«Le Mura nella storia», si parte sold out

LA MOSTRA. Subito esaurite le prime visite guidate all’esposizione inaugurata al Palazzo del Podestà, in Città Alta. C’è tempo fino al 17 marzo per scoprire i 50 «tesori», tra mappe, affreschi e armature, che raccontano il ’500.

Ripetere e, se possibile, superare il successo di sette anni fa della mostra sulle carte geografiche del Rinascimento, e confermare il trend che ha visto quest’anno registrare il tutto esaurito alle attività organizzate nell’ambito delle iniziative culturali della Capitale della Cultura. Sono i due obiettivi dichiarati della mostra «Le Mura nella storia», che ha inaugurato venerdì pomeriggio al Palazzo del Podestà, in Città Alta, sede del Museo del Cinquecento. Oltre duecento persone hanno affollato fino a sera una sala dei Giuristi troppo piccola per ospitare i primi visitatori dell’esposizione, che resterà aperta fino al 17 marzo 2024. E sono già esauriti anche i posti che erano stati previsti per le prime due visite guidate in programma oggi pomeriggio. Insomma, inizia nel migliore dei modi l’avventura della mostra che il Museo delle Storie ha messo in piedi insieme al Comune, al Segretariato Unesco e con la collaborazione dell’Università, dopo due anni di lavoro e di ricerca sulla genesi delle Mura venete, simbolo della città e patrimonio Unesco dal 2017.

Il risultato è un compendio di 50 «tesori», tra mappe, affreschi, libri e quaderni, armi bianche e da fuoco, armature e strumenti scientifici e di lavoro, nessuno dei quali era mai stato messo in mostra nella nostra città. Gli oggetti esposti arrivano da 16 luoghi sparsi per l’Italia, tra collezioni pubbliche e private, biblioteche e istituti di conservazione. A questi si affiancano due installazioni multimediali realizzate con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università. L’esposizione ha il merito di raccontare in maniera comprensibile e accattivante uno spaccato di vita della Bergamo di fine Cinquecento ancora poco conosciuto, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla costruzione delle Mura, dalla loro progettazione fino al suggestivo tuffo all’interno del cantiere.

Aprono la mostra i due pezzi più pregiati, due mappe dell’epoca realizzate dal cartografo Cristoforo Sorte e raffiguranti i territori di Bergamo e Brescia, che il Museo delle Storie ha restaurato per l’occasione prendendole in prestito dalla collezione privata veneziana Donà Dalle Rose. Visitabile tutti i giorni (tranne il lunedì), la mostra si propone come un ulteriore traguardo nel percorso di valorizzazione delle Mura, come hanno sottolineato Roberta Frigeni (curatrice insieme a Nicholas Fiorina e Giulia Todeschini), il sindaco Giorgio Gori e l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti. «È una mostra per tutti – ha aggiunto Frigeni –, per chi le Mura le conosce e per chi ancora non le conosce, per chi le ama e per chi ci passeggia. È un’esposizione fatta di storia, d’arte e di bellezza e tutti i documenti esposti sono espressione di quella bellezza che è propria del Rinascimento italiano, il periodo in cui furono inventate le fortezze “alla moderna”, come quella di Bergamo, ancor più bella rispetto alle altre perché “fortezza di monte”».

«Le Mura nella storia» sarà aperta dal martedì al venerdì (10-18), il sabato, la domenica e festivi (10-19), con apertura straordinaria fino al 7 gennaio ogni venerdì e sabato fino alle 22.30 (ingresso 7 euro, ridotto 5). Un ricco calendario di appuntamenti è in programma fino alla chiusura del 17 marzo. Iniziative, orari e prezzi sono disponibili sul sito www.museodellestorie.bergamo.it.

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