
(Foto di Colleoni)
LE DUE RELIGIOSE. Le parole del Vescovo in cattedrale per la professione perpetua di suor Francesca e suor Suyenne. Monsignor Beschi: «Il loro “per sempre” non riguarda solo il tempo, ma è pervasivo: non sarà il male a prevalere».
Gioia e gratitudine sono i sentimenti che hanno connotato la professione religiosa perpetua di suor Francesca Spreafico e suor Suyenne Forlani nella celebrazione presieduta nella mattinata di sabato 6 settembre in cattedrale dal Vescovo Francesco Beschi, che ha dato il benvenuto a «questa celebrazione gioiosa, che rappresenta un dono, una grazia di Dio che stupisce, meraviglia, rallegra tutti noi. È il dono di due giovani donne che si consacrano a Dio per sempre. Non possono che commuoverci questi sentimenti che ci superano e che hanno a che fare con Dio». Suor Francesca e Suor Suyenne hanno chiesto al Vescovo di «seguire Cristo come Maestro e Sposo nella nostra famiglia religiosa e di perseverare nel nostro proposito fino alla morte».
Nell’omelia monsignor Beschi ha sottolineato che «appare evidente che tutto si concentra sull’amore come ragione di vita, come scelta di vita. L’originalità dell’esperienza cristiana è proprio l’amore, che è dono e grazia di Dio. Noi crediamo all’amore di Dio perché riconosciamo che viene da Lui. Noi siamo capaci di amare. Tutti. Siamo stati liberati da Dio grazie al suo amore». Riferendosi alla scelta delle due religiose, il Vescovo ha evidenziato: «Siamo qui in molti, davanti a noi le nostre sorelle ci stanno consegnando una scelta d’amore che ha caratteristiche particolari che suscitano domande: perché? E per chi? Suor Francesca e Suor Suyenne sono testimoni di un amore inesauribile, il “per sempre” è il per sempre di Dio, rivelato in Gesù. Il suo amore non nega il dolore, la sofferenza, ma non permette che il male sia l’ultima parola. Questo è il mistero che suor Francesca e Suor Suyenne testimoniano con la loro vita. Il “per sempre” non riguarda solo il tempo, ma è pervasivo. Pur in questo tempo difficile, non è il male a prevalere, ma l’amore per sempre».
Il rito della professione è proseguito con il dialogo con il Vescovo, nel quale le candidate hanno espresso pubblicamente la volontà di seguire Gesù. Durante la preghiera litanica con l’invocazione allo Spirito, suor Francesca e suor Suyenne sono rimaste prostrate a terra. Ogni sorella si è poi presentata alla rispettiva Superiora generale; Suor Francesca, che appartiene alla congregazione delle Suore delle Poverelle, ha pronunciato la formula davanti a suor Marilina Monzani; suor Suyenne che appartiene all’ordine delle Domenicane del Santissimo Rosario di Melegnano, davanti a suor Sonia Pellegrinelli. Poi la firma del documento dell’avvenuta professione, e la commozione si è sciolta con lunghi applausi. Con la solenne benedizione sulle religiose il Vescovo ha invocato il dono dello Spirito, affinché con l’offerta della propria vita, le suore rendano visibile la presenza di Cristo nella Chiesa. Infine, le religiose hanno ricevuto il crocefisso e l’anello, segni visibili dell’appartenenza a Cristo e alla propria famiglia religiosa.
Un altro lungo applauso finale prima delle foto di rito con consorelle, familiari, amici e Vescovo, che ha imposto una benedizione particolare sulle due suore: «Avvertiamo nelle nostre vite la fatica, l’impotenza, l’inadeguatezza, ma non abbiamo paura, non abbiate paura. La benedizione è il segno che il Signore accompagna la nostra esistenza». Suor Francesca, 34 anni, è di Grignano (Brembate). Suor Suyenne, 47 anni, è di Sarnico. Numerosi i sacerdoti che hanno concelebrato, tra cui il vicario episcopale per i Laici e la Pastorale monsignor Michelangelo Finazzi, il parroco della cattedrale monsignor Fabio Zucchelli, l’abate di Pontida Giordano Rota, vicario episcopale per la Vita consacrata, i parroci delle comunità di provenienza delle due suore don Vittorio Rota (Sarnico), e don Cristian Mismetti (Grignano); presenti anche il rettore dell’Università di Bergamo Sergio Cavalieri (Suor Suyenne lavora nel reparto amministrativo dell’Università) e le consigliere di Brembate (di cui Grignano è una frazione) Selene Pennati e Denise Ferrarese. La celebrazione è stata accompagnata da un coro, formato per l’occasione da religiose, amici e conoscenti, diretto dal musicista Mario Binetti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA