Precipita in un canalone e muore a 25 anni. «Altruista e generoso, Matteo amava la natura». Mercoledì i funerali

Ardesio Matteo Carminati di Sorisole era arrivato venerdì scorso alla Malga Vodala per partecipare al progetto «Pasturs». Caduta di 100 metri, nessun testimone dell’incidente. I funerali si terranno mercoledì 3 agosto alle 15 nella chiesa parrocchiale della Ramera.

«Era altruista, generoso, maturo, rispettoso, sensibile e aveva una capacità di ascoltare straordinaria». Sono distrutti dal dolore Marco e Arianna, il papà e la mamma di Matteo Carminati: hanno gli occhi gonfi di lacrime, fanno fatica a parlare ma ci tengono a ricordare il loro unico e amatissimo figlio. Matteo abitava a Petosino (frazione di Sorisole), in via Zambelli e si era laureato alla triennale in Psicologia all’università di Bergamo, poi nel 2019 era partito per un anno a Boston negli Stati Uniti come ragazzo alla pari. «Faceva il baby sitter a tre ragazzini», dicono orgogliosi i genitori. Non appena tornato si era iscritto per la laurea magistrale in Psicologia alla Cattolica di Milano.

La laurea a settembre

Si sarebbe laureato a settembre: «Aveva la tesi già pronta su psicologia del lavoro e il 14 settembre avrebbe anche compiuto 26 anni». Aveva fatto judo e suonato il basso ma la sua grande passione restava la montagna. «Era un grande amante della natura ed era anche molto legato al suo cane Pongo che ha 13 anni e gli era stato regalato quando aveva fatto la

Cresima». Una passione che l’aveva portato a partecipare al progetto «Pasturs»: «Era entusiasta e ci mandava ogni giorno messaggi per dirci che era felicissimo». Aveva fatto anche il volontario per la Croce Rossa Bergamo Hinterland e per la Croce Bianca. «Era un ragazzo fantastico, in gamba e sempre disponibile – ricorda commosso il presidente della Croce Bianca Francesco Vailati – l’anno scorso aveva lavorato per noi d’estate, oltre ad essere un nostro volontario da 6-7 anni: l’ultima volta aveva prestato servizio circa 3 settimane fa. Questa notizia è caduta addosso a tutti noi come un fulmine: siamo scossi ed esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia». La salma di Matteo è composta nella chiesina dell’Asilo di via Ramera (Ponteranica): i funerali si terranno il 3 agosto alle 15 nella chiesa parrocchiale della Ramera.

Finito nel canalone con il suo cane

È precipitato in un canalone per 100 metri, insieme al cane che lo accompagnava all’alpeggio. Non c’è stato nulla da fare per Matteo Carminati e il pastore tedesco, precipitati da un terrazzo naturale a strapiombo su un canalone scosceso ai piedi del Timogno, nel territorio comunale di Ardesio. Entrambi sono morti sul colpo. A nulla purtroppo è valso l’intervento dell’equipaggio dell’elicottero del 118, decollato da Bergamo e attivato dalla centrale Soreu alpina (insieme al preallertamento dei tecnici del Soccorso alpino di Valbondione) dalla segnalazione del ragazzo inerme sul versante impervio. Nessuno ha assistito direttamente a quanto accaduto, saranno quindi i carabinieri della Compagnia di Clusone, intervenuti per gli accertamenti, a cercare di ricostruire la dinamica dell’evento: tra le ipotesi anche un tentativo del ragazzo di salvare il cane, o viceversa.

Era al progetto «Pasturs»

Matteo Carminati aveva solo 25 anni (ne avrebbe compiuti 26 a settembre) e da venerdì si trovava in Alpe Vodala, dove si sarebbe dovuto fermare un paio di settimane: stava partecipando, come altri giovani italiani, al progetto «Pasturs», che da circa 7 anni si occupa di «facilitare la convivenza tra grandi predatori e pastorizia sulle Alpi, grazie al coinvolgimento di volontari formati che aiutino i pastori nella gestione della prevenzione danni sulle Alpi Orobiche Bergamasche e da 2 sul Mont Avic, in Valle d’Aosta», come si legge sul profilo Facebook dedicato al progetto.

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