Super caldo, 50 corse dei treni cancellate: disagi anche sulla Bergamo-Milano

La manutenzione Ritardi e cancellazioni sulla linea via Carnate, nella fascia serale di rientro. Trenord: «Sui treni più datati i condizionatori si bloccano con i 35°. Necessaria la manutenzione degli impianti».

Dopo il caos aerei, arrivano i disagi anche per chi viaggia in treno. Questa volta non c’entrano gli scioperi, bensì il super caldo che ha messo in crisi i mezzi più datati di Trenord, fermi per la manutenzione degli impianti di aria condizionata. Da lunedì 18 luglio a oggi 21 luglio sono state circa 53 le corse cancellate in Lombardia. La linea più colpita la S2 di Mariano Comense, ma anche i pendolari bergamaschi non sono stati risparmiati. Sulla tratta Milano-Bergamo via Carnate, infatti, tra martedì 19 e mercoledì 20 luglio il «bollettino» segnava ritardi e soppressioni, soprattutto nella fascia serale.

Mercoledì 20 luglio, con circa un’ora e mezza di anticipo, Trenord ha avvisato che «a causa dell’ondata di caldo eccezionale, è necessario assicurare manutenzione straordinaria ai treni. Su questa linea alcuni treni viaggeranno in composizione ridotta e in particolare non saranno effettuate le corse Milano Porta Garibaldi-Bergamo delle 18,01 e la Bergamo-Milano Porta Garibaldi delle 19,20». Non è andata meglio il giorno prima, martedì 19 luglio, quando, sempre «per manutenzione straordinaria, a causa dell’ondata di caldo eccezionale», non è partito il treno delle 16,31 Porta Garibaldi-Bergamo. In questi casi Trenord aveva avvisato (anche se non proprio con largo margine), i viaggiatori, anche se non sono mancate le sorprese «last minute» una volta arrivati in stazione, come denuncia anche il Comitato pendolari bergamschi: martedì, sempre sulla linea di Pioltello, il treno delle 18,30 si è messo in moto alle 19, quello delle 19 alle 20 mentre la corsa delle 19,30 è stata cancellata.

La manutenzione

Trenord si giustifica parlando di «motivi di sicurezza», fermando quei treni che non possono assicurare ai viaggiatori l’aria condizionata. «Stiamo cercando di riprogrammare le corse, avvisando per tempo i viaggiatori», assicura l’azienda. Spiegando che «a causa dell’estrema ondata di caldo di questi giorni, è stato parzialmente rimodulato il servizio delle linee S2 Mariano Comense-Milano Passante-Milano Rogoredo e S6 Novara-Milano-Pioltello e potranno verificarsi riduzioni di composizioni. Queste azioni sono necessarie per garantire un piano di manutenzione straordinaria dei treni sottoposti a eccezionali sforzi, specialmente sui sistemi di trazione e di condizionamento delle vetture. La gran parte dei convogli oggi in circolazione è dotata di impianti di condizionamento che si bloccano in autoprotezione al superamento dei 35° centigradi. Ragioni di sicurezza, dunque, richiedono interventi manutentivi costanti e più frequenti del solito». Trenord invita quindi la clientela «a seguire le informazioni diffuse su sito e app. L’app consente di verificare la regolarità del servizio verso la propria destinazione, seguendo real time stazioni, linee e corse di proprio interesse».

La polemica

Non si registrano particolari problematiche sui treni di nuova generazione, in particolare Caravaggio e Donizetti, già in circolazione su 14 linee delle 40 direttrici. Si tratta dei primi 60 esemplari di una modernissima flotta, consegnata progressivamente dai costruttori e che dovrà raggiungere quota 245 treni nel 2025. A farne le spese, quindi, la linea di Carnate dove viaggiano i treni più datati («Quelli più moderni non hanno un peso compatibile con il ponte di San Michele sull’Adda», fanno sapere da Trenord). Nel frattempo ce n’è abbastanza per scatenare la polemica politica. Il capogruppo dei 5Stelle Lombardia, Nicola Di Marco, chiede la rimozione dell’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri. «Trenord – attacca – si dimentica che ogni anno arriva l’estate. È assurdo credere che Trenord abbia dato la motivazione del caldo eccezionale a tutti i pendolari che ogni giorno sono costretti a sopportare disservizi, ritardi e cancellazioni. Sono state annunciate, inoltre, composizioni ridotte dei convogli. Ma quale servizio sta offrendo la società? Probabilmente, se Trenord deve effettuare oggi delle manutenzioni straordinarie sui treni, significa che ha fallito nel lavoro quotidiano. La manutenzione è, infatti, uno dei punti deboli dell’azienda e oggi più che mai i nodi vengono al pettine. Come 5 Stelle ci chiediamo perché Regione non intervenga sulla vicenda». La Regione, per ora, preferisce non replicare.

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