Festival Organistico, è tempo di fuoriclasse

EVENTI. Presentata la 33esima edizione. Si aprirà il 19 settembre con la star Gunner Idenstam, capace di unire repertorio colto e popolare. Un programma e protagonisti di alto livello per una serie di concerti dal forte coinvolgimento emotivo.

Bergamo

Tra le eccellenze e le star, una si impone. È lo svedese Gunnar Idenstam, che aprirà il 33° Festival Organistico internazionale «Città di Bergamo» venerdì 19 settembre in Cattedrale (alle 21, ingresso libero). Non (solo) perché è la prima delle sei serate in calendario fino al 24 ottobre, ma perché completa quell’operazione di allargamento dell’accademia che ha contraddistinto il festival, diretto da Fabio Galessi, fin dalla nascita.

Colto e popolare

Nel nome dell’improvvisazione e di «contaminazioni» diverse, la vitalità del repertorio organistico ha cominciato ad alimentare nuovi orizzonti, conquistando un pubblico inclito, oltre quello colto. Lo svedese Idenstam completa il passo: non solo trascrizioni (Carmina Burana di Orff), non solo improvvisazioni e repertorio «alto» (la Sonata di Reubke), ma il maestro ha un dna che spazia dalla vittoria al concorso d’improvvisazione di Chartre 1984 a frequentazioni del mondo folk e rock che miscela nelle sue composizioni (come la Suite Metal Angel, in programma). È un maestro che abbraccia i poli opposti della musica, superando una dicotomia peculiare della nostra epoca. Lo fa con l’autorevolezza e la spregiudicatezza che la sua posizione gli consente.

Musicisti selezionati

Il 12 settembre alla presentazione della kermesse della Vecchia Bergamo ,il vicesindaco Sergio Gandi ha snocciolato i tanti meriti del Festival: la sinergia con Brescia «città gemella», nata con la Capitale della Cultura 2023; esempio di vocazione internazionale, attenzione a «rendere più facile a questo ambito peculiare che non tutti reputano accessibile». La scelta dello streaming, maggiore fruibilità sul web; musicisti selezionati tra i migliori al mondo: «Ha tutte le caratteristiche per fare un servizio di altissimo livello a tutta la città».

Gli incompleti e le improvvisazioni

Musica contemporanea? Sì, ma non quella che «ha destrutturato gli spettatori rispetto alla forma» precisa Galessi, come nella dodecafonia e nella seconda scuola di Vienna e seguaci, ma «attenti al coinvolgimento e all’impatto emotivo». Il 26 settembre alle Grazie arriva il giovane tedesco Enno Gröhn vincitore di Concorso (Haärlem 2024) che «riscrive» composizioni giunte sino a noi incomplete aggiungendo sue improvvisazioni in stile. «Propone un’intera Sinfonia in 4 tempi su Bach e C. Ph E. Bach, opere giunte incomplete con improvvisazioni in stile».

Prassi e trascrizioni

Sul piccolo organo seicentesco anonimo della chiesa della Vergine del Giglio il 3 ottobre (alle 18.30 e 21, per le dimensioni ridotte della pieve) sarà di scena il portoghese João Vaz, specialista di musica secondo la prassi osservata, con un’ ampia e oculata antologia europea. Sul magnifico Serassi di Pignolo, il 10 ottobre è atteso lo svizzero Benjamin Righetti, titolare della chiesa di St- François a Losanna musicista «poliedrico, dalla tecnica trascendentale». Varia dalla musica antica al XX secolo fino alla sua e vanta premi internazionali di improvvisazioni. Pezzo forte il finale, con la trascrizione dalla Carmen Suite da Bizet. Altro improvvisatore fuoriclasse il francese Paul Goussot, nella chiesa di San Bartolomeo il 17 ottobre: tra le improvvisazioni il tema Enigma di Elgar e il Coronation Anthem di Handel (oggi noto come sigla della Champions league).

Stravinskij e Guerre stellari

Finale in rosa con la canadese Isabel Demers il 24 ottobre in Santa Maria Maggiore, una concertista dalla carica «esplosiva» - suona tutto a memoria - tra lo Stravinskij del «Fire Bird», «Planets» di Holst, e «Star Wars» di John Williams. Questa sarà anche la serata «End Polio Now», progetto Rotary ricordato dal presidente della Vecchia Bergamo, Maurizio Maggioni. Hanno partecipato anche Matteo Macoli, delegato alla Cultura della Provincia e i partner «storici», Maria Paola Esposito, segretario generale Camera di Commercio e Simona Bonaldi, vice Presidente Fondazione Comunità Bergamasca

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