
(Foto di thomas bremond)
CINEMA. Il Premio Apoxiomeno in città: il 13 settembre la serata di gala. Riconoscimenti al regista Olivier Marchal, all’attore Eugenio Mastrandrea e allo scrittore Veit Heinichen.
Tanti volti noti del cinema, della tv, della letteratura e del giornalismo tra i big del Premio Apoxiomeno, riconoscimento che da 29 anni viene assegnato alle migliori opere che raccontano il valore delle forze dell’ordine nella loro attività quotidiana di tutela della sicurezza dei cittadini.
Quest’anno il Premio arriva a Bergamo: le celebrità che sfileranno sul tappeto rosso nella serata di gala che si terrà sabato 13 settembre nelle sale dell’Uci Cinema di Orio al Serio. Nato nel 1996 da un’idea di Orazio Anania, Colonnello dei Carabinieri, il Premio Apoxiomeno è andato nel corso degli anni Colin Firth, Matt Dillon, Hellen Mirren, Ennio Morricone, Robert Moresco, Nikita Sergeevič Michalkow, Abel Ferrara, Massimo Ranieri, Andrea Camilleri, Gina Lollobrigida.
Si tratta di un riconoscimento che da 29 anni viene assegnato alle migliori opere che raccontano il valore delle forze dell’ordine nella loro attività quotidiana di tutela della sicurezza dei cittadini.
Quest’anno sono stati annunciati i premiati delle varie categorie. Si parte dal cinema con Olivier Marchal, ex poliziotto francese, con un passato nella squadra mobile, nei servizi segreti, nella sezione antiterrorismo, nella polizia giudiziaria. Olivier Marchal è apparso per la prima volta sullo schermo nel 1988 in «Ne réveillez pas un flic qui dort». Dopo aver lasciato definitivamente la polizia, Marchal scrive diverse sceneggiature. Oggi è un acclamato regista di film polizieschi, tre volte candidato ai César (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura) per il film «36 Quai des Orfèvres», che sarà proiettato insieme a «Les Lyonnais» e «Borderline» nelle sale dell’Uci Orio al Serio, in occasione della retrospettiva a lui dedicata il 12 settembre.
Altro premio andrà a Franco Arcoraci, dopo la carriera nelle forze dell’ordine con incarichi in primo piano nella lotta alla mafia, è divenuto editore di Telespazio Messina (canale 89) e volto noto al pubblico televisivo per la conduzione del programma «Amara Terra Mia», che unisce informazione e denuncia sociale. Come regista ha diretto «Franchitto», film autobiografico che sarà proiettato all’Uci Orio al Serio il 12 settembre.
Nella categoria televisione i riconoscimenti vanno a Eugenio Mastrandrea, attore noto per la miniserie Rai «La fuggitiva», protagonista nella serie Netflix «From Scratch - La forza di un amore» e per aver recitato nella produzione internazionale di «The Equalizer 3 - Senza tregua», con Denzel Washington. Sarà premiato anche Stefano Strocchi, produttore italo/tedesco, della serie televisiva, successo Sky, «Art Crime» dove si raccontano i celebri furti di opere d’arte. Il terzo premiato è Przygodzki Blazej, sceneggiatore polacco, tuttora in forza alla polizia, noto per varie serie poliziesche. Nella categoria letteratura il riconoscimento andrà a Veit Heinichen, scrittore tedesco di gialli sttenti alle dinamiche storiche, politiche, economiche e sociali attuali. La categoria musica ha due premiate: Loredana Errore, cantante italiana di origini romene, seconda classificata nella nona edizione di «Amici» di Maria De Filippi tornata alla ribalta mediatica grazie alla sua partecipazione al programma Rai «Ora o mai più». E quindi Luisa Corna, cantante, conduttrice televisiva, attrice e modella italiana.
Non può mancare la categoria sociale che punta su Daniel Sorza, fotografo di strada che con la sua attività e soprattutto per la campagna social a favore delle forze dell’ordine, divenuta in breve tempo virale. Infine la categoria polizia andrà a Titi Pitbull, poliziotto specializzato in criminalità organizzata e antiterrorismo, attivo anche nel campo cinematografico come consulente per i film d’azione e nei polizieschi.
Il 12 settembre, sempre a Uci Cinema di Orio, verranno proiettati i film nell’ambito dell’International Police Award Arts Festival. Dopo la retrospettiva dedicata a Marchal (dalle 15) si potranno vedere il film vincitore del Festival il kazako «Qazhymuqan» del regista Kanagat Mustafin che si aggiudica ben quattro premi, tra cui miglior regia, migliore sceneggiatura, miglior attore di lungometraggio e miglior lungometraggio. E poi il film nepalese «Crawling Crows» premiato come miglior film drammatico e miglior attrice di lungometraggio. Nota di merito per due film italiani: «Gli elefanti» di Antonio Maria Castaldo che si aggiudica l’ambito premio Miglior Film di Polizia e «Franchitto» di Franco Arcoraci, film autobiografico sulla lotta del regista contro la mafia.
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