UniBg, tasse ridotte e più borse di studio

Le novità La «no tax area» viene ampliata, riguarderà oltre 4.000 studenti. Tariffe ritoccate per le fasce reddituali più basse. In arrivo 41 borse di dottorato. Il rettore: segno tangibile di sostegno alle famiglie.

«No tax area» più ampia e nuove borse di studio. Sono le principali novità decise nei giorni scorsi da Senato accademico e Consiglio di amministrazione dell’Università degli studi di Bergamo. «Sono state sedute molto costruttive per il futuro dei nostri studenti – afferma il rettore Sergio Cavalieri –. In primis l’ateneo si farà carico delle minori entrate – stimate in circa 1.200.000 euro – per dare un segno forte e tangibile di sostegno agli studenti e alle loro famiglie, che godranno, nella maggior parte dei casi, di un risparmio di spesa di centinaia di euro».

L’allargamento della «no tax area»

Approvato il regolamento per la contribuzione studentesca per l’anno accademico 2022/2023, che rafforza ulteriormente il diritto allo studio e il sostegno agli universitari e alle loro famiglie. Confermate tutte le misure già in essere, tra cui quelle per la mobilità sostenibile e per gli studenti particolarmente meritevoli («Top 10 Student Program»), mentre per il prossimo anno accademico l’ateneo bergamasco ha deliberato nuove azioni che ampliano i benefici per gli studenti di ogni fascia di reddito. «La no tax area viene portata a 26.000 euro di Iseeu (rispetto ai precedenti 23.000) – spiega Lucio Imberti, delegato del rettore al diritto allo studio – il che significa che riguarderà oltre 4.000 studenti. Nella tax area, inoltre, è prevista una consistente diminuzione della contribuzione studentesca, in misura maggiore per le fasce reddituali più basse, che pagheranno in media 270 euro in meno di tasse annue. Il nostro obiettivo è assicurare gradualità e proporzionalità del sistema di tassazione. Le misure per il diritto allo studio – fa notare ancora Imberti – si inseriscono nel programma di investimenti in termini di spazi e servizi che UniBg intende mettere a disposizione per favorire l’accesso agli studi universitari e migliorare la qualità dell’esperienza formativa».

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Nell’ambito dell’innovazione e di nuove opportunità di internazionalizzazione del territorio, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha previsto, attraverso il Pnrr, la possibilità di cofinanziamento di borse di dottorato tra imprese e Università. Il professor Silvio Vismara, prorettore con delega alla ricerca scientifica di UniBg, spiega che «questi dottorati innovativi chiamano a servizio le imprese per offrire il proprio contributo e coinvolgimento nella definizione del percorso formativo, anche nell’ambito di collaborazioni più ampie con l’Università. Ciascuna borsa di dottorato prevede che il beneficiario trascorra in azienda un periodo variabile tra 6 e 18 mesi, e un periodo presso un’università o un centro di ricerca estero». Il rettore Cavalieri sottolinea l’importanza della collaborazione del territorio. «Sul fronte delle borse di dottorato abbiamo raggiunto un ottimo risultato grazie al contributo di enti e associazioni territoriali, coordinati da Camera di Commercio e Confindustria Bergamo. Grazie al forte supporto dall’ecosistema bergamasco abbiamo raggiunto la piena copertura di tutte le borse di dottorato, coinvolgendo 27 imprese nel cofinanziamento di altrettante borse».

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Coperte le borse di dottorato

In questo modo UniBg raggiunge la piena copertura di tutte le borse di dottorato, un risultato al quale hanno contribuito gli enti e associazioni territoriali, coordinati da Camera di Commercio e Confindustria Bergamo. I temi delle borse di studio spaziano dalle macchine e componenti intelligenti alla progettazione e sviluppo di sistemi di produzione flessibili, dalla transizione energetica ai materiali avanzati, dalla robotica e automazione all’integrazione delle tecnologie digitali applicate al processo produttivo. In aggiunta, sono previste borse per dottorati innovativi Pnrr per la Pubblica amministrazione, il patrimonio culturale, le transizioni digitali e ambientali, che prevedono il coinvolgimento di enti pubblici. E anche in questo caso è stata raggiunta la piena copertura. «In totale sono 41 le borse di dottorato che contribuiranno ad accrescere la cultura dell’innovazione e l’internazionalizzazione del territorio» fanno sapere dall’ateneo.

La soddisfazione degli studenti

I rappresentanti degli studenti esprimono soddisfazione per voce di Michela Agliati. «Le misure adottate da Senato e Cda, in linea con quelle intraprese dalla precedente governance, sono il segno di un’ulteriore attenzione nei confronti degli studenti e delle loro famiglie, già provate dalla pandemia. L’ampliamento del diritto allo studio e le agevolazioni per le fasce più deboli, oltre alla conferma delle misure già in atto, ci rendono orgogliosi di questa Università e della sua organizzazione».

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