Santa Maria Maggiore, in primavera cantiere pilota per il restyling dell’abside

La Soprintendenza ha richiesto un test sulle pareti esterne. Brembilla: «Bisogna capire come intervenire sull’arenaria, i lavori veri e propri nel 2024». A nuovo anche la scaletta.

Serve un cantiere pilota per capire come intervenire sulle pareti esterne dell’abside della basilica di Santa Maria Maggiore in Città Alta, il cui restauro è stato inserito nel Piano delle opere pubbliche 2021. A chiederlo al Comune, proprietario dei muri esterni della basilica, è stata la Soprintendenza: no a un lavoro al buio, che potrebbe compromettere la buona riuscita della manutenzione; e così Palafrizzoni ha stralciato una parte del finanziamento di un milione previsto per il rifacimento dell’abside, destinando i primi 250 mila euro proprio a un cantiere pilota, che aprirà presumibilmente in primavera, e alla ristrutturazione della scaletta compresa tra l’abside della basilica e l’ex ateneo, che avverrà contestualmente al test.

I mesi di avvicinamento al 2023, anno di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura, serviranno dunque a capire che tipo d’intervento dovrà essere fatto sulle facciate, un lavoro che sarà realizzato a questo punto non prima del 2024. E sempre l’anno prossimo prenderà il via un altro importante lavoro di restauro, questa volta all’interno della basilica (di proprietà invece dell’Opera Pia di Misericordia Maggiore), dove sarà rimesso a nuovo il prezioso coro ligneo del Cinquecento intarsiato da Giovan Francesco Capoferri su disegno di Lorenzo Lotto. I dettagli sono in via di definizione, presto l’annuncio ufficiale da parte della Mia. Il cantiere pilota all’esterno della chiesa sarà collocato quindi nella parte absidale: «È una richiesta, quella del soprintendente, che condivido – spiega Marco Brembilla, assessore ai Lavori pubblici –. La facciata è stata realizzata in pietra arenaria, ed è molto delicata. C’è bisogno di capire come intervenire, per procedere spediti dopo l’anno della Cultura, e l’approccio suggerito dalla soprintendenza è senz’altro quello più corretto». L’obiettivo è di evitare errori, come successe qualche anno fa sulla facciata del Palazzo della Ragione, dove fu applicato un rivestimento che, una volta tolti i ponteggi, si rivelò inadatto; e intervenire di nuovo a lavori ormai ultimati farebbe lievitare ulteriormente i costi. II via libera al cantiere pilota è stato dato nei giorni scorsi dalla Giunta con una delibera ad hoc, che prevede anche il rifacimento della scala. «Nelle prossime settimane – aggiunge Brembilla – decideremo su quanti metri quadrati di facciata intervenire; di sicuro non sarà possibile farlo su tutta l’abside. Viceversa, sarà rifatta completamente la scala, che versa in condizioni di degrado avanzato. Volevamo intervenire già da tempo, e questo è il momento giusto, anche perché si tratta di un passaggio molto frequentato». In questo caso, l’obiettivo è di smantellare il cantiere entro la fine del 2022 (o al più tardi nelle primissime settimane del 2023), per rendere la scala in pietra di Sarnico di nuovo fruibile ai tanti visitatori che si prevedono in città nell’anno della Capitale della Cultura.

Il 2023 servirà dunque per perfezionare il progetto del restauro, che sarà a sua volta suddiviso in due lotti e i cui lavori prenderanno il via con ogni probabilità l’anno successivo. «È un intervento che abbiamo sollecitato da tempo – rileva Giuseppe Epinati, direttore dell’Opera Pia di Misericordia Maggiore –, anche perché il deterioramento della pietra arenaria è evidente. Nei mesi scorsi abbiamo effettuato alcuni sopralluoghi con il sindaco, con l’assessore Brembilla e con i tecnici del Comune, ed è parso a tutti assolutamente necessario procedere con i lavori. La risposta dell’amministrazione comunale è stata pronta, ora l’importante è partire con le opere, anche perché più si aspetta e più i costi lievitano. Nel frattempo procederemo con il restauro del coro ligneo, per cui sarà previsto un investimento di oltre 200mila euro».

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