Semafori rossi e parcheggi selvaggi
Prime nove multe ai monopattini

Quattro «pizzicati» a sfrecciare sul marciapiede, altri quattro sono passati con il semaforo rosso. I controlli si intensificheranno e c’è anche il problema dei parcheggi: i mezzi sono lasciati ovunque in centro.

Non l’avesse detto si sarebbe parlato di blitz. Invece la comandante della Polizia locale l’ha annunciato solo due giorni fa: «Saremo rigidi nel far rispettare le regole, è una questione di sicurezza». Detto, fatto. Sono scattate le prime nove sanzioni per i cittadini che hanno violato il codice della strada sfrecciando con il monopattino nei quattro angoli della città. Ai tanti mezzi privati che da settimane si vedono nelle vie del centro, due giorni fa si sono aggiunti i primi 200 «free floating», a flusso libero, cioè che si possono sbloccare con un’app e utilizzare in 27 chilometri quadrati di Bergamo (vie storiche acciottolate off limits, velocità limitata automaticamente a 10 km/h nelle ztl). E se vi sembrano tanti, è bene dire che a breve ne arriveranno altri 1.200 per un totale di 1.400. Siamo solo all’inizio.

L’effetto novità si fa già sentire, forse pure troppo. In centro è tutto un turbinio di rotelle che corrono sulle strade. Non solo in zona Sentierone, ma anche su fino a Colle Aperto. È questa una delle novità più interessanti dei nuovi mezzi, che rispetto alle bici evitano la pedalata-sfacchinata sul viale delle Mura.

Molti cittadini lo stanno provando quasi fosse un gioco e non un vero mezzo di trasporto. Lo dimostrano anche le prime sanzioni arrivate dai controlli eseguiti dagli agenti della Polizia locale. Sono nove e tutte lampanti: quattro multe perché i monopattini circolavano sui marciapiedi, altre quattro passati con il rosso, una a un minorenne pizzicato senza casco (obbligatorio per gli under 18). La sanzione? 50 euro. Può arrivare fino a 400 euro per i casi più gravi.

Che non si possa andare sul marciapiede o passare con il rosso dovrebbe essere chiaro - anche perché a una velocità tra i 20 e i 25 chilometri orari il rischio incidenti non è da sottovalutare - ma proprio in questi giorni i controlli della Polizia locale si intensificheranno per dare un messaggio chiaro agli utilizzatori. La comandante della Polizia Locale Gabriella Messina spiega che «sono stati previsti fin da subito servizi specifici in zone che anche prima dell’arrivo dei monopattini lamentavano il transito di biciclette sul marciapiede. Penso a via Paglia o anche viale Papa Giovanni XXIII. I monopattini, come tutti i mezzi, devono essere usati secondo le regole, che sono molto chiare. La cittadinanza è sensibile al tema, giustamente, e quindi anche noi siamo sensibili. Continueremo a fare controlli».

L’altro problema (previsto) riguarda il parcheggio. L’app dà raccomandazioni sull’utilizzo e sui luoghi idonei per lasciare il mezzo. Pochi cittadini, nei primi giorni, le stanno seguendo. E i commenti - un deja vu dell’esordio Mobike - si sprecano. La foto con il monopattino lasciato nei portici sotto il Sentierone ha già fatto il pieno di post indignati. Al di là di quanto viene scritto sui social, il disagio c’è.

Il Comune ha predisposto un’ordinanza per riservare alcuni stalli ai monopattini e alle bici in sharing: in via dei Caniana, viale delle Mura e via Spaventa. Solo il tempo dirà se saranno davvero utilizzati, perché in passato alcune di questi aree riservate sono state completamente ignorate. È una novità assoluta, un mercato in evoluzione, quindi non si parte da consuetudini. A maggior ragione a Bergamo, città che necessita di tempo per digerire i cambiamenti alla mobilità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA