«Donizetti Opera» cala il tris per il cartellone 2026: le novità

IL CARTELLONE. «L’Esule di Roma» il 13 novembre, «Alahor in Granata», il 14 novembre, «Le convenienze ed inconvenienze teatrali» il 15 novembre: il direttore artistico Riccardo Frizza ha annunciato le opera del 2026.

«L’Esule di Roma» il 13 novembre, «Alahor in Granata», il 14 novembre, «Le convenienze ed inconvenienze teatrali» il 15 novembre. Alla vigilia di «Caterina Cornaro», apertura in grande stile e attesissima, il Festival Donizetti Opera - per la prima volta con tanto anticipo - cala in anticipo il tris d’assi, ossia il cartellone 2026. Riccardo Frizza, direttore artistico e direttore musicale, non ha scoperto tutte le carte, le voci in particolare sono ancora top-secret, sono svelati direttori d’orchestra e registi.

Per «L’Esule di Roma» ci sarà la bacchetta di vaglia di Antonino Fogliani, con la regia della tedesca Katharina Thoma, Per «Alahor in Granata» direzione al femminile con Chiara Cattani e Benedetto Sicca in regia, infine le «Convenienze ed inconveniente teatrali» ripropongono Alberto Zanardi, assistente di Frizza già promosso sul podio maggiore quest’anno, regia di Silvia Paoli, che già firmava «Enrico di Bordogna» del 2018.

Tutte opere sono rigorosamente in edizione critica di cui due, Alahor ed Esule, in prima assoluta moderna. Tra i motivi di interesse la «follia al maschile» di Murena nell’Esule di Roma, il primo vero e grande successo nell’opera seria di Donizetti, 1828, due anni prima di Anna Bolena. Se tutto va come nelle undici edizioni passate, è facile aspettarsi - belle - sorprese. Quelle che hanno portato spettatori stranieri sempre più numerosi all’ombra del Campanone.

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