San Lazzaro a Bergamo, caduto il globo con la croce. Danni al tetto

CON IL MALTEMPO. Il vento eccezionale che ha soffiato su Bergamo nella notte tra lunedì 7 e martedì 8 luglio ha lasciato dietro di sé una scia di danni in diversi quartieri della città.

Raffiche forti e improvvise hanno causato la caduta di alberi, danneggiato tetti e abitazioni e interrotto la corrente elettrica in alcune zone. Tra gli episodi più significativi che hanno attirato l’immediata attenzione dei residenti, c’è la caduta del globo crucigero dal campanile della Chiesa di San Lazzaro, storico edificio religioso in via San Lazzaro 16. Nelle prime ore del mattino di martedì 8 luglio, diversi cittadini hanno alzato lo sguardo e notato l’assenza del globo, sormontato da una croce e collocato sulla sommità del campanile. Le forti raffiche di vento hanno infatti divelto la struttura metallica che sorreggeva il globo crucigero, facendola precipitare sul tetto della chiesa sopra l’area della sagrestia.

Le forti raffiche di vento hanno divelto la struttura metallica che sorreggeva il globo crucigero, facendola precipitare sul tetto della chiesa sopra l’area della sagrestia

Il peso e l’impatto della caduta hanno causato visibili danni alla copertura, ma, fortunatamente, nessuna persona è rimasta coinvolta nell’incidente e non risultano danneggiate le abitazioni vicine. «L’incidente non ha provocato feriti né ha compromesso la stabilità delle abitazioni vicine. L’oggetto, fortunatamente, è caduto su un’area del tetto stesso», dice il parroco, monsignor Gianni Carzaniga, rassicurando i cittadini timorosi che l’oggetto prezioso fosse andato perso trascinato dal vento. «È però evidente il danno al tetto, che dovremo affrontare con urgenza, nonostante i costi si preannuncino non indifferenti. La Chiesa resta agibile per accogliere i fedeli: l’impatto non ha intaccato la struttura portante del tetto, e le celebrazioni potranno proseguire regolarmente. Affrontiamo tutto un passo alla volta e ci occuperemo della sistemazione», ha sottolineato monsignor Carzaniga.

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