La stanza di Almodóvar e un tetto fatto di stelle per «Esterno Notte»

CINEMA ALL’APERTO. Da giovedì 12 giugno il via alle proiezioni nel cortile della biblioteca Caversazzi. Il programma prevede una selezione di titoli recenti e grandi classici nella sezione «Mercoledì da leoni».

Con la proiezione del film di Pedro Almodóvar «La stanza accanto» prende il via giovedì 12 giugno (ore 21.30) la nuova stagione di «Esterno Notte», il cinema all’aperto organizzato da Lab 80 che si svolgerà nel cortile della Biblioteca Caversazzi, in via Tasso, 4 a Bergamo.

Una rassegna di film sotto le stelle che viene proposta dal 1983 e questa estate durerà fino al 7 settembre.

Si apre con Almodóvar

Il film di Almodóvar (che sarà replicato martedì 22 luglio, alle 21.15) è interpretato da Tilda Swinton e Julianne Moore ed è stato definito come l’opera più coraggiosa del regista spagnolo. È la storia di Ingrid e Martha, amiche da anni: una scrittrice di successo il cui ultimo libro racconta la sua incapacità di capire e accettare la morte, e una ex corrispondente di guerra affetta da un tumore. Le due donne si confronteranno con il tema della morte.

Il programma

La rassegna proseguirà parlando italiano con tre titoli di altrettanti registi di casa nostra: «Vermiglio» di Laura Delpero (venerdì 13), «Queer» di Luca Guadagnino (sabato 14) e «Nonostante» di e con Valerio Mastandrea (domenica 15). Tre film diversissimi tra loro e con tre stili e idee di regia completamente diversi ma che, ognuno secondo le proprie caratteristiche, hanno segnato la scorsa stagione cinematografica.

Nel programma non mancano gli sguardi su opere che arrivano dall’estero, ad esempio con «Il mio giardino persiano» di Maryam Moghaddam (lunedì 16 giugno), «Ritrovarsi a Tokyo» di Guillaume Senez (martedì 17) e «Here» di Robert Zemeckis (mercoledì 18).

«Mercoledì da leoni»

«Esterno Notte» intende proporsi come un’occasione per recuperare i film che magari si sono persi durante l’anno, ma anche per rivedere quelli che sono piaciuti di più. Anche quest’anno, in collaborazione con Bergamo Film Meeting, torneranno i cosiddetti «Mercoledì da leoni», una serie di classici del cinema che vengono proiettati, al mercoledì, rigorosamente in lingua originale. Una rassegna nella rassegna, che presenta davvero dei veri e propri film di culto che riscuotono ad ogni edizione sempre un grande successo.

I biglietti

Per quanto riguarda le indicazioni pratiche gli organizzatori ricordano che anche quest’anno, grazie al contributo del Mic (Ministero della Cultura), «il grande cinema italiano ed europeo è a un prezzo speciale. Con «Cinema Revolution» l’estate al cinema costa solo 3,50 euro. Per tutti gli altri film la tariffa standard è di 6,50 euro (ridotto soci Arci, Acli, Immaginare Orlando, abbonati Carrara Card, associati Cna, over 65, under 27: 5,50 euro. Tesserati Laboratorio 80: 4,50 euro, carnet 5 ingressi: 18 euro. Con il biglietto online si salta la coda). Restando sempre sulle indicazioni logistiche, gli organizzatori informano anche che l’Arena è accessibile fino a esaurimento posti e i biglietti si possono acquistare su arena.lab80.18tickets.it.

In caso di pioggia

«Ogni giorno entro le 19 - fanno sapere gli organizzatori - comunicheremo sui nostri canale WhatsApp, dopo analisi meteo, l’eventuale spostamento della proiezione in Auditorium di Piazza Libertà. In caso di pioggia imprevista a proiezione iniziata, non ci sarà interruzione e non sarà rimborsato il biglietto».

Ancora titoli

Riprendendo l’elenco dei titoli che verranno via via programmati troviamo: «Il quadro rubato», «Emilia Perez», «L’orchestra stonata». E ancora: «Il tempo che ci vuole» di Francesca Comencini, «La gazza ladra» di Robert Guédiguian e «Diamanti» di Ferzan Ozpetek, uno dei maggiori incassi della scorsa stagione. Come si vede c’è davvero da fare una scorpacciata di film anche se, riavvolgendo il nastro e tornando all’inizio della presentazione, il film che veramente rivedremmo subito è proprio «Vermiglio» e facciamo nostre le parole di Maurizio Cau, che scrive: «Non capita spesso di uscire dalla sala con la voglia di rientrarci all’istante, per riavvolgere il nastro del racconto che si è appena sviluppato sullo schermo. A me è successo con “Vermiglio”, l’ultimo lavoro di Maura Delpero, un film di grande rigore capace di “portare la poesia in immagini”, secondo le parole usate a Venezia da Isabelle Huppert per premiare il film con il Leone d’Argento».

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