In contemporanea in 130 teatri il testo di Paolini al Sociale per la tragedia del Vajont

L’ANNIVERSARIO. Un’azione corale di teatro civile il 9 ottobre al Teatro Sociale alle ore 21. Una serata - evento organizzata da Fondazione Teatro Donizetti in collaborazione con nove compagnie del territorio in contemporanea ad altri 130 teatri sul testo originale di Marco Paolini e Gabriele Vacis

Si intitola VajontS 23, azione corale di teatro civile, e sarà una serata - evento in programma lunedì 9 ottobre, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a 2.000 persone, condivisa in contemporanea da oltre 130 teatri di tutta Italia.

A Bergamo, si svolgerà al Teatro Sociale (ore 21) su iniziativa della Fondazione Teatro Donizetti che ha raccolto l’adesione di ben nove compagnie teatrali del territorio: Erbamil, La Pulce, La Vecchia Serena, Pandemonium Teatro, Teatro Caverna, Teatro del Vento, Teatro Piroscafo, Teatro Prova, TTB Teatro Tascabile di Bergamo. Su testo originale di Marco Paolini e Gabriele Vacis, rivisto per la speciale occasione dallo stesso Paolini e da Marco Martinelli, con la regia di Silvia Briozzo e Caterina Scotti, musiche eseguite dal vivo di Matteo Zenatti e luci di Pietro Bailo, lo spettacolo vedrà in scena numerosi attori professionisti bergamaschi: Albino Bignamini, Silvia Briozzo, Fabio Comana, Barbara Covelli, Damiano Grasselli, Lucia Limonta, Viviana Magoni, Chiara Magri, Federico Nava, Sara Pagani, Enzo Valeri Peruta, Federico Piscitello, Francesca Poliani, Caterina Scotti, Walter Tiraboschi, Cristina Zanetti. A loro si affiancheranno dieci giovani attori di Progetto Young, il progetto formativo della Fondazione Teatro Donizetti: Giovanni Aresi, Marta Federico, Francesca Garofalo, Petra Lopopolo, Davide Marchetti, Michelangelo Nervosi, Elisa Nicolato, Laura Remigi, Andrea Valietti.

L’evento è a ingresso gratuito, ultimi biglietti disponibili su EventBrite

Sul sito www.lafabbricadelmondo.org è possibile trovare la mappa completa dei gruppi che hanno aderito e dei luoghi in cui VajontS 23 andrà in scena. «Lo spettacolo di Marco Paolini sul Vajont, che nel 1997 fu un vero e proprio caso mediatico, inaspettato, improvviso ed enorme, con la sua messa in onda in pima serata su RAI 2, fu certamente lo spettacolo che fece da apripista al teatro di narrazione, consacrando lo stesso Paolini come un grande protagonista di tutto il teatro italiano», spiega Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, che continua: «Il nuovo testo rivisto con Marco Martinelli del Teatro delle Albe di Ravenna, è ora un testo corale, di grande valore simbolico. Il lavoro in vista della serata al Teatro Sociale è in corso da mesi ed è emozionante vedere lo spirito di collaborazione che si è subito instaurato tra attori di diverse compagnie».

La storia del Vajont, riscritta 25 anni dopo il racconto televisivo, non è più solo un racconto di memoria e di denuncia sociale, ma diventa una sveglia. Il racconto di quel che è accaduto si moltiplica in un coro di tanti racconti per richiamare l’attenzione su quel che potrebbe accadere. Quella del Vajont è la storia di un avvenimento che inizia lentamente e poi accelera. Inesorabile. Si sono ignorati i segni e, quando si è presa coscienza, era troppo tardi. In tempo di crisi climatica, non si possono ripetere le inerzie, non ci si può permettere di calcolare il rischio con l’ipotesi meno pericolosa tra tante.

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