Il rinvio di Udine?
Energie risparmiate
In Olanda è decisiva

Campo allagato da una pioggia incessante, Udinese-Atalanta rinviata a data da destinarsi. Il calendario concede due finestre mercoledì 13 e mercoledì 20 gennaio, date riservate agli ottavi di finale di Coppa Italia.

Vedremo cosa deciderà la Lega calcio. Giocare ieri sarebbe stato impossibile, la palla non rimbalzava e l’arbitro La Penna ha applicato il regolamento. Chi pensa che si sarebbe potuto provare lo stesso, immagini che partitaccia sarebbe stata e a quale pericolo di infortuni sarebbero stati esposti i giocatori.

Calciare in quelle condizioni è come sciare sulla neve marcia, tanto per capirci. Oggi, giorno successivo al rinvio, la gara della Dacia Arena non si può recuperare come normalmente si fa perché mercoledì i nerazzurri saranno impegnati in Champions League: i due incontri sarebbero troppo ravvicinati. E sarebbe un suicidio per l’Atalanta, che ad Amsterdam è attesa a una sfida decisiva per il passaggio agli ottavi di finale di Champions League: con la vittoria e il pareggio si va avanti, se invece dovesse vincere l’Ajax saranno i lancieri a proseguire il cammino, spedendo Gomez e compagni ai sedicesimi di Europa League, competizione nella quale l’Atalanta entrerebbe in scena da testa di serie. Tutti sperano di non rimanere attaccati a questa consolazione, dopo aver assaporato la Champions fino ai quarti di finale nella scorsa stagione. Per non dire della differenza di introiti che penalizzerebbe la società.Dicevamo: Gomez e compagni. Perché il Papu, escluso insieme ad Ilicic dai convocati di Udine per scelta tecnica (ma soprattutto per far decantare gli attriti del capitano con il tecnico verificatisi martedì sera in occasione della partita con il Midtjylland), in Olanda dovrebbe tornare a disposizione. E stupirebbe il contrario data l’importanza della sfida, che rappresenterà il culmine di questa prima parte di stagione. Però preoccupa la probabile assenza di Gosens sulla corsia sinistra, nonostante il tampone negativo di ieri mattina. Speriamo che le energie risparmiate in Friuli ci restituiscano comunque la migliore Atalanta dei momenti cruciali, quella che l’anno scorso ribaltò il suo destino europeo e agli ottavi ci regalò il capolavoro di surclassare il Valencia. Chissà che gli dei del pallone non abbiamo rovesciato le loro catinelle per darle una mano.

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