
( foto bedolis)
I LAVORI. Rinnovati l’allestimento e l’illuminazione. Gandi: «Integrazione con la biblioteca Mai». Iommi: «Già da settimana prossima le prime proposte culturali». Villa: «Scrigno di memoria».
L’antica, nobile sede dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo, già Accademia degli Eccitati, in piazza Reginaldo Giuliani (comunemente detta l’ex Ateneo), è stata recentemente restaurata, reintegrata di parte importante del suo patrimonio artistico, inserita nel circuito di attività della biblioteca Mai, e sarà anche più pienamente restituita alla vita intellettuale della città. Si è svolta, nel pomeriggio di mercoledì 10 settembre, nel palazzetto di Città Alta, incastonato fra Cattedrale e ex Palazzo del Comune, istituzione religiosa e istituzione civile, la presentazione del rinnovato allestimento dell’ex Ateneo, ora gestito da Biblioteca Civica e Archivi Storici.
«Si aggiunge un nuovo tassello all’assegnazione dell’ex Ateneo alla Mai, annunciato lo scorso novembre», spiega Sergio Gandi, assessore alla Cultura del Comune. «La prossimità dell’ex Ateneo alla biblioteca facilita una sua integrazione nella programmazione culturale dell’istituzione». Tra i principali interventi di restauro e restituzione, il vicesindaco ricorda «la ricollocazione dei venti medaglioni in gesso raffiguranti uomini illustri bergamaschi che lo decoravano intorno a metà Ottocento, il restauro del portone d’ingresso e una nuova illuminazione interna, che valorizza le arcate vetrate nelle ore notturne».
Sempre a proposito della fertilità del rapporto Mai-ex Ateneo, Gandi ricorda che una sala del complesso è destinata ad accogliere parte del patrimonio stipato nella ex chiesa di San Michele all’Arco, anch’essa gestita dalla Civica. È tutto «parte di un grande cantiere», sottolinea la direttrice di quest’ultima, Cristiana Iommi. In cui si inserisce anche una «co-progettazione con altre associazioni. Già da settimana prossima l’ex Ateneo sarà sede di iniziative di Abc-Allegra Brigata Cinematica». Tra ottobre e novembre ospiterà «due mostre dell’Associazione Fotografica aps», diretta da Daniela Sonzogni. A novembre, cinque appuntamenti, promossi dalla stessa Mai, «legati al libro», e concepiti in modo da «coinvolgere direttamente gli utenti».
Nuovi arredi sono stati donati dall’Inner Wheel Club di Bergamo. Tappa di «una collaborazione con la Mai che dura da moltissimi anni», ricorda Angela Fumagalli, presidente Inner Wheel Club Bergamo. «Uno scrigno», l’ex Ateneo, «che era uscito dal nostro immaginario» e che deve tornare ad essere «propulsivo di memoria», secondo Giovanni Carlo Federico Villa, attuale presidente dell’istituzione.
Tra le opere svolte per valorizzare l’antica sede di piazza Giuliani, un video realizzato negli anni scorsi dallo stesso Ateneo, nella persona di Federica Nurchis, con l’Università di Bergamo. Il concetto ispiratore è quello di «virtual museum», spiega Pietro Azzola, dottorando del dipartimento di Ingegneria dell’UniBg, che ha letto la comunicazione del rettore Sergio Cavalieri: «L’Università di Bergamo è da anni impegnata in progetti di ricerca dedicati alla documentazione digitale e alla valorizzazione del patrimonio cittadino mediante ricostruzioni tridimensionali e piattaforme multimediali. Tra le iniziative più significative si colloca il lavoro sul Palazzo dell’Ateneo, che rappresenta una tappa fondamentale di questo percorso di ricerca e sperimentazione. Il progetto, che ha avuto inizio nel 2021 con un’attività di Public Engagement, ha reso possibile lo svolgimento di studi storici, rilievi metrici e analisi materiche dell’edificio, oltre alla realizzazione di ricostruzioni nelle diverse fasi evolutive della sua storia». Il video sarà consultabile dai visitatori, tramite QR code, all’esterno dello spazio, in modo da offrire un’esperienza immersiva e interattiva della storia dell’edificio.
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