Alla web radio «inclusiva» una settimana dedicata ai diritti umani

Treviglio. «Indie Life» fondata nel lockdown da un alcuni amici non vedenti
Ora ha 19 speaker e 10 tecnici. «Fino a domenica 30 ottobre temi sociali nei programmi». Si ascolta su www.indieliferadio.it da qualunque device.

«L’idea è nata il 20 aprile 2020, in pieno primo lockdown. Con tre amici ci siamo detti: dobbiamo fare qualcosa per restare in contatto». E così ha iniziato le trasmissioni «Indie Life Radio», emittente web il cui slogan la dice lunga su palinsesto, temi e linea editoriale, se così la vogliamo chiamare: «Inclusiva, indipendente e unica: proprio come te». La radio è raggiungibile al sito www.indieliferadio.it da qualsiasi device.

Cesare Intravaia, trevigliese, non vedente, fondatore dell’associazione «Oltre l’orizzonte» di Treviglio è il direttore artistico: nella taverna di casa ha allestito un piccolo studio. «Ma è uno dei tanti, perché la caratteristica della nostra emittente è che ognuno trasmette da casa propria e siamo praticamente collegati in tutta Italia. Oggi abbiamo 19 speaker e 10 tecnici sparsi in tutta Italia, tutti volontari, tra cui cinque non vedenti e altri con differenti disabilità, ma anche collaboratori senza disabilità, perché siamo convinti che ognuno abbia le proprie sfumature che lo rendono diverso e unico rispetto agli altri. Il nostro palinsesto copre ormai 24 ore su 24», racconta Cesare con la sua voce profonda che tradisce una vita dedicata al mondo della radiofonia, da Radio Liberty a PulsanteRadioWeb, da Radio Friends fino appunto a Indie Life.

Che da ieri e fino a domenica ha deciso di dedicare una settimana al tema dei diritti umani: «In pratica ogni programma e ogni speaker tratterà questo argomento nel proprio spazio, in base alle proprie sensibilità e al tipo di trasmissione, con ospiti, approfondimenti e notizie – annuncia Cesare –: quale radio oggi fa una cosa del genere? Credo nessuna». Aggiunge Severino Migliorini, di Agnadello, responsabile dei social dell’emittente, affiancato dai volontari Roberto Intravaia, Chiara Schiroli, psicologa, e Mauro Rota.

«Ogni programma e ogni speaker tratterà questo argomento nel proprio spazio, in base alle proprie sensibilità e al tipo di trasmissione, con ospiti, approfondimenti e notizie»

«Purtroppo in fm, tranne alcuni rari casi, le radio appartengono ai grandi gruppi che hanno l’unico obiettivo di creare reddito. Con la nostra realtà recuperiamo invece la creatività personale e in questo il web ha scompaginato il mondo della radiofonia perché ci consente di abbattere i costi, non avendo studi né frequenze. Vogliamo essere un punto di aggregazione sociale e creativo per giovani e non, oltre la semplice musica». Indie Life si può ascoltare sul sito, ma anche su Alexa e Google Home e sulle app di aggregazione delle principali emittenti mondiali come «Radio Garden». Oggi l’emittente propone programmi su libri, geopolitica, arte, scultura, attualità.

Ma perché «Indie»? «Perché vogliamo valorizzare anche quegli artisti che non trovano spazio altrove, la musica cosiddetta indipendente o, appunto, indie», spiega Cesare, che ogni settimana nel suo programma «Oltre l’orizzonte» (venerdì alle 21) dà spazio alle associazioni: questa settimana ospiterà un ragazzo iraniano.

Martedì 25 ottobre, alle 22, andrà in onda «Restiamo umani» sul tema dei profughi della «rotta balcanica», mentre giovedì (alle 18,30) sarà trasmessa la storia di Rosa Parks.

Martedì 25 ottobre, alle 22, andrà in onda «Restiamo umani» sul tema dei profughi della «rotta balcanica», mentre giovedì (alle 18,30) sarà trasmessa la storia di Rosa Parks, «la donna che ha cambiato l’America nel nome della Libertà e della parità di diritti del popolo nero negli Usa». «Uno dei progetti della radio è l’inclusività – aggiunge Roberto Intravaia, non vedente –, dove ognuno, con la propria normalità, può creare un prodotto di qualità rapportato alle caratteristiche, alle difficoltà e alle possibilità di ciascuno».

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