«Io capitano» di Garrone apre l’Integrazione Film Festival - Il programma

DASTE. Dal 14 al 18 maggio torna il concorso cinematografico internazionale dedicato a identità, inclusione e intercultura: film da tutto il mondo, cinque giorni di proiezioni, 18 titoli inediti, tra cui alcune anteprime nazionali. Apertura con la proiezione del film di Garrone, in sala gli attori protagonisti.

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Presentato il programma del 18° IFF - Integrazione Film Festival, concorso cinematografico internazionale dedicato a identità, inclusione e intercultura: a Bergamo da martedì 14 a sabato 18 maggio, al cinema Lo Schermo Bianco e negli spazi adiacenti del suggestivo polo culturale di Daste.

Il tema è «la metamorfosi»

L’edizione 2024, dedicata al tema della metamorfosi, si prospetta ricchissima e di grande qualità: in programma 18 film in anteprima per la città, di cui alcuni in anteprima nazionale, e 9 eventi collaterali che comprendono una mostra, la presentazione di un libro, un concerto, un djset, un reading, una «passeggiata interculturale», una tavola rotonda e due workshop per gli studenti delle scuole.

Ampio spazio per gli incontri con registi e attori dei film in programma, sia in sala al termine delle proiezioni che nell’IFF Corner, il «salotto» allestito in collaborazione con Radio Brusa, dove tutti gli ospiti saranno intervistati e potranno scambiare col pubblico, in una cornice informale e amichevole che nella scorsa edizione ha avuto grande successo e viene quindi riconfermata.

I film in concorso

Quest’anno sono 16 i film in concorso, di cui 5 documentari e 11 cortometraggi, produzioni da tutto il mondo: Corea, Giordania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Stati Uniti e Brasile.

Film d’apertura, fuori concorso, il premiatissimo Io capitano di Matteo Garrone, martedì 14 alle 20.15: racconto di un’odissea migratoria da Dakar all’Europa attraverso il deserto, i lager libici e il mare. Presenti gli attori protagonisti Seydou Sarr e Moustapha Fall, che dialogheranno con il pubblico di IFF.

Fuori concorso anche «Due fratelli» di Léonor Serraille, mercoledì 15 alle 17.30, ritratto di una famiglia qualsiasi, dagli anni Ottanta ai giorni nostri: quella di Rose, della Costa d’Avorio, che arriva in Francia con i figli Ernest e Jean e si stabilisce in un quartiere della banlieue parigina. Proiezione aperta al pubblico e dedicata alla collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, che prevede l’assegnazione della Menzione Speciale UniBg “Inclusione delle diversità” a uno dei film in concorso.

Le sezioni del concorso

Due le sezioni del concorso: Miglior Cortometraggio e Miglior Documentario, a cui si aggiungeranno, oltre alla Menzione già citata, Menzione Speciale Basso Sebino, Menzione Speciale della Giuria, Premio del Pubblico e Premio assegnato dalla redazione di Hot Corn, che quest’anno inaugura così una collaborazione speciale con IFF.

Sabato 18 la serata premiazioni: alle 18 proclamazione dei film vincitori e consegna dei Premi, a seguire proiezione dei film premiati.

Tra gli eventi collaterali, la presentazione del romanzo Baba con l’autore Mohamed Maalel (ed. Accento), storia non scontata sulla multiculturalità, l’identità e i legami con le proprie origini, e un reading in parole e musica con la scrittrice e poeta marocchina Wissal Houbabi, che nel suo lavoro artistico spazia dal femminisimo hip hop alla scrittura di racconti che esplorano la condizione della cultura diasporica.

Domenica 12 maggio, all’interno dell’evento «Un’anagrafe fantastica» del Festival Orlando (dalle 17 alle 19 in piazza Libertà) ideale passaggio di testimone tra i due Festival con la presenza del Direttore artistico di IFF, Amir Ra e, dalle 19, la proiezione del corto vincitore della 17esima edizione di IFF: A.O.C. Appellation d’origine contrôlée di Samy Sidali (in Sala dell’Orologio presso l’Auditorium).

IFF collabora alla realizzazione della performance As Far As My Fingertips Take Me dell’artista Tania El Khoury con Basel Zaraa, evento di chiusura del Festival Orlando (dall’8 al 12 maggio presso Polveriera di San Marco, in Città Alta, centro storico di Bergamo).

Le dichiarazioni del direttore artistico dell’Iff

Spiega Amir Ra, direttore artistico di IFF: «Dedichiamo questa edizione al concetto di metamorfosi, intesa come cambiamento, evoluzione delle sensibilità artistiche, mutazione nei modi di raccontare le storie usando il cinema come mezzo. La metamorfosi appartiene a tutte e tutti, è trasversale, del resto cosa sarebbe il cinema senza le infinite possibilità narrative che proprio attraverso la metamorfosi ognuno esprime? Ci sono infiniti percorsi possibili che possono descrivere la contemporaneità e la metamorfosi li attraversa: sarà lei il filo rosso di questa edizione di IFF - Integrazione Film Festival, un Festival che non solo continua a crescere ma che si dimostra anche in grado di cambiare, di mutare ed evolversi, appunto”.

Il programma completo del 18° IFF Integrazione Film Festival si trova su www.iff-filmfestival.com.

I film in concorso: sezione documentari

Mimmo l’umano di Vincenzo Caricari (Italia, 51’04’’): la storia di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e ideatore di un innovativo progetto di accoglienza per migranti, finalizzato al ripopolamento del piccolo borgo calabrese, che viene arrestato per “irregolarità nella gestione del sistema d’accoglienza” e poi assolto.

Swimming With Wings di Daphna Awadish Golan (Paesi Bassi, 10’40’’): documentario animato che esplora l’esperienza migratoria attraverso gli occhi di una bambina israeliana emigrata nei Paesi Bassi che deve imparare a nuotare.

Scenes With My Father di Biserka Suran (Paesi Bassi, 45’): una giovane donna esplora il misterioso passato del padre jugoslavo alienato da tempo. La ricerca di risposte la porterà a svelare un profondo trauma familiare.

La voce di chi non ha voce di Andrea Fantino (Italia, 46’): CoroMoro è un coro composto da richiedenti asilo africani che cantano nel dialetto piemontese delle Valli di Lanzo. Negli anni è diventato un vero e proprio laboratorio di integrazione e coesistenza.

In anteprima nazionale: Travessia di Alexandre De Freitas Maciel (Brasile, 14’57’’): «Travessia» è uno spettacolo di danza contemporanea che ripercorre la storia della diaspora nera in Brasile, arrivando ai giorni nostri.

I film in concorso: sezione cortometraggi

In una goccia di Valeria Weerasinghe (Italia, 7’50’’): divisa tra due culture, una giovane ragazza cade in una giungla immaginaria per sfuggire alla sua vita quotidiana. Guidata da una goccia, si ritroverà davanti alle sue radici e renderà conto che il suo patrimonio sarà per sempre una parte importante della sua identità.

In anteprima nazionale: Over Mij di Ali Asgari (Paesi Bassi, 15’): la giovane Fatima viene portata in ospedale dal padre. Ha un segreto che potrebbe cambiare il suo destino e deve affidarsi a un medico per prendere una decisione difficile tra tradizione culturale ed etica medica. La tensione cresce.

Kvara, una storia di amore e pallone di Raffaele Iardino (Italia, 11’06’’): Kamal, giovane venditore ambulante dello Sri Lanka, mentre lavora durante i festeggiamenti per lo scudetto del Napoli, riceve una telefonata che lo sconvolgerà. Da quel momento i suoi tentativi di raggiungere la persona che lo ha chiamato falliranno uno dopo l’altro nella caotica frenesia della città in festa.

Zoo di Tariq Rimawi (Giordania, 8’): vagando per il peggior zoo del mondo, un bambino cerca il suo pallone ma trova molto di più quando incontra la piccola tigre Laziz, che lo segue nella sua ricerca di un posto sicuro.

In anteprima nazionale: A Tropical Boy di Lee Jihyeong (Corea, 29’55’’): Hano è un ragazzo di 14 anni proveniente da una ’famiglia multiculturale.’ Bersagliato dai bulli della classe, dentro di sé cova domande più profonde su chi è e cosa vuole diventare.

Sur la tombe de mon père di Jawahine Zentar (Francia, 23’58’’): un’auto si dirige verso un villaggio marocchino. A bordo, Maïne e la sua famiglia circondano la bara del padre. Domani gli uomini lo seppelliranno e le donne aspetteranno a casa. Ma la giovane intende accompagnare il padre fino alla sua ultima dimora.

Buffer Zone di Savvas Stavrou (Regno Unito, 15’): due giovani soldati, oltre le linee nemiche, si innamorano e fuggono dalle loro opprimenti paure attraverso la musica.

La voix des autres di Fatima Kaci (Francia, 30’): Rim è una mediatrice tunisina, lavora in Francia con i richiedenti asilo. Ogni giorno traduce le storie di uomini e donne in esilio: le loro voci sollevano interrogativi sulla sua stessa storia.

In anteprima nazionale: Todo va bien di Adrian Ordonez (Spagna, 14’59’’): Rachid, giovane marocchino, sopravvive in un centro di accoglienza e lotta per il suo sogno spagnolo. Anche se nulla è facile, trova lavoro in un ristorante e riesce a incontrare una ragazza che gli piace. Ma la sua esistenza è segnata dalle sue origini.

Spring Roll Dream di Mai Vu (Regno Unito, 9’19’’): Linh è una madre single vietnamita che è riuscita a costruirsi una vita per sé e per suo figlio negli Stati Uniti. Ma quando suo padre viene in visita dal Vietnam e insiste per cucinare alla famiglia un pasto tradizionale, Linh dovrà confrontarsi con il passato e la cultura che si è lasciata alle spalle.

In anteprima nazionale: Rebel Rebel di Tamar Pelzig (Stati Uniti, 10’51’’): il primo giorno di scuola di un adolescente ribelle porta a una rivelazione inaspettata.

Eventi collaterali

Martedì 14 alle 17.30, inaugurazione di allo Spazio Eventi con concerto di Sidy Casse, in arte E.D.A., artista afro italiano di origine senegalese. Dopo le esperienze come corista per il tour estivo di Mahmood e la partecipazione alla trasmissione X Factor, ha avviato la sua carriera solista esibendosi in diversi festival.

Giovedì 16 alle 17, inaugurazione mostra «Dinner party- Una tavola di illustrazioni e culture intrecciate» di Valeria Weerasinghe, Spazio espositivo Stecca. Valeria Weerasinghe è un’illustratrice, regista e curatrice italo-srilankese; esplora i temi dell’identità culturale e dell’introspezione nella dimensione della quotidianità. La mostra resterà aperta e visitabile gratuitamente fino a sabato 18. Orari di apertura 10/13 e 14,30/20,30.

Venerdì 17alle 17, presentazione del romanzo Baba con l’autore Mohamed Maalel. Nato ad Andria nel 1993, di origini tunisine, scrive per il Giornale di Sicilia ed è stato uno degli analisti del programma Rai Tvtalk. Baba, romanzo d’esordio, è una storia non scontata sulla multiculturalità, l’identità e i legami. Una lunga lettera a un padre a cui non ci si è potuti mostrare fino in fondo per quello che si è, in cui il racconto si rovescia nel più commovente tentativo di ascolto e accoglienza.

Sabato 18 dalle 10 alle 12, passeggiata interculturale «Migrantour» con le/i registe/i del Festival, partenza via Monte Cenisio 3. Richiesta prenotazione a [email protected]. Costo 15 euro.

Alle 17 reading poesie e musica con Wissal Houbabi, poeta, artista e scrittrice marocchina. Lavora in vari ambiti: dalla ricerca sul femminismo hip hop alla scrittura di racconti che esplorano la condizione della cultura diasporica.

Alle 22.30, al termine delle premiazioni, Spazio Eventi, dj-set di SMIYYA, alias Samira Naamane, dj italo-marocchina. Un “dual sim device” che riproduce collisioni elettroniche dell’area SWANA – South West Asia and North Africa.

Informazioni per il pubblico: proiezioni a ingresso libero senza prenotazione tranne Io capitano martedì 14 ore 20,15: 5 euro biglietto intero, ridotto 4 (universitari, over 65, under 18, soci Lab 80), prenotazioni su https://lab80.18tickets.it/. Proiezioni sottotitolate in lingua italiana. Sala accessibile con disabilità motoria, per richieste scrivere a [email protected].

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