«A un maestro del nostro tempo», Premio Nonino a Mauro Ceruti

Udine Il pensatore bergamasco è tra i premiati del prestigioso riconoscimento internazionale, insieme alla filosofa della politica Nancy Fraser. All’inglese David Almond il premio per la narrativa. Il progetto sociale «Affido culturale» vince il «Risit d’aur».

Il Premio Nonino «a un maestro del nostro tempo» va quest’anno a un bergamasco, Mauro Ceruti, filosofo della scienza, esperto di teorie della complessità, assieme a Nancy Fraser.

Di Mauro Ceruti la giuria ha sottolineato, nella motivazione del premio, «l’incredibile varietà e ricchezza della ricerca, che prende alla gola i problemi, le contraddizioni, l’arricchimento e la devastazione culturale della nostra vita, di tutto il mondo. Ceruti fa toccare con mano come ognuno di noi si trovi dinanzi a una sconcertante universalità di cose, di forze, di realtà che arricchiscono, stordiscono e spaventano; leggere i suoi libri è come scoprire che l’apparente semplicità delle cose intorno a noi e di tutta la realtà consueta è grande e complessa come l’universo. I suoi libri ci aiutano non solo a conoscere l’infinito piccolo e grande in cui annaspiamo ma anche a non temerlo, a sentirne l’arricchimento per la nostra persona. Da questo sentimento e concetto della complessità cosmica deriva un senso profondamente umanistico, o meglio umano, della comunità di destino che lega tutti gli individui di tutti i popoli della Terra all’ecosistema globale».

Nella motivazione: «Leggere i suoi libri è come scoprire che l’apparente semplicità delle cose intorno a noi e di tutta la realtà consueta è grande e complessa come l’universo»

Nancy Fraser, oltre agli importanti contributi sul tema del «riconoscimento», è nota per aver affrontato i problemi dell’ingiustizia all’interno della nostra società a proposito di questioni di razza/etnia, classe, genere.

Va allo scrittore David Almond invece il Premio internazionale Nonino 2022. Almond è un autore che sa scrivere anche per i bambini. Il suo romanzo «Skellig» (pubblicato in Italia da Salani) è stato tradotto in quaranta lingue, ed è stato adattato per il teatro, la radio e lo schermo. Ma la Giuria ha voluto menzionare soprattutto il suo ultimo romanzo, «La guerra è finita», racconto ambientato durante la Grande guerra, che riceve un ulteriore pathos dalla tragica guerra russo-ucraina di queste settimane: «Quando scrivo storie, sento una connessione con i giovanissimi, che costruiranno un domani migliore» dice Almond.

Infine il progetto sociale «Affido culturale» vince il premio Nonino Risit d’aur Barbatella d’oro. Si tratta di un progetto nell’ ambito del Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile; partito da Napoli, propone di mobilitare delle «famiglie risorsa», valorizzando l’esperienza dell’affido familiare ma declinandola sulla fruizione di prodotti e servizi culturali: un genitore che abitualmente porta i figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria ci porta anche un bambino che in questi luoghi non entrerebbe. Oggi il progetto è attivo in 14 città italiane.

È l’edizione «45+2»

Il Premio Nonino arriva quest’anno alla sua 45a edizione «+ due», come ha voluto indicare la giuria, per sottolineare il lungo stop dovuto alla pandemia. La giuria internazionale (di cui ha fatto parte per anni anche Ermanno Olmi) è composta oggi da Antonio Damasio (neuroscienzato, Portogallo/Usa) che la presiede; Adonis (poeta siriano), Suad Amiry (architetto palestinese), John Banville (scrittore irlandese), Peter Brook (regista britannico), Luca Cendali (architetto), Emmanuel Le Roy Ladurie (storico francese), James Lovelock (chimico e ricercatore ambientalista inglese), Claudio Magris (scrittore) Norman Manea (scrittore romeno), Edgar Morin (sociologo francese).

La cerimonia di assegnazione dei premi si terrà sabato 7 maggio a Ronchi di Percoto, nelle Distillerie Nonino. Il luogo è quello consueto, la data no: dopo la pandemia, infatti, il famoso premio friulano è stato spostato dalle brume di gennaio a un tempo più primaverile. L’occasione segnerà anche l’inizio delle celebrazioni per i 125 anni in Distillazione della Famiglia Nonino. Nel gennaio 2020 a San Francisco la Nonino Distillatori è stata il primo marchio di grappa e la prima ditta italiana a essere premiata come «miglior distilleria del mondo» dal più importante riconoscimento americano del settore Vini e liquori: il Wine Star Awards di «Wine Enthusiast». Il Premio Nonino è stato istituito - con intuizione precorritrice dei tempi - nel 1975 dalla famiglia Nonino per salvare gli antichi vitigni autoctoni friulani in via di estinzione e per la valorizzazione della Civiltà contadina.

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