Riapre il ponte San Michele
Bergamo-Carnate, un treno all’ora

Un treno all’ora. Da lunedì il San Michele torna percorribile anche su binario (rigorosamente al singolare) e Trenord ha pronta la sua offerta sulla linea Bergamo-Milano via Carnate, tagliata in due dal 14 settembre del 2018 quando il ponte è stato chiuso in fretta e furia un venerdì sera causa indicazioni allarmanti sulla sua tenuta complessiva.

Rispetto ai 50 treni l’ora che circolavano prima dello stop al ponte in un giorno feriale - come da dati forniti da Trenord alla V Commissione regionale a novembre 2018 - ora l’offerta ne prevede 38, in sostanza 19 per direzione. Fino a domenica (e da giugno scorso) l’offerta era di questo genere: 40 corse da Milano a Paderno (da dividere equamente nelle due direzioni) e 28 da Calusco a Bergamo. In mezzo, le navette, a portare i pendolari al di qua e al di là dell’Adda.

Corse già inserite on line

Le corse sono già inserite nella programmazione di Trenord che scatta lunedì: 19 corse per direzione senza più l’incubo di scendere a Calusco. prendere la navetta e risalire in quel di Paderno (e viceversa). Ora il percorso è diretto, nel senso che non ci sono trasbordi di sorta, ma non proprio velocissimo, come da tradizione: il tempo indicato, sulla carta, da Bergamo a Milano Porta Garibaldi è di un’ora e 9 minuti. Stabili.

C’è di bello che le corse sono facilmente memorizzabili (almeno quello...): da Bergamo si parte sempre al minuto 20 e da Milano Porta Garibaldi al 31. Con due eccezioni, come dire, di rinforzo: una corsa per Milano alle 5,50 e una per Bergamo alle 20,01. Prima corsa per Milano alle 5,20, ultima alle 22,20: in direzione opposta, 5,31 e 22,31. Per il resto si va avanti di ora in ora e sicuramente l’offerta susciterà critiche da parte dei pendolari, anche solo per il fatto che rispetto al pre-chiusura ci ballano 6 corse in meno per direttrice.

Sollievo per la Bergamo-Treviglio

È di tutta evidenza che nella ridefinizione dell’offerta Trenord abbia puntato sulle linee maggiormente frequentate, come del resto ha più volte sottolineato nelle varie fasi di ripristino progressivo dell’offerta. Attenzione, di posti, non di treni. Da lunedì è attesa una presenza a bordo all’80%, ovvero tra i 650-700 mila pendolari a fronte degli 830 mila pre Covid.

In realtà, numeri alla mano, la Bergamo-Carnate-Milano era discretamente frequentata 23.200 persone prima dello stop al San Michele. Ma meno di un terzo (6.750) salivano nelle stazioni bergamasche (il capoluogo, Bergamo Ospedale, Ponte San Pietro, Terno e Calusco d’Adda), il grosso era brianzolo, con punte massicce da Carnate in poi. Un dato positivo comunque c’è: la riapertura del ponte sarà una boccata d’ossigeno sia per i pendolari dell’Isola che per quelli della Bergamo-Milano via Treviglio che nei due anni di chiusura hanno visto impennare i numeri a bordo. Per capirci, sui 16mila passeggeri della linea, la metà sale nella Bergamasca tra il capoluogo e Verdello, quindi 7.500-8.000 persone. Se una parte di chi viaggiava via Carnate ha ripiegato sul mezzo privato, la restante ha dovuto per forza scegliere la via Treviglio, di fatto riempiendo con un 50% di persone in più i treni da Bergamo. Già in partenza.

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