Piazza Dante, ancora 12 mesi di lavori
Emerge lo scheletro dell’ex Diurno

Riportata alla luce la struttura degli spazi sotterranei che verranno trasformati in un locale. La fine di tutto il cantiere prevista entro fine 2021.

A vederla così sembra una pista di atterraggio per gli elicotteri. Con una grande «X» e una piattaforma rotonda al centro. In realtà quella che si può ammirare guardando dall’alto piazza Dante non è una piattaforma, ma la cupola dell’ex Diurno che verrà trasformato in un nuovo locale. Opera ambiziosa, come è stato più volte raccontato da L’Eco, e come si può intuire dal cantiere che è entrato nella fase 2 (di 4).

La prima, molto contestata da cittadini e associazioni ambientaliste lo scorso gennaio, è stata la rimozione di undici alberi (tre sono sopravvissuti) per iniziare gli scavi e mettere a nudo la struttura dell’ex albergo diurno chiuso nel 1978. Per la fase 2, ora nel vivo, la palla è passata alla cordata privata Previtali-Cividini che si è aggiudicata gli spazi sotterranei. L’azienda al lavoro ha subito iniziato a buon ritmo per recuperare un po’ del tempo perso causa lockdown. Come si può vedere dalle foto, la scheletro è ben visibile dall’alto. E lo sarà ancor di più nelle prossime settimane quando gli escavatori arriveranno a quota meno cinque metri rispetto al livello del terreno. Un passaggio necessario per verificare che la struttura sia ancora in perfetta salute a 80 anni dalla sua costruzione (e anche a oltre 40 dal suo abbandono). A quel punto inizierà la fase 3 con la predisposizione degli impianti e delle nuove uscite di emergenza.

L’ultimo passo sarà la realizzazione della piazza in pietra con il riposizionamento della fontana del Tritone, smontata e portata nei magazzini comunali per il restauro. Oltre al coronavirus, che ha rallentato quasi tutti i cantieri cittadini, piazza Dante ha rischiato un nuovo stop a causa di una cisterna di gasolio che non era indicata in nessuna mappa. Una sorpresa dal passato che ha fatto tremare i polsi ai progettisti. L’esame approfondito non ha rilevato perdite e quindi la cisterna è stata semplicemente rimossa senza (nuovi) intoppi sulla tabella di marcia. L’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini spiega che «stiamo entrando nel vivo dell’operazione. Si sta procedendo alla palificazione per consentire le operazioni scavo che porteranno fino a meno cinque metri rispetto al livello della piazza per poi procedere all’impermeabilizzazione e anche all’ampliamento degli spazi tecnici necessari per rendere utilizzabile e agibile il Diurno».

Il cronoprogramma ridefinito prevede che la fase 2, in capo ai privati, durerà 240 giorni, per ultimare poi il passaggio alla fase 3 e 4 con fine lavori indicato per gli ultimi mesi del 2021. Il cantiere del secondo lotto del centro piacentiniano, con piazza Cavour e tutta l’area di fronte al teatro Donizetti fino a viale Roma, inizierà invece nella primavera del prossimo anno. L’obiettivo di Palafrizzoni è completare i due lotti principali (il terzo riguarda il braccio est del centro, quello che porta a piazza Matteotti) nella primavera del 2022. Ma mai come in questi tempi è difficile fare previsioni così a lungo termine.

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