West Nile, i casi sono in crescita. Un ricoverato anche a Bergamo

IL VIRUS. L’uomo è all’ospedale «Papa Giovanni» in prognosi riservata. In Lombardia 34 i colpiti, nessuna provincia immune. Controlli sui donatori di sangue.

Sono virus «esotici», tropicali, nati a ben altre latitudini ma ormai diffusi anche qui. Anche al «Papa Giovanni» di Bergamo è ricoverato un paziente colpito dal West Nile virus, il virus del Nilo occidentale. È ricoverato nel reparto di Malattie infettive e le condizioni «sono discrete», anche se – spiegano dall’ospedale – «per il momento i medici non si sbilanciano e la prognosi resta riservata». L’allarme, almeno in Bergamasca, è comunque contenuto: come emerge dall’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) pubblicato venerdì, Bergamo risultava l’unica provincia lombarda dove non vi era una dimostrata circolazione del West Nile virus.

Il report dell’Iss

È attiva anche la sorveglianza tra i donatori di sangue (ma con sintomi sostanzialmente assenti, visto che si sono recati senza problemi a donare il sangue e la positività è stata accertata tramite quei controlli): 13 i positivi individuati tra donatori nel Milanese, 2 a Monza, uno a Mantova e uno a Pavia. Stando al report dell’Iss, dunque, sono 34 complessivamente i casi in Lombardia. Complici anche i cambiamenti climatici, la circolazione del West Nile virus appare in aumento in tempi recentissimi. Se n’era parlato molto lo scorso anno, anche perché tra giugno e novembre 2022 l’Iss aveva censito 588 casi in tutta Italia, di cui 4 in Bergamasca (2 con sintomi neuro-invasivi e 2 tra i donatori di sangue).

Circola anche la Dengue

Ma non c’è appunto solo il West Nile virus. Venerdì la Direzione generale Welfare della Regione Lombardia ha comunicato l’individuazione, in provincia di Lodi, del primo caso lombardo di Dengue, altro virus trasmesso dalle zanzare e solitamente diffuso in ben altre zone del mondo più a ridosso dell’Equatore. Il contagio è avvenuto ai danni di un paziente di oltre 70 anni, che si trova ricoverato all’ospedale di Crema in buone condizioni. La circolazione della Dengue non risulta in Bergamasca, ma in generale – ricorda la Regione – «è necessario proteggersi dalle punture di zanzare (in particolare le persone più anziane o più a rischio per gli effetti della patologia). Possono essere utilizzati repellenti quando si soggiorna all’aperto; insetticidi e zanzariere per gli ambienti chiusi».

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