Il Festival delle Lettere sbarca a Bergamo
Comicità e riflessioni in punta di penna

Dal 12 al 15 settembre la manifestazione dedicata alla scrittura epistolare. Il via con Omar Fantini. Domenica 15 al Teatro Sociale le lettere dei sindaci dell’Associazione Comuni Virtuosi alla città che amministrano.

Il Festival delle Lettere, la più importante manifestazione italiana dedicata alla scrittura epistolare, vergata, rigorosamente, ancora a mano, si trasferisce a Bergamo. Nata, ideata, organizzata, dalla determinazione e tenacia, coraggiosamente controcorrente, di due bergamaschi, si è sempre svolta, però, nelle quattordici precedenti edizioni, a Milano, dove Luca Carminati, presidente, e Marco Corbani, direttore artistico, lavorano.

Ora, in non casuale concomitanza-sincronia con il tema dell’anno, molto «impegnativo» in termini di rapporto con i luoghi, la manifestazione si sposta (o in qualche modo idealmente «ritorna») a Bergamo.

L’edizione 2019, infatti, chiedeva la stesura di una «Lettera alla mia città». «Stiamo valutando», anticipa Carminati, «di rendere stabile, definitivo il trasferimento. Se Bergamo ci viene incontro, stabiliamo relazioni durature, si consolidano quelle che quest’anno sono state novità, la cosa si può fare. Vediamo, intanto, come va a finire questa edizione». Fitto il calendario degli incontri, che si svolgeranno dal 12 al 15 settembre. Si comincia nel segno, beneaugurante, della risata: giovedì 12, ore 21, al PdF Motociclette, lo spettacolo (a pagamento) «Lettere comiche». Una squadra di comici teatrali e/o televisivi, guidati da Omar Fantini, leggerà, fra l’altro, gli scritti più divertenti raccolti in queste 15 edizioni. Venerdì 13 settembre, stesso orario, nel recuperato, affascinante Spazio Sant’Andrea (sotto la chiesa omonima, in via Porta Dipinta 37), nuova sede del Centro Universitario Teatrale, saranno in primo piano le lettere degli studenti dell’Università di Bergamo: «Ragazzi di città». Tra essi, specifica Carminati, «anche diversi studenti stranieri».

Al Teatro Sociale, sabato 14 e domenica 15 settembre, dalle ore 10 alle 20, torna «Buste Dipinte», appuntamento con l’arte contemporanea che coinvolge artisti di ogni genere, invitandoli a trasformare una busta di carta bianca in un’opera d’arte, che entrerà a far parte di una collezione di opere esposte e vendute a sostegno di un’associazione benefica: quest’anno, «Insieme a Giordano», onlus fondata dai genitori di una giovanissima vittima del terremoto del 2016. Inaugurazione sabato ore 18. Sempre il 14 settembre, ore 21, al Teatro Sociale, «Dear music», serata condotta da DJ Carletto. Sul palco i giovani cantautori Maria Antonietta (alias Letizia Cesarini), Diodato e Mirkoeilcane. Domenica 15, ore 11 sempre al Teatro Sociale, le«Lettere Virtuose», incontro tra epistolografia e istituzioni condotto da Omar Fantini. «Protagoniste», spiega Carminati, «le lettere dei sindaci dell’Associazione Comuni Virtuosi alla città che amministrano. Tra loro anche quella, a Bergamo, del sindaco Gori, che dovrebbe essere presente fisicamente all’incontro, come diversi suoi colleghi da diverse parti d’Italia. È una delle novità più significative del Festival, che apre risvolti molto interessanti».

Un intreccio, potenzialmente affascinante, fra aspetti personalissimi, intimi, squisitamente umani, e pubblica gestione. Nell’occasione, l’Associazione Comuni Virtuosi e I Maestri Del Paesaggio consegnano il premio «Lettera verde», alla migliore lettera su temi «green», ecologici e della sostenibilità. Per partecipare: scrivere la propria lettera sul retro della cartolina dedicata, disponibile ai desk de «I Maestri del Paesaggio», e imbucarla entro il 12 settembre nella cassetta postale dell’info point di Piazza Vecchia. Evento clou-conclusivo, dalle ore 16.00, sempre al Sociale, «Le migliori lettere»: lettura e premiazione dei dieci testi giudicati più belli, «eseguiti» dalla voce di attori di cinema e teatro come Roberto Citran, Michela Andreozzi e Alberto Patrucco. Conduce Omar Fantini.

«Oltre 600 le lettere arrivate quest’anno», spiega Corbani, «dalle Alpi alla Sicilia, che vanno a confluire nelle circa 24.000 componenti il nostro archivio di un quindicennio. Lettere, come sempre, molto belle, che interpretano il tema in modo molto aperto. Non, o non solo, quindi, la città come luogo puramente fisico». Tra le dieci lettere finaliste, quella della partecipante più giovane è di una bergamasca che si rivolge a Bergamo: Lisa Cumetti, 16 anni. «A memoria mia, la più giovane, in assoluto, nelle 15 edizioni. Non credo abbiamo mai avuto una finalista così giovane nella categoria “Tema dell’anno”. Molto fresca, ben scritta, divisa fra attaccamento alle radici e bisogni di evasione». A selezionare le migliori lettere una giuria composta da nomi importanti del mondo culturale, giornalistico, politico-amministrativo italiano. Tra essi Mario Calabresi, già direttore de «La Stampa» e «La Repubblica»; l’editrice Rosellina Archinto; Marco Boschini, tra i fondatori dell’Associazione Comuni Virtuosi; l’illustratrice e calligrafa Francesca Biasetton; il giornalista e filatelico Fabio Bonacina; il giornalista e scrittore Riccardo De Gennaro.

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