A BergamoScienza una formula mista: in ottobre dal vivo e online - Le novità

BergamoScienza torna in presenza e chiude con un premio Nobel. Il Festivalè in programma dal 2 al 17 ottobre.

Conferenze in presenza e contributi digitali, per raggiungere in tutto il mondo gli appassionati di scienza: sarà così la prossima edizione di BergamoScienza, in programma dal 2 al 17 ottobre.

Il palinsesto 2021 prevede un’anteprima il primo ottobre con il concerto Piano Variations on Jesus Christ Superstar di Stefano Bollani in Piazzale degli Alpini. Tanti gli appuntamenti che si potranno seguire sul web: 60 laboratori; 10 spettacoli di divulgazione scientifica (riservati alle scuole); tour virtuali in luoghi di cultura e in aziende.

L’inaugurazione ufficiale sarà sabato 2 ottobre con il geografo e giornalista ambientale Emanuele Bompan e la ricercatrice ambientale Marirosa Iannelli, Presidente del Water Grabbing Observatory, che parleranno di Ecosostenibilità e acqua. BergamoScienza si concluderà domenica 17 ottobre con il Premio Nobel per la Medicina 2001, Sir Paul Nurse. Il genetista e biologo cellulare britannico, celebre per i suoi studi sul ciclo cellulare e l’attività delle cicline, oggi direttore del Francis Crick Institute di Londra, il più grande centro di ricerca biomedica d’Europa, terrà la lectio La vita come proprietà emergente.

Tra le conferenze, l’immunologo Alberto Mantovani e Christopher Huber, professore emerito di ematologia e co-fondatore di BioNTech - l’azienda che ha sviluppato uno dei più efficaci vaccini contro Covid-19 - parleranno della tecnologia rivoluzionaria alla base dei vaccini a RNA messaggero e del loro potenziale per lo sviluppo del primo vaccino terapeutico contro il cancro. L’antropologa e paleobiologa americana Nina Jablonski - nota per le sue ricerche sull’evoluzione del colore della pelle negli esseri umani e impegnata nella divulgazione sull’evoluzione e la diversità umana e contro il razzismo - spiegherà invece al pubblico Il significato culturale e biologico del colore della pelle.

Tornano i «tour virtuali», inventati l’anno scorso da BergamoScienza: consentiranno al pubblico di ammirare, stando a casa propria, il Zentrum für Kunst und Medien, istituzione culturale di Karlsruhe, Germania, e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, con una visita guidata nel «silenzio cosmico», ideale per lo studio della fisica delle particelle. Un altro tour permetterà di osservare in diretta il cielo sul Deserto di Atacama, in video-collegamento con Daniele Gasparri dell’European Southern Observatory: a guidare il tour sarà il blogger Pasquale d’Anna.

Per i tour aziendali apriranno le loro porte al pubblico Brembo e Radici Group. Sono invece 35 i progetti presentati dalle scuole che saranno inseriti nel programma di questa edizione, tutti da remoto, per allievi dai 3 ai 18 anni. Alla loro realizzazione hanno partecipato 29 istituti scolastici. Per la prima volta ci sarà anche un laboratorio per bimbi piccolissimi, di 2-3 anni.

Anche dai privati sono arrivate numerose proposte per realizzare laboratori da remoto, su varie tematiche: astrofisica, cosmologia e spazio; chimica e materiali; fisica, materia ed energia; ingegneria, tecnologia e industria; matematica, logica e informatica; medicina e scienze biomediche; scienze della Terra, mare e ambiente; scienze della vita e biotecnologie; scienze umane e sociali. Sono stati selezionati 10 spettacoli virtuali, riservati alle scuole, che si svolgeranno dal lunedì al venerdì mattina durante le due settimane del Festival. Il programma sarà disponibile dagli inizi di settembre su bergamoscienza.it.

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