
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 28 Febbraio 2025
Precipita per 40 metri a San Pellegrino: il dolore per la perdita di Patelli
LA TRAGEDIA. Il 68enne Marco Patelli, pensionato e storico dell’arte, era col fratello Luciano e due amici. Ma per il rientro all’auto ha preso un sentiero diverso. È scivolato sulla montagna sopra via Pregalleno in zona San Pellegrino. I funerali lunedì 3 marzo nella parrocchiale di Borgo Santa Caterina.
Tragedia nel pomeriggio di giovedì 28 febbraio sulle montagne che circondano San Pellegrino. Un pensionato di 68 anni, Marco Patelli, di Bergamo, è morto precipitando per una quarantina di metri dalle pendici della montagna che si trova sopra via Pregalleno, all’ingresso del paese. Patelli, che era in pensione ed abitava nel quartiere di Valtesse, era uscito per un’escursione insieme al fratello Luciano e a due amici. Escursionista esperto, stava rientrando al parcheggio dove c’era l’auto. Ma, forse per un malore, forse per essere scivolato, è caduto rovinosamente. Per lui non c’è stato scampo.
La telefonata
L’incidente in una zona particolarmente impervia e rocciosa, sopra la strada che porta a Frasnadello, nella zona di via Pregalleno e della piscina di San Pellegrino. Con il fratello e due amici avevano raggiunto in mattinata, partendo dal parcheggio della piscina, il pizzo di Spino,
verso Ambria. Quindi il gruppetto si era incamminato per il ritorno: mentre il fratello e gli amici pare si fossero diretti verso il pizzo Rabbioso, Marco ha proseguito da solo su un altro sentiero, verso il parcheggio. Arrivati al parcheggio, verso le 13, il fratello e gli amici non hanno però trovato Marco. Ha risposto al telefono dicendo che stava ormai arrivando, vedeva lo stabilimento della Sanpellegrino.
La caduta
Poi, forse ha avuto un malore o forse ha messo male un piede ed è scivolato. L’escursionista è precipitato per una quarantina di metri. Si tratta di una zona impervia, soggetta a caduta massi, dove già alcuni anni fa erano state installate proprio reti paramassi a difesa della nuova strada che porta alla frazione Frasnadello. Non vedendolo tornare e non avendo più risposta al telefono, il fratello e gli amici hanno chiamato i soccorsi. Da Varese si è alzato l’elicottero dei vigili del fuoco, mentre da terra sono partite le squadre del Soccorso alpino della Valle Brembana, che hanno iniziato la ricerche nella zona indicata dai compagni di escursione, i vigili del fuoco di Zogno e del Nucleo Saf di Bergamo.
I soccorsi
È stato poi l’equipaggio dell’elicottero dei vigili del fuoco, verso le 17,30, a individuare nel bosco il corpo di Marco Patelli. Alcuni uomini sono stati quindi calati sul posto per il recupero mentre il Soccorso alpino ha fatto rientro. Marco Patelli è stato portato allo stadio comunale Quarenghi di San Pellegrino, dove i previsti allenamenti della squadra di calcio locali sono stati annullati. Qui sono poi arrivati i familiari di Marco e i carabinieri della stazione di San Pellegrino. La salma è stata poi portata a Bergamo. La camera ardente è stata allestita nella Casa del commiato di via Suardi.
La passione per l’arte
Sul sito «VisitBergamo» si rivolge direttamente ai turisti: «Buongiorno, benvenuti a Bergamo. Mi chiamo Marco Patelli, sono uno storico dell’arte. La mia passione per storia e arte, alimentata da tanto studio, vi condurrà alla scoperta della sorprendente Bergamo.I miei tour guidati si svolgono in italiano e in inglese». Viveva dietro lo stadio, in via Cesati, in un appartamento sullo stesso pianerottolo della ex moglie Giulia Forcella, anche lei in pensione e guida turistica: «Non me la sento di parlare» sono le uniche parola che riesce a dire tra le lacrime. Entrambi molto riservati, non avevano figli: «Lo incontravo sulle scale, ci salutavamo e scambiavamo due parole, era sempre di corsa» spiega il vicino che abita sullo stesso piano. Patelli era cliente della pizzeria «Sabrina», a pochi passi da casa: «Lo vedevo passare sempre a piedi, mi salutava gentile – riferisce il titolare – mi dispiace tanto, era una bravissima persona».
© RIPRODUZIONE RISERVATA