Vaccini, si mette la quarta
Risolto il problema degli sms

Aumentano anche le prenotazioni degli under 80 nei 15 Comuni al confine con Brescia. Ecco la situazione in Bergamasca.

Gli appelli a reti unificate sembrano non essere caduti nel vuoto. La campagna di vaccinazione per i Comuni «argine» del Basso Sebino inizia a ingranare la marcia, dopo un avvio a rilento. Un avvio seguito con particolare sorpresa dalle autorità sanitarie, che dopo aver schierato in prima fila medici, infermieri e volontari – vedasi l’organizzazione militare del Palasettembre di Chiuduno – si sono ritrovati con ancora parecchi slot disponibili proprio per la fascia 60-79 anni. Segno non proprio favorevolissimo, soprattutto se indice di qualche reticenza ad aderire alla campagna di immunizzazione.

Prenotazioni in aumento

Nelle scorse ore le prenotazioni sono andate però leggermente aumentando, complice – con ogni probabilità – il coro di appelli che si è levato immediatamente nel vedere la quantità di appuntamenti (e dosi) ancora disponibili. I numeri forniti dall’Asst Bergamo Est, che gestisce proprio la campagna al Palasettembre, dicono di un trend in ripresa per il polo di Chiuduno: lunedì 528 somministrazioni, di cui 348 over 80 (Pfizer) e 180 60- 64 (Astrazeneca), martedì 582 - di cui 288 over 80, 80 65-79 (Moderna) e 214 60-64, e mercoledì 703 – di cui 198 over 80, 350 65-79 e 155 60-64. Ieri, così come mercoledì, nel polo fieristico di Chiuduno sono state attivate sette linee, attive dalle 8 alle 20. Linee da cui sono passati anche una trentina di carabinieri, vaccinati con Astrazeneca.

«Sono numeri ancora piuttosto contenuti quelli di questi giorni – osserva Enrico Bombana, infettivologo dell’Asst Bergamo Est, ieri a Chiuduno insieme ai colleghi –. Contiamo di poter arrivare al picco delle vaccinazioni, circa 2.000 al giorno, attorno a metà marzo, naturalmente disponibilità di vaccini permettendo. Questa partenza soft ci consente in ogni caso di affinare il modello e applicare alcuni correttivi all’organizzazione, prima di partire con i grandi numeri. Quello di Chiuduno è un modello molto lineare, che ben si presta alla vaccinazione di massa».

Per favorire l’adesione alla campagna di vaccinazione prioritaria – che, vale la pena ricordarlo, Regione Lombardia dedica esclusivamente ai cittadini fra i 60 e i 79 anni residenti a Calcio, Castelli Calepio, Cividate al Piano, Adrara San Martino, Credaro, Gandosso, Palosco, Predore, Pumenengo, Sarnico, Tavernola Bergamasca, Telgate, Torre Pallavicina, Viadanica, Villongo – l’Asst Bergamo Est ha messo in campo una seconda modalità di prenotazione: oltre al sito www.prenotavaccino.app, si può anche chiamare il numero 035.0085055. Numero a cui ieri sono iniziate ad arrivare parecchie telefonate: fra chi chiama per prenotarsi, però, anche cittadini residenti in altri angoli della provincia, «a cui non è possibile in questa fase riservare gli slot» ricordano dall’Asst Bergamo Est.

Buone notizie arrivano dal fronte over 80: gli enormi intoppi dovuti al mancato invio – o all’invio last minute – degli sms di convocazione sembrano essere stati superati.

Nella giornata di ieri nessuna delle tre Asst orobiche ha rilevato problemi in questo senso: nemmeno l’Asst Papa Giovanni XXIII, che mercoledì – proprio a causa del sistema regionale inceppato e degli sms non recapitati – si era vista arrivare in Fiera solo una manciata di over 80.

Asst Papa Giovanni

Il bilancio di ieri dell’Asst racconta invece di 360 over 80 vaccinati proprio alla Fiera, 144 over 80 a San Giovanni Bianco (tutte prime dosi), a cui si aggiungono 228 seconde dosi all’ospedale Papa Giovanni XXIII. «Numeri che vanno via via crescendo – fanno sapere dall’Asst – grazie a una programmazione che la direzione strategica ha deciso di rimodulare intensificando le agende di San Giovanni Bianco e S. Omobono Terme dove, da lunedì 8 marzo, le sedute salgono da due a tre settimanali e le dosi dedicate agli over 80 da 144 a 186 al giorno». Aumentano invece da sei a sette giorni le giornate di somministrazione del vaccino alla Fiera di Bergamo dove, sempre da lunedì, gli operatori del Papa Giovanni XXIII saranno al lavoro anche la domenica, mentre si programmano anche le sedute per gli insegnanti. Un flusso di lavoro in costante incremento anche al Centro prelievi di piazza Oms dove sono partiti i richiami delle seconde dosi della fase uno. Da oggi a fine settimana saranno somministrate 1.851 seconde dosi con una punta massima prevista per domenica, che vede in agenda 700 richiami.

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