Rapina in villa del 2010, assolto il figlio del «Ragno»

Tribunale. Mattia Zambetti non ha commesso la rapina, ad Albino, il 2 dicembre 2010. Nella giornata di mercoledì 15 febbraio il Collegio, presieduto dal giudice Giovanni Petillo, ha assolto il figlio di GiamBattista - noto come il «Ragno» - in merito a quei fatti.

Ai tempi poco più che ventenne, Zambetti - assistito dall’avvocato Alessandro Turconi - si è sempre dichiarato estraneo alla rapina nella villa di Filippo Caldara.

La vicenda risale, come detto, al dicembre 2010. Tre uomini, con indosso un passamontagna, bloccarono Lidia Bortolotti mentre rientrava in casa, con il figlio di 18 mesi. Pistola in pugno, volevano che aprisse le cassaforti dove erano custoditi orologi e i gioielli di famiglia Caldara. Lei non aveva i codici, e uno di loro prese anche il bambino che fu portato in auto.

«Sono passati quasi 13 anni da questa vicenda – ha detto Zambetti – , e già all’epoca dei fatti avevo capito che c’era stato un errore giudiziario nei miei confronti. Ho sempre sostenuto la mia estraneità».

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