Stadio, a fine Campionato parte il cantiere per la nuova Sud

Inizieranno al termine del Campionato (quindi tra fine maggio e a inizio giugno) i lavori di demolizione della curva Sud (o Morosini), l’ultimo pezzo del restyling dello stadio di viale Giulio Cesare, ora Gewiss Stadium.

Ma anche la prima curva in muratura a venire costruita, ben prima della Nord che è stata completata sono nel 1971: la Sud è invece datata 1958, era stata inaugurata il 16 marzo con una vittoria sul Milan e poi ampliata, come il resto dell’impianto, nell’estate del 1984 con la cancellazione della pista d’atletica e la realizzazione del parterre.

Ora resta il solo pezzo del vecchio stadio ancora in piedi: verrà demolita e ricostruita sulla falsariga della fronteggiante Nord (o Pisani) ma in più avrà un parcheggio sotterraneo da 388 posti, il che porta inevitabilmente a una dilatazione dei tempi. Se per costruire la Nord erano serviti 5 mesi a passo di carica, per vedere lo stadio davvero completato bisognerà attendere i primi di settembre del prossimo anno, con l’avvio del campionato 2024-25.

Tutte le fasi dei lavori

Serviranno ancora un paio di mesi invece per il piazzale del Lazzaretto: proprio in questi giorni il Comune e i progettisti dello Studio De8 sono al lavoro per (ri)definire i dettagli della sistemazione definitiva che deve tenere conto da un lato delle richieste del quartiere e dall’altro di quelle del Lazzaretto e dei suoi spettacoli.

Tornando ai lavori della Sud, il cronoprogramma è ancora in via di definizione, ma grosso modo non ci dovrebbero essere novità rispetto alle ipotesi già trapelate da tempo. Si procederà quindi in prima battuta alla demolizione e ricostruzione del corpo centrale della Sud: in questo modo resterà disponibile una parte per la tifoseria ospite (è allo studio dove poter ospitare per tutta la prossima stagione quella atalantina di base nella Sud) come richiesto anche dall’Uefa per le competizioni internazionali. Al termine del campionato 2023-24 si demoliranno e ricostruiranno i corpi laterali della curva (uno ospita anche le cabine elettriche che servono il quartiere) e infine si procederà alla posa dei tabelloni e delle «americane», l’impianto d’illuminazione che raccorderà le due curve con travi parallele al lato lungo del campo.

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