Stop ai treni per Centrale da martedì al 3 dicembre. Si fermeranno tutti a Lambrate

Lavori sul nodo di Milano. La rabbia dei pendolari: «Bergamo è la sola senza collegamenti diretti».

Una doccia fredda. Anche se i pendolari bergamaschi avrebbero parole anche più adatte allo scopo, ma sono probabilmente irriferibili. «Così, de botto, senza senso (citazione da Zerocalcare - ndr), Trenord diffonde un comunicato che annuncia lavori sul nodo di Milano (pertinenti quindi a Rfi) e che impone uno stop del collegamento tra Bergamo e Milano Centrale tra il 9 novembre e il 3 dicembre» commentano (furibondi) sulla pagina Facebook di «Quelli del treno».

Lavori di manutenzione programmata vengono definiti dalla società che gestisce i treni in Lombardia. In sostanza, da martedì prossimo e per tutto il mese, i treni da Bergamo termineranno la loro corsa a Lambrate. Tutti. Anzi, uno no: il regionale 2206 «soppresso e sostituito da un nuovo treno in partenza da Bergamo alle 7,35 fino a Porta Garibaldi con arrivo previsto alle 8,46. Invariate le restanti fermate e gli orari». Quindi anche quella di Lambrate.

«Ma c’è la linea 2 della metro»

I treni della Bassa, quelli della relazione «Milano Centrale-Brescia-Verona partiranno invece da Centrale con un anticipo orario di 5 minuti»: quelli in direzione opposta 5 minuti dopo l’attuale orario. Ma viene comunque confermata la loro attestazione a Centrale: per quelli da Bergamo via Treviglio-Pioltello fino ad inizio dicembre, invece, oltre Lambrate non si va. Ma Trenord ricorda comunque che le due stazioni «sono collegate dalla metropolitana linea 2».

Vero, ma il Comitato dei pendolari sottolinea comunque l’assenza di una «preventiva notificata dall’assessore regionale e dal suo team» come invece accadeva in passato. Idem per «i rappresentanti regionali dei viaggiatori e i media locali (a ieri effettivamente non avvisati da Trenord - ndr)». Difficile, inoltre, ipotizzano i pendolari, che «qualcuno sia stato avvertito a Palazzo Frizzoni». Che, in realtà, in questa vicenda più che protestare non potrebbe fare.

Nulla anche sul fronte degli annunci vocali a bordo dei treni «che poi si rubano secondi preziosi agli annunci del concorso a premi Trenord, per carità» ironizzano via social «Quelli del treno».

«Non tutti in smart working»

Ma al di là della (legittima) ironia l’umore è di quelli pessimi: «Lo ricordiamo, siamo in una dura ripresa e per oltre un mese fare in modo che tutti i treni da Bergamo a Milano Centrale si fermino e ripartano da Lambrate vuol dire che Bergamo sarà l’unico capoluogo di provincia in Lombardia a non avere più alcun collegamento diretto con la stazione Centrale, nel mese che precede il Natale, di fatto complicando non poco la vita dei pendolari». Che, viene sottolineato «non sono tutti in smart working».

Poi c’è il capitolo, non trascurabile, di chi a Centrale ci va per prendere l’Alta velocità per Bologna, Firenze e Roma: «Vabbè, dite voi, c’è la metro che collega le due stazioni. Ma certo. Ma spiegatelo a chi arriverà in Centrale da Firenze, Roma, Venezia e non troverà treni per Bergamo. A chi avrà due valigie da trascinare per sottopassi, scale mobili non funzionanti e “ascensori questi sconosciuti” e dovrà pure pagare 2 euro di biglietto dell’Atm in più».

© RIPRODUZIONE RISERVATA