«Anastasia, il musical»: a ChorusLife dal 4 al 7 dicembre

TEATRO. A Bergamo lo spettacolo che ha raccolto successi in tutta Italia durante la scorsa stagione.

Bergamo

A ChorusLife arriva «Anastasia, il musical», diretto dal regista Federico Bellone: da giovedì 4 a domenica 7 dicembre. Uno spettacolo di grande successo, come dimostrano i numeri della scorsa stagione, con oltre 46mila spettatori a Milano, 10mila a Roma, 8mila a Torino.

«Anastasia, il musical»

«Anastasia» racconta le vicende di Anya, giovane donna che potrebbe essere la Granduchessa Anastasia, l’unica sopravvissuta alla tragica fine della famiglia Romanov. Una storia avvincente, tra intrighi politici e colpi di scena, che riesce a creare una nuova vita verso la verità e l’amore, con la magia della musica dal vivo diretta dal maestro Giovanni Maria Lori. Un’esperienza teatrale che lascia il pubblico con il fiato sospeso fino all’ultima scena.

«In scena la leggenda della ”principessa” in cerca di sé stessa attraverso i migliori interpreti italiani, una grande scenografia dalle scioccanti prospettive ottocentesche, costumi imperiali, effetti luce drammatici e tanti effetti speciali»

La tournée 2025-2026 tocca le più importanti città italiane: parte da Mantova il 22 novembre per poi spostarsi a Torino, quindi le date a Bergamo, dal 4 al 7 dicembre, prima di viaggiare verso Jesolo, Ancona, Napoli, Bologna, Roma e Bari.

La scenografia

L’allestimento italiano restituisce al pubblico lo sfarzo e l’eleganza di un’epoca tramontata, grazie a una visione prospettica dell’impianto scenografico, di particolare impatto visivo quando i personaggi si trovano all’interno del Palazzo d’Inverno. Non mancano gli effetti speciali e le efficaci illusioni come i lampadari che crollano dal soffitto, così come i fantasmi del passato che danzano in aria, la locomotiva di un treno in corsa verso Parigi, per chiudere con una tempesta di neve in teatro.

«Per me è un sogno»

«Il musical Anastasia è un sogno per me. Noi degli anni ’80, cresciuti durante “la rinascita” della Disney, con cartoni animati come La bella e la bestia, La Sirenetta e Aladdin, collochiamo la granduchessa russa tra gli stessi magici e nostalgici ricordi di un tempo che fu, non troppo lontano, in cui la luce del sole al tramonto sembrava più bella, le melodie più sconvolgenti e la qualità molto più alta, almeno per quello che io possa pensare. In scena la leggenda della ”principessa” in cerca di sé stessa attraverso i migliori interpreti italiani, una grande scenografia dalle scioccanti prospettive ottocentesche, costumi imperiali, effetti luce drammatici e tanti effetti speciali, tra cui una tempesta di neve in teatro, fantasmi del passato che danzano nell’aria e un treno in corsa verso Parigi».

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