Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 12 Novembre 2025
La conquista dei suoni, storia tra perfezione e caos
DA LEGGERE. Più che libri ormai Alessandro Baricco ha abituato i suoi lettori a dare vita a veri e propri ecosistemi, testi attraversabili senza alcuna discontinuità tra narrativa e saggistica.
Non delude certo le attese questo piccolo libretto, utile e godibile insieme, «Breve storia eretica della Musica Classica» (Feltrinelli) a cui si aggiunge da subito un podcast che più che approfondire o introdurre i temi del libro - al modo dello scrittore torinese - li attraversa obliquamente: due esperienze distinte, ma perfettamente parallele.
Laureatosi con Gianni Vattimo in quella facoltà di filosofia che formò alcuni tra i più influenti intellettuali dei nostri anni, tra cui il filosofo Maurizio Ferraris, Alessandro Baricco, prima ancora che diventasse famoso con i romanzi e le trasmissioni televisive, aveva esordito con un testo fulminante di musicologia: «Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioachino Rossini», pubblicato nella seriosa e severa collana einaudiana della PBE. Di tutt’altro tono è invece questo esperimento che prova a guidare i lettori dentro le logiche e allo stesso tempo alle origini di un pensiero che, in quanto musicale, è figlio di una scrittura riconoscibile e riconducibile ad un contesto storico dentro al quale con rapidi cenni è possibile riconoscere ragioni e motivazioni, spinte più o meno innovative, ma anche quel carattere umano unico e irriducibile che afferisce ad ogni autore.
Quello di Baricco ha la forma anche estetica di un manuale, non si limita a dare fredde nozioni, ma a proporre un’interpretazione di quella lotta sempiterna che obbliga chi crea o pretende di creare a sfiorare - ma senza mai toccare - con un dito il sole con il rischio evidente di bruciarsi perdendo così ogni possibile afflato creativo e vitale. Questa bruciatura è riconducibile sia a un tremendo fallimento sia a un incredibile successo: entrambi i due movimenti possono schiacciare per sempre chi li ottiene volenti o nolenti. Un obbligato incedere tra precisione e caos, tra ordine e disordine, tra odio e amore, salute e malattia.
Una continua opposizione al proprio passo dentro al quale la musica è l’assoluta protagonista di una narrazione che contiene il mondo e i suoi affanni, le sue crisi come le sue impreviste rinascite. «Breve storia eretica della Musica Classica» è un libro che offre fiducia sul futuro e sui cambiamenti anche drastici che stiamo vivendo. Una guida che prova a offrire attraverso una lettura del genio passato una lettura di chi siamo e di quanto in fondo capaci siamo di reinventare il nostro mondo ogni volta.
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