Via Moroni, il Comune incontra gli sfollati. Continuano gli aiuti, raccolte fondi e vigilanza anti-sciacalli

COSA SUCCEDERÀ ORA. Una mano tesa agli inquilini di via Moroni. Il Comune di Bergamo è sceso in campo in aiuto delle persone che da lunedì non possono più entrare nelle loro case, tra i civici 14 e 40 di via Moroni, colpite dall’incendio. Tra le decisioni accoglienza gratuita nell’ostello di via Ghislanzoni fino a fine settembre. Al via una raccolta fondi anche con «L’Eco».

La conta dei danni continua ad aggiornarsi, così come il numero degli sfollati, che ora sono 50. Come segno di solidarietà e vicinanza nell’emergenza, il Comune si è attivato per individuare un alloggio temporaneo per gli inquilini degli appartamenti inagibili. Grazie al lavoro del vice sindaco Sergio Gandi e dell’assessore alle Politiche sociali, Marcella Messina, gli sfollati sono ospitati a spese del Comune presso un ostello del centro città, il Central Hostel Bergamo. Attualmente sono 33 gli inquilini alloggiati qui, mentre gli altri sono a casa di parenti e amici o stanno tornando dalle vacanze.

Nelle giornata di giovedì si è riunito un tavolo tecnico del Comune, con l’assessorato alle Politiche sociali, quello alla Sicurezza e la polizia locale, per studiare soluzioni per rispondere al meglio ai bisogni delle persone coinvolte dall’incendio, seguendole nell’emergenza con un apposito canale di sostegno. Nella giornata di venerdì 25 agosto i residenti coinvolti nel rogo sono stati incontrati in Comune per una riunione, occasione per fare il punto sulla situazione.

«I tempi per ricevere l’agibilità si preannunciano lunghi, soprattutto per i civici più colpiti, quelli tra il 20 e il 24, e abbiamo bisogno di una casa, magari quelle del Comune, perché non possiamo stare in ostello per mesi», hanno raccontato alcuni sfollati. Nel frattempo i residenti hanno chiesto maggiori controlli anti-sciacalli, in attesa dei lavori.

Gli interventi

In primo luogo è stato istituito un Centro Operativo Comunale, che fa capo alla Polizia locale/Protezione civile a cui partecipano gli uffici del Comune, Vigili del Fuoco e Questura, con la funzione di fare da cabina di regia degli interventi. In particolare, rispetto alle misure riguardanti i servizi e l’accoglienza, sono stati definiti i seguenti interventi:

NUMERO PER INFORMAZIONI (gestito dalla Polizia locale) 329 6515717 attivo dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 18.00, a partire da venerdì 25 agosto

MAIL PER INFORMAZIONI [email protected]

APPUNTAMENTI SERVIZI SOCIALI per diverse esigenze che potranno emergere, attraverso Prenota Bergamo solo Santa Lucia via XXIV Maggio (Social Domus) con disponibilità dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00

ACCOGLIENZA per i cittadini coinvolti gratuita fino al 30 settembre 2023 presso Central Hostel Bergamo di via Ghislanzoni

SUPPORTO PSICOLOGICO offerto gratuitamente in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia - Sezione di Bergamo, con cui a luglio è stato firmato un Protocollo di Intesa per rendere strutturale una collaborazione iniziata con il Covid. Accesso attraverso i Servizi sociali

SERVIZIO DI VIGILANZA PRIVATA come presidio anti sciacallaggio nelle fasce orarie notturne

Raccolta fondi al via

In collaborazione con la Croce Rossa Comitato di Bergamo, è stato attivato a partire da venerdì 25 agosto un conto corrente dedicato dove i cittadini, che già in questi giorni stanno mostrando interesse a prestare aiuto, potranno offrire il loro contributo.
IBAN Croce Rossa Comitato di Bergamo “un aiuto per via Moroni”
IT95G0538711103000003470918
Inoltre, in collaborazione con L’Eco di Bergamo sarà attiva dalla prossima settimana una raccolta fondi dedicata ad obiettivi specifici attraverso la piattaforma di crowdfunding Kendoo (www.kendoo.it).

L’ordinanza del Comune

L’ordinanza di sgombero emanata mercoledì 23 agosto a seguito della dichiarazione di inagibilità degli immobili, dispone l’allontanamento degli inquilini di via Moroni dai civici 14 al 30, compreso l’unità immobiliare all’ultimo piano dell’edificio di via Moroni 40, confinante al civico 30, fintanto che non saranno state effettuate tutte le opere necessarie al ripristino delle condizioni di sicurezza e agibilità secondo le norme vigenti. Il provvedimento riguarda 40-50 persone. Di queste, ad oggi, 33 sono ospitate a spese del Comune al Central Hostel Bergamo di via Ghislanzoni, ma questo numero è prevedibilmente in aumento visto il rientro di alcuni residenti coinvolti dalle vacanze proprio in questi giorni.

«Siamo e resteremo vicini ai cittadini coinvolti»

«Abbiamo incontrato stamattina i cittadini per dare loro alcune informazioni importanti relative ad interventi necessari definiti in questi giorni – ha spiegato il vicesindaco Sergio Gandi –. È stato un incontro positivo di confronto e dialogo che mi è parso improntato ad un proposito costruttivo da parte di tutti. È evidente che sia diffusa una certa preoccupazione rispetto a problemi tecnici, di sicurezza e di aiuto a cui abbiamo dato risposte. La situazione è in divenire, come lo sono anche le misure che il Comune sta mettendo e metterà in campo. Abbiamo istituito il COC – Centro Operativo Comunale presso la Social Domus per garantire anche una risposta pronta rispetto all’esigenza di un coordinamento tra tutti gli attori coinvolti nell’emergenza e anche di comunicazione. Il coinvolgimento della Questura nel COC risponde anche al tema della sicurezza, molto sentito dai residenti delle palazzine coinvolte dall’incendio, a cui abbiamo assicurato anche con un servizio di vigilanza privata notturna che completa quello erogato dalla Polizia locale durante il giorno».

«C’è poi il tema degli edifici in sé - prosegue Gandi –. In questo momento c’è un’ordinanza sindacale che impedisce l’accesso per inagibilità, ma si spera che la messa in sicurezza, la rimozione delle macerie e la copertura degli edifici, che sta già avvenendo, possa consentirci di fare nei prossimi giorni una nuova verifica e permettere, ad almeno una parte dei cittadini, di rientrare nei propri alloggi in tempi relativamente brevi. Su questo noi possiamo essere un tramite anche efficace, ma molto dipende dagli Amministratori condominiali già coinvolti. L’appuntamento di oggi è stato il primo di altri in cui avremo modo di condividere con i cittadini coinvolti gli sviluppi di questa vicenda ed esprimere la vicinanza costante dell’Amministrazione presente sin da subito al loro fianco».

«Il contesto nel quale ci collochiamo - spiega Marcella Messina, assessora alle Politiche sociali – per noi è un contesto di emergenza. Siamo consapevoli dell’esperienza maturata durante la pandemia e, a fronte di questo tutto, quello che si può attivare e modificare, rispetto agli asset già definiti dei Servizi sociali, sarà fatto. Da questa premessa è nata l’esigenza della definizione di un numero di emergenza, gestito dalla Polizia locale, che ha finalità informative tecniche; poi, un canale di accoglienza presso gli sportelli della Social Domus attraverso la prenotazione su Prenota Bergamo; una mail, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana Comitato di Bergamo, per informazioni e raccolta di disponibilità dei cittadini ad offrire alloggi e beni agli sfollanti; un servizio di supporto psicologico in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia – sezione Bergamo.

«Quelli coinvolti nell’incendio di via Moroni - aggiunge – non sono semplicemente un gruppo di residenti, ma spaccati di vita ampi e diversi tra loro, anche anagraficamente o per origine, portatori di esperienze di vita e quindi bisogni molto diversificati. Questo vuol dire che è necessario valutare caso per caso, situazione per situazione (sostegno economico, sostegno psicologico, compagnia, etc), attraverso un incontro individuale presso i Servizi sociali che valuteranno le singole necessità e offriranno le possibili risposte. Abbiamo capito nell’incontro di oggi che c’è un forte bisogno di sostegno, di vario tipo, rispetto al quale l’Amministrazione insieme alla comunità dei cittadini, come già avvenuto anche in passato, sono certa saprà rispondere. Da qui nasce anche l’attivazione della duplice campagna di raccolta fondi per la quale ringrazio Croce Rossa Italiana e L’Eco di Bergamo. Siamo una comunità coesa, e credo che proprio nella comunità, insieme con le istituzioni, di debbano e si possano trovare le risorse umane e materiali per superare situazioni così difficili come questa».

«La Croce Rossa Comitato di Bergamo – spiega il presidente Maurizio Bonomi – non poteva che rispondere immediatamente agli eventi infausti che hanno colpito cittadini e famiglie di Via Moroni che hanno perso casa, effetti personali e sentimentali. Per questo, quando l’Assessore Messina mi ha chiamato proponendomi questo progetto di raccolta fondi per dare una risposta concreta a questi nostri concittadini che in un attimo hanno perso tutto, non abbiamo esitato. Croce Rossa “vicini nel momento del bisogno” questo è il nostro credo ed oggi vogliamo ancora una volta dimostrarlo promuovendo, con il Comune di Bergamo, questa raccolta fondi che servirà a dare risposte alle prime necessità di questi nostri fratelli e fornire loro beni di prima necessità».

Approfondisci l'argomento su L'Eco di Bergamo di sabato 26 agosto

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