Seggi alternativi, ok dalla prefettura
Scuola senza stop per 2 mila studenti

Verso il referendum. Via libera alla mappa con lo spostamento delle sedi da 9 scuole della città. Il Viminale chiarisce che i cittadini sottoposti al regime di quarantena potranno votare da casa.

Super lavoro nel pieno dell’estate, qualche grattacapo burocratico, un’organizzazione che si giocherà sul filo di lana, ma alla fine sembra ne sia valsa davvero la pena. Il cambio di sedi elettorali che coinvolgerà 40 mila cittadini di Bergamo consentirà la «liberazione» di 9 plessi scolastici. Significa che duemila bambini potranno tornare a scuola il 14 settembre e non essere costretti ad interrompere le lezioni la settimana successiva, il 20 e il 21 settembre, per le operazioni di voto del referendum che deciderà una volta per tutte il taglio al numero dei parlamentari. Un taglio agli stop scolastici l’ha dato Palafrizzoni: i funzionari comunali già da luglio hanno lavorato per trovare sedi alternative ai seggi. La proposta è stata studiata in collaborazione con la prefettura, che ha dato il via libera definitivo alla prima bozza approvata dalla Giunta. Nella seduta di ieri è arrivato l’ok anche alla versione definitiva. Un’ottima notizia per gli studenti e soprattutto per le famiglie, che non dovranno trovare soluzioni alternative dopo i sacrifici fatti durante i lunghi mesi di lockdown.

Le nuove sedi

Qualche esempio. Chi votava nella scuola Biffi - sezioni 93-94-95 - sarà «dirottato» al centro terza età di via Caprera nel quartiere San Tomaso. Mentre le sezioni 96-97-98, sempre della Biffi, andranno nel centro terza età di via dei Carpinoni. Niente seggio alla scuola Cavezzali - sezioni 37-38-39-40 - spostato allo spazio Polaresco. Gli elettori abituati alle Scuola f.lli Calvi - sezioni 6-7-8-9-10 - saranno trasferiti al Conservatorio in via Palazzolo. Le sezioni della Ghisleni in Città Alta si dividono tra il piano terra e il primo piano del museo in piazza Cittadella. La sede della Uildm al Monterosso ospiterà le sezioni 58-60- 61-62 della scuola Giovanni XXIII. Nel centro terza età e la sezione Avis di via dei Caravana 7, a Colognola, troveranno posto i seggi della scuola Italo Calvino. Gli elettori che un tempo andavano alla Locatelli, in centro, dovranno entrare direttamente in palazzo Frizzoni. Le sezioni 68-69- 70-71-72 della scuola Pascoli andranno nel centro terza età di via Leone XIII, mentre le 42-99-100-101 della Muzio nel Cte del Villaggio degli Sposi.

La distribuzione dei tagliandi

Al referendum manca meno di un mese e per il Comune ora si apre la fase della comunicazione capillare. Inizialmente era stato ipotizzato di inviare a tutti gli elettori il nuovo tagliando elettorale (è obbligatorio apporlo sulla scheda) attraverso il servizio di spedizione Nexive che già si occupa delle raccomandate comunali. In caso di mancata ricezione però non ci sarebbe il tempo utile per il ritorno dei tagliandi a Palafrizzoni e la consegna in altro modo. Ecco perché i funzionari stanno studiando un sistema di ritiro direttamente nei seggi a partire dai primi di settembre. Nei prossimi giorni la strategia sarà definita e comunicata ufficialmente ai 40 mila cittadini interessati attraverso tutti i mezzi possibili.

Il cambio, arrivato come conseguenza dell’emergenza, rimarrà anche in occasione di tutti gli altri appuntamenti elettorali. Uno spostamento definitivo. E per l’altra metà dei circa 80 mila elettori? Per ora nessuno spostamento, anche se la Giunta è intenzionata a trovare soluzioni alternative anche a tutte le altre scuole ora costrette alla chiusura. Oltre ai centri per la terza età potranno essere individuate anche palestre, teatri oppure coinvolgendo anche le parrocchie. L’importante è che i seggi rispettino le rigide disposizioni del ministero dell’Interno.

Nel frattempo, a proposito di referendum, lo stesso ministero ha chiarito qualche aspetto finora rimasto in sospeso. Chi è in regime di quarantena, e se si votasse oggi sarebbero poco meno di 600 persone in Bergamasca, potrà votare da casa. «Limitatamente alle consultazioni elettorali e referendarie del 2020 - si legge nelle linee guida pubblicate ieri dal Viminale - gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli che si trovino in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 sono ammessi ad esprimere il voto presso il proprio domicilio nel Comune di residenza».

E sempre secondo le indicazioni applicative inviate ai prefetti «in tutte le strutture sanitarie che abbiano almeno 100 posti-letto, ove siano ospitati reparti Covid-19, devono essere costituite sezioni elettorali con funzioni di raccolta del voto e di spoglio delle schede votate». In provincia di Bergamo, dunque, in molti ospedali dovrà essere creato un seggio elettorale. n 
Isaia Invernizzi

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