Treni, un anno di bonus: Milano via Carnate bocciata 9 mesi su 12

Trenord. Da maggio è costantemente fuori parametro. Male anche la Bergamo-Pioltello: 7 volte sotto standard. Sulle otto linee bergamasche rimborsi nel 30% dei casi.

Come è andata? Mah, non proprio bene, diciamo così così. L’analisi dei bonus erogati da Trenord nel corso del 2022 ci offre una situazione decisamente in chiaroscuro del trasporto pendolari nella nostra regione. Non a caso il tema è stato tra quelli dibattuti in modo più feroce (pure troppo) nel corso della recente campagna elettorale. Che si è conclusa però con una riconferma del centrodestra, il che non fa presagire nulla di nuovo per i pendolari lombardi: per farla breve, lo scenario più plausibile pare quello del già previsto rinnovo decennale della gestione del servizio a Trenord, tra l’altro già prevista e annunciata a più riprese ma frenata dall’incedere del Covid e non solo.

Se limitiamo l’analisi alle 8 linee che interessano (in diversa misura) il territorio bergamasco si evince come nel corso del 2002 il bonus mensile sia stato erogato per 32 volte sulle 96 (8 linee per 12 mesi) possibili, ovvero nel 30% dei casi. Ma come insegna la regola dei polli di Trilussa, questo dato vuole dire tutto e niente, perché ci sono linee che hanno avuto un andamento ben differente tra loro.

Ma quando scatta il bonus?

In sintesi, quelle per Milano via Pioltello e (soprattutto) Carnate hanno fatto maluccio. Cominciamo però con definire i confini del bonus come da sito della Regione Lombardia che gioca una partita un filo bifronte: affidatario (e quindi controllore) del servizio ma anche gestore visto che in Trenord è socia al 50% tramite la controllata Fnm. La restante, e medesima, quota è di Trenitalia, società del Gruppo Ferrovie che tramite Rfi ha però il controllo sulla quasi totalità della rete, leggi binari: il che altera in partenza qualsivoglia rapporto pseudoparitario.

La definizione, dicevamo: «Il bonus è un indennizzo che Regione Lombardia riconosce agli abbonati nei casi in cui il servizio Trenord non rispetti lo standard di affidabilità previsto dal Contratto di servizio. L’indice di affidabilità, individuato in collaborazione con i rappresentanti dei pendolari e consumatori, è calcolato mensilmente per ciascuna direttrice e tiene conto dei ritardi superiori a 5 minuti e dei treni soppressi totalmente e non sostituiti con bus. Se tale indice supera un determinato standard minimo, per gli abbonati scatta il diritto al bonus, che viene erogato direttamente da Trenord».

Nel caso di direttrici dove il servizio si svolge prevalentemente su rete Fs (la maggior parte) lo standard minimo è del 5%, del 4% nel caso di rete Ferrovie Nord, mentre per la S5 Treviglio-Milano-Varese si va al 3,5%. Il contratto con Trenord prevede che il riconoscimento del bonus per gli abbonati dia diritto a uno sconto del 30% (del 25 per la S5) sull’acquisto di un nuovo abbonamento mensile tre mesi dopo il superamento della soglia: per esempio il prossimo marzo per i disagi di dicembre 2022. Il bonus su quelli annuali «dà invece diritto ad un rimborso del 10%, se lo standard minimo dell’indice di affidabilità è stato superato tutti i mesi: in caso contrario, il rimborso sarà proporzionale ai mesi in cui è avvenuto il superamento».

La radiografia delle linee

Stabilito questo, la peggiore linea del 2022 per i pendolari bergamaschi è quella per Milano via Carnate, e non serve nemmeno tanto spiegare i perché: binario unico fino a Carnate, il ponte sull’Adda da attraversare a passo d’uomo e non in grado di sopportare materiale rotabile nuovo sono tra le cause che hanno portato all’erogazione del bonus per 9 mesi su 12, ovvero nel 75% dei casi. Un risultato dove ha ovviamente influito (di riflesso) la chiusura estiva del Passante ferroviario per la nota vicenda dei problemi tra Milano Dateo e Porta Vittoria. Non a caso a luglio tutte le linee made in Bg hanno avuto il bonus e ad agosto il 50%. Ma resta il fatto che, sistemata la questione, la Carnate abbia continuato a inanellare bonus senza sosta e, a dirla tutta, aveva iniziato già da maggio.

Al secondo posto (in negativo) c’è la linea per Milano via Pioltello, pure lei in fase down da ottobre in qua e con un altro trimestre negativo tra maggio e luglio: il 2022 si è chiuso con 7 bonus erogati in 12 mesi, ovvero nel 58,3% dei casi. In ripresa, invece, quella che storicamente è sempre stata la Cenerentola, la Lecco-Bergamo-Brescia che ha registrato un 50% di bonus: 6 mesi su 12 con gli ultimi 4 però tutti negativi. Il classico esempio in cui l’introduzione di nuovo materiale (nel 90% dei casi si viaggia sui moderni «Donizetti» sconta la vetustà di una linea inadeguata e a binario unico.

Bonus nel 25% dei casi per la Treviglio-Cremona e al 16,6 per la Brescia-Treviglio-Milano e le suburbane S5 e S6: la conferma che qualcosa sui nodi della Bassa sta pian piano (forse) cambiando. La migliore linea si rivela la Bergamo-Treviglio, mai valorizzata del tutto, che registra un solo bonus nel 2022, per giunta erogato a luglio, il mese dei problemi nel Passante milanese. Senza quell’inconveniente avrebbe fatto l’en plein.

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