Tumore al seno: «Sorrisi in rosa»
La prevenzione tra scatti e storie

Sono in tutto sedici, da tutta Italia, le donne protagoniste della quarta edizione di «Sorrisi in rosa», il progetto di prevenzione senologica nato da un’idea dei senologi di Humanitas.

Paola è un’insegnante di italiano e storia in un istituto tecnico di Bergamo, ha gli occhi chiari e la voce rassicurante e ama trovare la felicità nelle piccole cose, come le passeggiate a contatto con la natura, i viaggi in camper e le serate in famiglia con il marito e i suoi tre figli. Paola, soprattutto, è un «sorriso in rosa», una delle donne che hanno scelto di testimoniare con il proprio volto e la propria storia la loro battaglia contro il tumore al seno. Sono in tutto sedici, da tutta Italia, le donne protagoniste della quarta edizione di «Sorrisi in rosa», il progetto di prevenzione senologica nato da un’idea dei senologi di Humanitas in collaborazione con la fotografa Luisa Morniroli e la scrittrice Cristina Barberis Negra.

Un progetto che si concretizza in tutto il mese di ottobre, mese della prevenzione del tumore al seno, e che conta già tutti esauriti i 156 consulti gratuiti messi a disposizione da Humanitas Gavazzeni e Castelli per Lilt Bergamo e la campagna «Nastro rosa». La campagna di sensibilizzazione si inserisce quest’anno in un clima delicato, quello della pandemia che ha messo a dura prova il normale svolgersi degli screening di controllo per una patologia che, come ricorda il dottor Massimo Grassi, responsabile Breast Unit e Senologia di Humanitas Gavazzeni «vede nella prevenzione uno strumento fondamentale per individuare la malattia nella sua fase iniziale così da poter garantire un’ampia possibilità di guarigione.

Parliamo oggi di un 90% di sopravvivenza qualora si riesca a intervenire grazie a una diagnosi precoce». «Oggi gli ospedali del gruppo e non solo, sono molto più sicuri e siamo ripartiti con i controllo recuperando i numeri pre-Covid» conferma il dottor Corrado Tinterri, direttore Breast Unit e Cancer center di Humanitas. Oltre alle visite di controllo, però, su questo tema è importante la comunicazione e la sensibilizzazione, che parte dalla capacità femminile di condividere e mostrare le proprie difficoltà. Quest’anno «Sorrisi in rosa» si strutturerà con una mostra fotografica diffusa, che raccoglie 16 scatti di donne che indossano una sciarpa rosa, simbolo di accoglienza, calore e protezione, che saranno presenti negli ospedali di Rozzano, Milano, Bergamo, Torino, Castellanza e Catania, dove sono attive le Breast Unit di Humanitas, e negli Humanitas Medical Care.

A Bergamo la mostra sarà esposta nella reception dell’ospedale dal 5 al 31 ottobre. Le loro storie, invece, sono state scritte e raccontate sotto forma di podcast da altrettante figure femminili: influencer, attrici, imprenditrici. A dare voce, con rispetto e sensibilità, all’animo gentile di Paola, per esempio, è Linda Raff, architetta e mamma di tre figli, conosciuta anche per essere la moglie del capitano dell’Atalanta Papu Gomez. Sul sito www.sorrisinrosa.it sarà possibile sostenere la ricerca acquistando una sciarpa rosa, ascoltare i podcast, vedere le fotografie di chi ha affrontato e vinto il tumore al seno, ma anche conoscere gli appuntamenti che per tutto il mese permetteranno di non lasciar cadere nel vuoto l’attenzione alla prevenzione, compresa l’annuale «corsa in rosa» di «Amiche per mano» che avrà luogo, con un appuntamento virtuale, domenica 11 ottobre.

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