Treni, da giovedì scattano gli aumenti: Bergamo-Milano 20 centesimi in più

Pendolari. Ritocchi medi di poco superiori al 3 per cento. Il biglietto singolo sale a 5 euro e 80 centesimi. Il rincaro maggiore per l’abbonamento mensile, invariato il giornaliero per tutta la Lombardia.

Effetto inflazione più adeguamenti del Trasporto pubblico locale, e così da giovedì scattano gli aumenti anche per Trenord. Abbastanza contenuti, va detto, con punte massime del 4,5 per cento e una media di poco superiore al 3, ma comunque sempre di aumenti si tratta e di questi tempi anche i centesimi hanno il loro peso.

Le tabelle con tutte le nuove tariffe divise (come da sempre) per fasce chilometriche sono disponibili sul sito internet di Trenord. Per dare l’idea della consistenza degli aumenti abbiamo preso in esame la tratta più frequentata dai pendolari bergamaschi, quella da Bergamo a Milano Centrale, ovvero la fascia tra i 51 e i 60 chilometri in 2ª classe.

Mensili semplici e non

Il biglietto di corsa semplice, quello più estemporaneo (anche se dopo la pandemia il suo utilizzo è in forte aumento) passa dagli attuali 5,6 euro a 5,8. Una variazione di 20 centesimi pari ad un più 3,5%.

Più marcato l’aumento dell’abbonamento settimanale che passa da 25,5 a 26,5 euro: 1 in più pari al 3,9%. È invece l’abbonamento mensile a registrare l’aumento percentuale più consistente, più 4,5 passando da 89 a 93 euro, 4 in più. Sull’annuale ci sono invece da pagare ben 33 euro in più, da 859 a 892 con una variazione percentuale del 3,8.

Poi c’è Trenocittà, ovvero «l’abbonamento mensile integrato per chi si sposta in treno e utilizza i mezzi pubblici in città» come spiega il sito di Trenord. È valido «su tutti i treni suburbani e regionali in Lombardia e su tutti i trasporti urbani della città scelta. Ogni città ha il suo abbonamento mensile». Quello che comprende i mezzi pubblici di Milano da giovedì sale da 116 a 120 euro al mese: 4 in più pari al 3,4%.

«Io viaggio ovunque»

Un’altra categoria è quella compresa sotto l’ampia dicitura «Io viaggio ovunque». Quello mensile integrato che permette di viaggiare su tutti i mezzi pubblici di una provincia (quindi treno ma anche bus urbani ed extraurbani, battelli e funicolari) per Bergamo sale da 87 a 89 euro: il 2,3% di ritocco.
Più ampia la tipologia di quelli che consentono di viaggiare in tutta la regione con qualsiasi mezzo pubblico, ovvero i «Io viaggio ovunque in Lombardia». Il biglietto valido per un giorno rimane invariato: 16,5 euro era e tale rimane. Il settimanale aumenta invece di 50 centesimi passando da 43,5 a 44 euro.

Il mensile rincara di 2 euro (pari all’1,8%) e si attesta a 110 euro contro i 108 attuali, mentre quello annuale aumenta di 20: da 1039 a 1059, più 1,9%. Un biglietto che nasconde anche qualche paradosso: il mensile che consente di viaggiare (anche in 1ª classe) in tutta la Lombardia passando anche in più province costa 10 euro in meno di «Trenocittà» Milano. La differenza sta nel fatto che non viene erogato il bonus in caso di mancato rispetto degli standard previsti. Quindi spesso.

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