Raccolta rifiuti, niente ritiro dei sacchi senza chip. Le prime multe

Da lunedì 4 ottobre gli operatori di Aprica non raccoglieranno più i sacchi della plastica e dell’indifferenziato non codificati e vi apporranno un avviso di non conformità.

« Per l’inosservanza di tale regola saranno applicate inoltre sanzioni da 25 a 150 euro, come previsto dal Regolamento comunale». Il messaggio è chiaro, chiarissimo. Dopo un anno di sperimentazione e un periodo di tolleranza, il Comune passa alla linea dura. «L’obiettivo non è dare sanzioni, ma che i cittadini espongano i sacchi correttamente», ci tiene a dire l’assessore all’Ambiente, Stefano Zenoni.

Nonostante la campagna di informazione ad hoc portata avanti nei mesi scorsi per sensibilizzare i cittadini sull’introduzione dei nuovi sacchi col codice a barre che collegano (tramite la carta regionale dei servizi) l’utenza al sacco, c’è ancora chi espone i vecchi sacchi : «Nel caso delle utenze domestiche, l’88% (pari a 50.373 utenze) ha ritirato la nuova dotazione, un numero alto – snocciola i numeri Filippo Agazzi di Aprica -. Con le utenze non domestiche siamo al 70% (pari a 6.752 utenze), ma in questi casi è più facile intervenire con azioni di convincimento mirate, perché sono utenze più identificabili. Solo nelle ultime settimane abbiamo contattato 400 utenze che ancora avevano sacchi non conformi, soprattutto condomini. Questa azione informativa continuerà, l’attività sanzionatoria è l’ultima ratio».

Zenoni sottolinea come i nuovi sacchi abbiano portato ad un aumento della raccolta differenziata, «con la linea “morbida” siamo circa al 77%, contro il 73% del 2020 e 71,5% del 2019». E sono in arrivo altre novità sul fronte dei sacchi per i rifiuti. Come la possibilità di acquistare i sacchi per indifferenziata e plastica (4 euro per 10 sacchi) presso alcune edicole della città. Attualmente era possibile solo in Aprica, in via Moroni: «In queste settimane è capitato che qualcuno abbia già terminato la dotazione gratuita dei sacchi – spiega Zenoni –. Da metà ottobre sarà possibile acquistarli in una ventina di edicole (la lista è in fieri, sarà comunicata a breve, ndr). Per la dotazione gratuita sarà sempre invece necessario usare i distributori dove non è possibile acquistare sacchi perché sono stati appositamente pensati per non gestire denaro, anche per evitare atti vandalici».

Gli edicolanti saranno formati sul protocollo informatico da seguire per associare al rotolo il codice dell’utenza. Spiega l’assessore alle Reti sociali e Anagrafe, Giacomo Angeloni: «Da tempo - spiega -abbiamo avviato una collaborazione con le edicole grazie a Dif (agenzia diffusione pubblicazioni, ndr). Prima con la possibilità di emettere i certificati anagrafici, poi di trasferire le “news” del Comune sui totem delle edicole smart. Stiamo lavorando sulla possibilità di far emettere alle edicole lo Spid (identità digitale, ndr). L’obiettivo è rimettere al centro le edicole, un presidio del territorio».

E per agevolare non solo l’acquisto, ma la dotazione gratuita dei sacchi, saranno posizionati due nuovi distributori (da 15 diventano 17) ai Cte della Malpensata e del Villaggio degli Sposi . Con queste novità, Aprica e Palafrizzoni definiscono «chiusa la sperimentazione». «Questa – conclude Zenoni – è ormai la modalità standard. Siamo consapevoli che ci sarà qualche turbolenza all’inizio, ma siamo pronti ad intervenire».

© RIPRODUZIONE RISERVATA