Si è spento Arnaldo Minetti, «padre» delle cure palliative

IL LUTTO. Si è spento giovedì 14 marzo a Bergamo. Il cordoglio unanime.

Ha fatto della lotta ai tumori e poi dello sviluppo delle cure palliative una ragione di vita, tanto da promuovere la realizzazione dell’Hospice di Borgo Palazzo, il primo pubblico aperto in Italia, intitolato alla moglie Kika, compagna di vita e di tante battaglie sociali.

Arnaldo Minetti è scomparso all’età di 76 anni. Conosciutissimo nella Bergamasca per il suo impegno come presidente dell’Associazione Cure Palliative nata a Bergamo nel 1989 che era stata fondata dall moglie, Kika Mamoli, scomparsa nel 2005.

La figlia Aurora ha dato l’annuncio giovedì sera con un post su Facebook: «C’è un’eleganza, quella dell’animo, che non si insegna né si apprende, si possiede e basta – ha scritto Aurora –. Fai buon viaggio papi. Amore mio immenso. Mi mancherai come il cielo, la luna e le stelle tutte». In centinaia hanno commentato il post, ricordando con affetto Arnaldo e manifestando tutto l’affetto e la vicinanza alla sua famiglia.

Arnaldo Minetti, era nato a Bergamo il 1° ottobre del 1947 e si era laureato in Lettere all’Università degli Studi di Milano. Dal 1976 ha conseguito anche la tessera di giornalista. Da imprenditore si è occupato dell’azienda di famiglia nel ramo della gelateria artigianale. Ma la sua attitudine verso le tematiche sociali lo ha portato ad approfondire partecipare sempre di più all’ambito saniatrio e socio assistenziale. Ha fatto della lotta ai tumori e poi dello sviluppo delle cure palliative una ragione di vita. Nel 2017 riceve il premio Imprenditore Etico, conferito dall’Associazione Lifebility per la diffusione dell’etica sociale Lions.

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