del bilancio: 250mila euro grazie al Fondo di mutuo soccorso.

Bambini come gli altri, che per andare a scuola useranno lo scuolabus, che mangeranno alla mensa, che, se ne avranno bisogno, potranno contare su un educatore che li affianchi tra i banchi. Il Comune di Bergamo si prepara ad inserire i piccoli profughi ucraini nel tessuto sociale. Anche i meno fortunati, che dalla guerra sono scappati da soli e che saranno accolti in strutture protette. Per coprire le spese extra, sono stati messi in conto 250mila euro, risorse che saranno inserite nel Fondo di mutuo soccorso, istituito nel 2020, quando la pandemia metteva in crisi le famiglie, non solo per la perdita dei propri cari, ma anche dal punto di vista economico.

Il fondo

A contribuire, ancora una volta, «alcuni privati, abbiamo avuto disponibilità di donazioni sul Fondo» ha spiegato il sindaco Giorgio Gori durante la presentazione del bilancio preventivo 2022, in discussione in Consiglio comunale proprio in questi giorni. Ecco che allo scoppio dell’emergenza ucraina, Palafrizzoni mette da parte un tesoretto da cui attingere in caso di bisogno. Non ci si può permettere di farsi trovare impreparati, a maggior ragione se si tratta di minori di cui prendersi cura: «Prevediamo un aumento di 250mila euro di entrate e altrettante in uscita per poter costituire, nella cornice del Fondo di mutuo soccorso, una voce da destinare ai servizi per i profughi ucraini – ha spiegato lunedì in aula il sindaco Gori illustrando l’emendamento al bilancio -. Il Fondo, attivato in occasione del Covid, è stato molto utile per l’amministrazione, ci ha permesso di dare una mano a tante famiglie, laddove non avevamo una copertura da parte dello Stato, cercando di toccare il bilancio del Comune il meno possibile. In questa fase si apre una nuova emergenza: alcune voci si spesa necessariamente saranno a carico della nostra amministrazione, ci sono tanti minori tra gli ucraini che stanno arrivando in città. Per questi bambini deve essere prevista il prima possibile la frequenza scolastica». Da qui la necessità di mettere in conto spese extra: «Dobbiamo provvedere al trasporto scolastico, alla mensa, alla mediazione linguistica e laddove ci siano bambini o ragazzi portatori di disabilità, un’assistenza specifica in famiglia e a scuola, servizi particolarmente onerosi – entra nel dettaglio il sindaco -. E ancora, come probabilmente accadrà, il Tribunale dei minori ci chiederà di prenderci cura dell’accoglienza in comunità dei minori non accompagnati, spese che lo Stato ad oggi rimborsa solo in parte. Abbiamo quindi bisogno di provare a costituire un piccolo portafoglio da destinare a queste voci».

«Dobbiamo provvedere al trasporto scolastico, alla mensa, alla mediazione linguistica e laddove ci siano bambini o ragazzi portatori di disabilità, un’assistenza specifica in famiglia e a scuola, servizi particolarmente onerosi»

La collaborazione con Refugees welcome

A determinare l’entità di questo primo budget per l’emergenza, l’assessorato alle Politiche sociali di Marcella Messina che da quando è scoppiato il conflitto in Ucraina, ha attivato più di un canale d’aiuto. L’ultimo, è la collaborazione con Refugees welcome, associazione che facilita e accompagna le famiglie nel percorso di accoglienza dei profughi. Spiega l’assessore Messina: «I bambini che arriveranno hanno il diritto a tutti i servizi offerti alla popolazione, per questo abbiamo bisogno di un budget dedicato all’accoglienza nelle famiglie, da qualche giorno abbiamo lanciato la piattaforma di Refugees welcome. Questi 250mila euro, una cifra identificata dai miei uffici, ci permetteranno di integrare il bilancio dei Servizi sociali. In città ci sono già dei bambini che sono stati accolti dalle strutture di Caritas diocesana e dalle case parrocchiali. Sono bambini che come gli altri vivono i quartieri e che frequentano i servizi comunali. Il Comune deve contribuire».

Martedì sera, intanto, durante la discussione sul bilancio, il consigliere di Fratelli d’Italia Filippo Bianchi ha proposto di «utilizzare queste somme per aprire all’accoglienza il monastero dei Celestini, che necessita di valorizzazione e che potrebbe accogliere le orfane ucraine, anche in dialogo con altri enti».

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